Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 29/9/2015 16:44:21
Citazione:

TheNecrons ha scritto:

Bhe io penso che il sapere, comunque, faccia parte del processo. Per esempio uno come me probabilmente non può comprendere certe cose senza prima possedere il sapere, o volerlo possedere (solo se in piccola parte). Fai perchè non ho gli strumenti (Maestro, completa libertà interiore e almeno un po' esteriore ecc), fai perchè non sono abbastanza in Armonia con me stesso ecc. Quindi diciamo, ho bisogno di "cercare il sapere", perchè io non riesco in questo momento ad utilizzare qualche altro metodo per "conoscere".

Certo che ne fa parte.

Basta essere consapevoli che ne è solo una parte.

I problemi con il sapere, nascono quando si crede che sia il solo modo di conoscere e che tutto sia riconducibile al sapere.

In fondo, e anche qui, è una questione di equilibrio.

Citazione:
Per esempio adesso tutto quello che mi hai spiegato io lo so solo mentalmente (almeno in buona parte), e forse in nessun altro sarei riuscito ad avere un'idea della cosa. Quello che mi succedeva, comunque, è che dopo settimane e mesi, il puro sapere delle nozioni si trasforma in qualcosa di diverso, indescrivibile, solo percepibile. Aspetto con calma senza aspettarmi niente. Anche questo l'ho imparato col tempo, non più (credo) a livello puramente mentale. Ma chissà.

Ci vuole tempo e ricorda che se molto giovane.

Alla tua età ero arrivato a credere di avere "capito" tutto, il che mi ha portato ad andare in crisi.

Poi ho compreso che non avevo capito niente e la crisi è passata

Qualcosa avevo capito ed anche qualcosa di importante, ma conoscere io credo che sia un cammino infinito.

Citazione:
La parte in neretto: la matematica l'abbiamo inventata noi. Un nostro tentativo di razionalizzare e regolamentare la Realtà. Io la penso così.

Il nostro Corpo non ha "calcolato" un bel niente. Inutile dire quant'è complesso (anche solo a livello fisico-scientifico...tant'è che le protesi fanno solo pena se comparate all'arto originale e all'energia che lo animava..difatto l'arto non è una macchina come lo è la protesi) anche il semplice atto di chiudere e aprire i pugni.

Giusto. Io ho usato il termine "calcolato" per la mente, per cercare di fare capire alla mente l'enorme complessità che c'è in qualsiasi movimento del corpo, anche il più "semplice".

Citazione:
Alla domanda "Come avete fatto a farlo?", io rispondo: mentalmente non abbiamo fatto un bel niente. Poi, cose come "il nostro Corpo è un'Essere perfetto con una sua 'intelligenza' ", io le so solo come nozioni. Quindi non ci ho capito un tubo.

Allora stai iniziando a capire

Aspettiamo di vedere se qualcun altro dice qualcosa. Poi dirò la mia.

Ma non è vero che "tu non hai fatto niente".

Cerca di capire cosa è che "tu" fai in quell'esperimento.

Citazione:
Cacchio...facciamo così, per favore mi dici tu qual'è la funzione delle emozioni?

Eh me lo sentivo che mi stava arrivando un altra delle tue bombe filosofiche

Le emozioni sono un linguaggio, così come lo è il pensiero-parole, come lo sono le sensazioni ed il sentire.

Quindi è un qualcosa che esiste a più livelli di profondità e complessità.

E le parole, ed il significato che gli diamo che non è sempre lo stesso, non ci aiutano a definire un linguaggio che con le parole non ha nulla a che fare, se non che possono tradurre piccoli aspetti di esso.

Per esempio, io distinguo diciamo due "famiglie" con

-emozioni

-sentimenti

Le emozioni per me sono un qualcosa di più "elementare" che condividiamo per buona parte con gli animali. Rabbia, paura, passione ...

I sentimenti invece per me sono quelli "elevati" e sono tutti "positivi", come Amore, compassione, comprensione, entusiasmo, gioia ...

Essendo un linguaggio hanno varie "funzioni", come tutti i tipi di linguaggio.

Sono "il collante" tra gli esseri perché comunicano degli aspetti fondamentali dello stato dell'essere in cui la persona con cui si è in contatto sta vivendo in quel momento. Quindi servono a comprendere e conoscere degli aspetti profondi della realtà. Uso le persone come esempio ma vale per tutto.

Se tu "sai" che una persona è triste ma non provi nulla per questo, la tua conoscenza del suo stato sarà molto limitata e superficiale.

Invece se tu "senti" la sua tristezza e sentendola la senti anche tu, la tua conoscenza del suo stato diventa profonda, toccante e così è possibile che tu la possa veramente aiutare, perché magari conosci la strada per risalire da quella tristezza (per arrivare alla linea mediana ) grazie alla tua esperienza.
Perché sentendo hai anche "visto" che non solo è triste, ma è anche confusa sul come fare per risalire. Sentendo la sua tristezza e provandola a tua volta, conosci anche che tipo di tristezza prova e magari anche perché è in quello stato.
Il Chi è ovunque e sempre e conosce TUTTO.
Quindi il Chi che senti in quella persona ti informa, se vuoi, di tutto quello che riguarda quella tristezza.

Quindi sono un "ponte" tra gli esseri, un linguaggio che ci fa collegare gli uni agli altri in modo profondo ed empatico, che serve per comprendere profondamente l'altro, cosa che porta anche alla comprensione di noi stessi.

Perché io sono te e tu sei me.

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