Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 13/10/2015 22:32:20
Citazione:

zeppelin ha scritto:
Con i miei tempi, l'"esperimento" l'ho fatto anch'io, ma non vi descrivo che brevemente ciò che è successo durante, perché la cosa interessante è capitata dopo.
Diciamo che non l'ho ripetuto tante volte; una decina di apri-chiudi con la destra e altrettante con la sinistra.
La destra ha dato molte più soddisfazioni.
Come la sentissi più... "meno spigolosa" nei movimenti?
Più "armoniosa"...
Però, nell'osservarle, mi rendevo conto che era un'impressione interiore, esteriormente il movimento era identico.

Gli occhi non possono vedere il movimento e quindi la tua osservazione non è affidabile.

Visto che ho detto?

E' vero, noi usiamo gli occhi come "finestra della mente razionale" e quindi la nostra visione è limitata alla funzione di essa: fotografare istanti e fermarli nel tempo.
Per quante attenzione si possa mettere nel guardare un movimento, saranno sempre fotogrammi di un qualcosa che è continuo, realtà che la mente razionale non può ne percepire ne comprendere.

Infatti non è possibile muovere due mani nello stesso identico modo e nemmeno la stessa due volte nello stesso identico modo.

Ogni movimento è unico ed irripetibile, anche se si prende come metro l'infinito.

Aprire una mano è una manifestazione che si realizzerà una solo volta nell'esistenza dell'universo, ed è sempre e sempre sarà così, per tutto.

Il perenne divenire.

Citazione:
Comunque.
Vado a dormire e come al solito mi distendo supino, qualche volta con le mani appoggiate su di me, qualche volta abbandonate lungo il corpo e qualche volta a croce.
Quella volta erano appoggiate, la destra poco sotto l'ombelico e la sinistra in mezzo allo sterno.
Non ho ripensato volontariamente all'apri-e-chiudi, ma "è capitato".
Ecco, in quel momento ho riprovato le stesse sensazioni delle mani che si aprivano e chiudevano, lasciandole però immobili.
Non era una sensazione della mente che riproduceva l'esperimento, ma erano proprio le mani a ritrasmetterlo. Cioè, non "ricordavo" l'azione, ma la "rivivevo", in modo vivo e presente.

Credo che grazie alla tua familiarità con il Chi, hai sentito il Chi che si muoveva in modo simile con cui si muoveva facendo l'esercizio.

Il Chi è movimento e ogni movimento è una espressione del Chi.
Il fisico può anche non manifestare il movimento del Chi.

L'apprendimento di cui parlavo a Francesca, non è solo fisico, è anche energetico e spirituale, è una realtà molto profonda per quello il Tai Chi, per esempio, è una pratica spirituale, perché coinvolge tutti i mondi nei quali esistiamo.

Citazione:
Non mi sono stupito più di tanto in quanto mi capita non di rado che, se rimango immobile abbastanza a lungo una delle posizioni descritte sopra, le mani mi trasmettono il chiaro e indiscutibile messaggio di essere "da un'altra parte", tanto intenso che le prime volte che m'era successo, muovevo un paio di dita per "farle tornare alla realtà".
Adesso non lo faccio più, so che capita così e basta.

Sensitività, la "porta" per il mondo spirituale, "l'altra parte".

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