Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 28/9/2015 20:07:06
Citazione:
Nec: Ma quindi desiderare il bene non è un bisogno?


Si e no, perché è una scelta.

Dipende dalle scelte che si fanno.

Il bene come lo definisco io, e cioè l'armonia e la crescita degli esseri, è un bisogno perché senza non si cresce e non si vive in modo completo.

Ma noi siamo esseri umani e possiamo scegliere altrimenti e di certo non sta a me giudicare le scelte degli altri.
Io posso non essere d'accordo, ma giudicare non posso farlo.


Capito. Chiaro!

Citazione:
Secondo me hai fatto bene.

L'ego vuole solo una cosa: possedere e con il possesso controllare.

Cercare di controllare, nel senso di possedere, la forza vitale universale è follia, perché è di tutti e di nessuno.
Viene quando c'è un reale bisogno e se ne va quando il bisogno non c'è più, ed è così che si ha un rapporto equilibrato con essa.

Cosa succede se la forza vitale dell'universo si arrabbia con te perché la tratti senza il rispetto dovuto a qualunque entità?

Rispetto DOVUTO per ill semplice fatto di esistere, voglio sottolineare con forza.

Ogni tentativo di possesso porta solo male, così come è con l'Amore.

Questo non significa che devi smettere le tue ricerche, significa che ci vuole cautela perché sono cose serie.


Bhe io penso che il sapere, comunque, faccia parte del processo. Per esempio uno come me probabilmente non può comprendere certe cose senza prima possedere il sapere, o volerlo possedere (solo se in piccola parte). Fai perchè non ho gli strumenti (Maestro, completa libertà interiore e almeno un po' esteriore ecc), fai perchè non sono abbastanza in Armonia con me stesso ecc. Quindi diciamo, ho bisogno di "cercare il sapere", perchè io non riesco in questo momento ad utilizzare qualche altro metodo per "conoscere".


Citazione:
Si, il "dirselo" è una conclusione, ma in quel momento in cui "ti dici" non stai più comprendendo il Tao.

Perché "comprendere il Tao non è "sapere", non è una conoscenza razionale ma una esperienza dell'Essere.

E' come per il famoso muro.

Comprendi il Tao e appena lasci il "contatto" non lo comprendi più.

Vuoi comprenderlo d nuovo? Devi "toccare il muro" di nuovo.

Questa è la condizione umana.

Ma se si "tocca il muro" molte volte nel tempo, questo ha un effetto su di noi, ci cambia in profondità ed è possibile arrivare allo stato detto di illuminazione, dove tutto si svela naturalmente e dove si esiste nell'eterno presente.

Questo significa anche essere uno con il Tao e non lasciarlo più.

"Un allievo disse al Maestro: non capisco, io vedo un corvo volare..."

Il Maestro rispose: "La differenza tra me e te, è che io vedo un corvo volare, vedo un corvo volare, vedo un corvo volare, vedo un corvo volare, vedo un corvo volare, vedo un corvo volare, vedo un corvo volare, ..."

Il Maestro vive sempre nell'eterno presente, che è sempre diverso e sempre lo stesso istante e dove c'è sempre un nuovo corvo che vola ma che è sempre lo stesso corvo.

Siamo ai soliti limiti della mente, impossibile andare oltre con essa.


Davvero molto chiaro. Grazie.

Per esempio adesso tutto quello che mi hai spiegato io lo so solo mentalmente (almeno in buona parte), e forse in nessun altro sarei riuscito ad avere un'idea della cosa. Quello che mi succedeva, comunque, è che dopo settimane e mesi, il puro sapere delle nozioni si trasforma in qualcosa di diverso, indescrivibile, solo percepibile. Aspetto con calma senza aspettarmi niente. Anche questo l'ho imparato col tempo, non più (credo) a livello puramente mentale. Ma chissà.


Citazione:
Chiedo a chi gli va di fare un esperimento:

Mettete una mano davanti a voi e guardatela attentamente.

Rilassatevi e usate meno forza possibile.

Chiudete lentamente la mano fino a fare un pugno.

Aprite completamente ma sempre lentamente la mano.

Potete ripetere quante volte volete.

Avete appena compiuto una miriade di calcoli complicatissimi e di movimenti molto complessi.

Ora chiedo: come avete fatto a farlo?


La parte in neretto: la matematica l'abbiamo inventata noi. Un nostro tentativo di razionalizzare e regolamentare la Realtà. Io la penso così.

Il nostro Corpo non ha "calcolato" un bel niente. Inutile dire quant'è complesso (anche solo a livello fisico-scientifico...tant'è che le protesi fanno solo pena se comparate all'arto originale e all'energia che lo animava..difatto l'arto non è una macchina come lo è la protesi) anche il semplice atto di chiudere e aprire i pugni. Alla domanda "Come avete fatto a farlo?", io rispondo: mentalmente non abbiamo fatto un bel niente. Poi, cose come "il nostro Corpo è un'Essere perfetto con una sua 'intelligenza' ", io le so solo come nozioni. Quindi non ci ho capito un tubo.

***Per favore: raccontate le vostre esperienze.***

Citazione:
Nec: Domanda ad Invisibile: quando servono e quando non servono le emozioni?

Servono per cosa?


Cacchio...facciamo così, per favore mi dici tu qual'è la funzione delle emozioni?

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