Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  TheNecrons il 7/11/2015 13:40:51
Citazione:
la tua reputazione è irrimediabilmente compromessa.


No dai, per me lui può sempre recuperare tutto Tutti possono farlo.

Citazione:
Fai una bella cosa slobbista, scusati con tutti per il tuo comportamento meschino, aggressivo, denigratorio e falso fino al midollo, magari riesci ad avere almeno un po' di compassione dagli altri utenti.


Ecco, da me lui può averla.

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Mia piccola esperienza con la Meditazione consigliatami da Invisibile:

Faccio "sessioni" da 5 minuti per 3 volte al giorno. Non la faccio come una "routine", la faccio quando credo di averne bisogno (basandomi anche sulle sensazioni). Ma comunqe capitano più o meno negli stessi momenti della giornata: la mattina appena sveglio, dopo che sono tornato da scuola e la sera.
Quando la faccio cerco di non aspettarmi nulla (per esempio, anche se ho letto che esiste un momento in cui il respiro si ferma tra una insiprazione ed una espirazione, non ha senso partire "aspettando" di sentire quel momento). Poi non sono io (non è la mia Mente) a "sapere" se ci riesco o meno.
Quindi parto "concentrandomi" (o meglio dire, riaquistando consapevoleza) del respiro che attraversa la narici, e cerco di seguirlo. Inizialmente non riesco a sentire fin dove va (e ovviamente cerco di non pretendere di scoprirlo), ma poche decine di secondi dopo (o anche 1-2 minuti, dipende da me e dalla situazione), inizio a sentire che si ferma sotto lo sterno (esattamente tra sterno e ombelico), per poi risalire. Passato un altro po' di tempo, inizio a sentire quella pausa tra una inspirazione ed una espirazione, e tra una espirazione ed una nuova insipirazione. All'inizio è molto sfuggente, e appena mi dico "ecco! L'ho sentita", perdo la consapevolezza di essa Ma più riesco a "mantenerla" (osservarla, prenderne atto, senza giudicarla o "pensarci") e più diventa profonda, percepibile e lunga. Ma davvero basta poco...
Alla seconda o terza volta che mi scappa un "ecco!", decido di fermarmi, perchè non è bello forzarsi...anzi (quando mesi fa pensavo di aver capito tutto della Meditazione. mi mettevo a forzarmi di non pensare a nulla....risultato: solo frustazione e fatica).

Lo so che non devo affrettarmi a fare conclusioni, ma voglio enunciare a me stesso e a voi ciò che ho pensato dopo aver meditatio. Dopo la Meditazione ho sempre la Mente..."meno piena", meno piena di paure, preoccupazioni, pregiudizi....tutte cose che usiamo proprio quando non dovremmo usare (la paura è uno stato di emmergenza che serve in stati di emmergenza, ma loro ci fanno aver paura del giudizio altrui, che non è una cosa "urgente" di cui bisogna preoccuparsi così tanto come ci fanno credere...io la penso così) per cui abbiamo sempre la Mente piena e non al massimo delle sue capacità. Dopo aver meditato, se mi cade qualcosa dal tavolo, mi alzo e la raccolgo. Senza stare a pensare "che palle...mo mi devo alzare a raccoglierlo". Se mio padre mi urla, io continuo a camminare, continuo fare quello che stavo facendo, senza incazzarmi, senza sentirmi il cuore che batte veloce, senza preoccuparmi di nulla. E' inutile incazzarsi perchè è caduto qualcosa dal tavolo, anzi ti danneggia e ti consuma. Basta alzarsi e raccoglerlo. E' anche inutile incazzarsi col padre. O decidi di parlargli con calma, o continui a fare quello che stavi facendo. Io ho scelto la seconda, perchè mio padre è un musulmano convinto, e di solito s'incazza con me per questioni religiose. E io non mi ritengo capace di farlo uscire da quel dogma...

Quell' "effetto" dura poco comunque, non sono bravo di mio a svuotare la Mente, e quell'ambiente alienante in casa, ha ancora potere su di me.


Comunque grazie per avermi fatto provare questa nuova "cosa".

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