Re: Zecharia Sitchin: la teoria

Inviato da  Fabrizio70 il 22/11/2008 8:44:44
Citazione:

a che cittadina ti riferisci? Interessante... dimmi dimmi .) son sempre alla ricerca di megaliti


ma stò parlando di Baalbek ovviamente.....

http://it.wikipedia.org/wiki/Baalbek

Citazione:
L'etimologia del toponimo è legata al sostantivo báʿal o bēl che in varie lingue dell'area semitica nord-occidentale (come l'ebraico, il cananeo, e l'accadico) significa "signore". Il termine Baalbek significherebbe dunque "signore della Bekaa" e sarebbe probabilmente da correlarsi all' oracolo e al santuario dedicato al dio Baal o Bēl (spesso identificato come Hadad, dio del sole, della tempesta e della fertilità della terra) e ad Anat, dea della violenza e della guerra, sorella e consorte di Baal (più tardi identificata con Astarte), forse associati a Tammuz (più tardi identificato con Adone), dio della rigenerazione primaverile. Le pratiche religiose di questi templi contemplavano probabilmente, come in altre realtà culturali contigue, la prostituzione sacra, i sacrifici animali (e forse anche umani) e le offerte rituali di bevande alle divinità.


http://it.wikipedia.org/wiki/Baal

Citazione:

Divinità chiamate Ba‘al o Ba‘alat

Aleyan-Baal, divinità di Ugarit, dio della vegetazione e delle tempeste, conosciuto anche con l'appellativo di signore dei solchi. Sposo di Anat. A volte paragonato al dio Marduk o al dio El. Disponeva di un tempio sul Monte Carmelo. Venne ucciso da Mot.

Poiché più di un dio portava il titolo di "Ba‘al" e più di una dea quello di "Ba‘alat" o "Ba‘alah", solo il contesto di uno scritto o iscrizione può indicare con esattezza di quale "Signore" Ba‘al, o "Signora" Ba‘alat, si parli. Sebbene sia assai probabile che il dio Hadad (o Adad) fosse chiamato Ba‘al, Hadad era lungi dall'essere l'unico dio con quel titolo.

I testi in lingua ugaritica (soprattutto preservati nel Ciclo di Baal) pongono la dimora di Ba‘al/Hadad sul Monte Zaphon, facendo così pensare che i riferimenti a Ba‘al Zephon contenuti nei testi sacri ebraici del Tanakh indichino Hadad. Si afferma perciò che il Ba‘al Pe‘or, ovvero il Signore del Monte Pe‘or, che gli Israeliti non potevano venerare (Numeri 1–25), fosse anch'egli un riferimento a Hadad. Nel pantheon dei Cananei, Hadad era figlio di El, che era stato un tempo il dio principale del loro culto, ed il cui nome veniva utilizzato per indicare Yahweh.


http://www.bibbiaedu.it/pls/bibbiaol/GestBibbia.Ricerca?Libro=1.Re&Capitolo=18

Citazione:

Appena lo vide, Acab disse a Elia: "Sei tu la rovina di Israele!". 18 Quegli rispose: "Io non rovino Israele, ma piuttosto tu insieme con la tua famiglia, perché avete abbandonato i comandi del Signore e tu hai seguito Baal. 19 Su, con un ordine raduna tutto Israele presso di me sul monte Carmelo insieme con i quattrocentocinquanta profeti di Baal e con i quattrocento profeti di Asera, che mangiano alla tavola di Gezabele".


Elia e i profeti di Baal

20 Acab convocò tutti gli Israeliti e radunò i profeti sul monte Carmelo. 21 Elia si accostò a tutto il popolo e disse: "Fino a quando zoppicherete da enbrambi piedi? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!". Il popolo non gli rispose nulla. 22 Elia aggiunse al popolo: "Sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. 23 Dateci due giovenchi; essi se ne scelgano uno, lo squartino e lo pongano sulla legna senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l`altro giovenco e lo porrò sulla legna senza appiccarvi il fuoco. 24 Voi invocherete il nome del vostro dio e io invocherò quello del Signore. La divinità che risponderà concedendo il fuoco è Dio!". Tutto il popolo rispose: "La proposta è buona!". 25 Elia disse ai profeti di Baal: "Sceglietevi il giovenco e cominciate voi perché siete più numerosi. Invocate il nome del vostro Dio, ma senza appiccare il fuoco". 26 Quelli presero il giovenco, lo prepararono e invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, gridando: "Baal, rispondici!". Ma non si sentiva un alito, né una risposta. Quelli continuavano a saltare intorno all`altare che avevano eretto. 27 Essendo già mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: "Gridate con voce più alta, perché certo egli è un dio! Forse è soprappensiero oppure indaffarato o in viaggio; caso mai fosse addormentato, si sveglierà". 28 Gridarono a voce più forte e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue. 29 Passato il mezzogiorno, quelli ancora agivano da invasati ed era venuto il momento in cui si sogliono offrire i sacrifici, ma non si sentiva alcuna voce né una risposta né un segno di attenzione.




30 Elia disse a tutto il popolo: "Avvicinatevi!". Tutti si avvicinarono. Si sistemò di nuovo l`altare del Signore che era stato demolito. 31 Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei discendenti di Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: "Israele sarà il tuo nome". 32 Con le pietre eresse un altare al Signore; scavò intorno un canaletto, capace di contenere due misure di seme. 33 Dispose la legna, squartò il giovenco e lo pose sulla legna. 34 Quindi disse: "Riempite quattro brocche d`acqua e versatele sull`olocausto e sulla legna!". Ed essi lo fecero. Egli disse: "Fatelo di nuovo!". Ed essi ripeterono il gesto. Disse ancora: "Per la terza volta!". Lo fecero per la terza volta. 35 L`acqua scorreva intorno all`altare; anche il canaletto si riempì d`acqua. 36 Al momento dell`offerta si avvicinò il profeta Elia e disse: "Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, oggi si sappia che tu sei Dio in Israele e che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. 37 Rispondimi, Signore, rispondimi e questo popolo sappia che tu sei il Signore Dio e che converti il loro cuore!". 38 Cadde il fuoco del Signore e consumò l`olocausto, la legna, le pietre e la cenere, prosciugando l`acqua del canaletto. 39 A tal vista, tutti si prostrarono a terra ed esclamarono: "Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!". 40 Elia disse loro: "Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi uno!". Li afferrarono. Elia li fece scendere nel torrente Kison, ove li scannò.

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