Re: La Storicità di Gesù Cristo

Inviato da  Polipol il 13/9/2011 12:41:25
Ciao shm,
quando dico "mi sembra" voglio semplicemente sottolineare che si tratta solo della mia opinione, che può cambiare qualora mi accorga di dati di fatto che la smentiscono. Le chiavi ermeneutiche di Biglino continuano quindi a sembrarmi moderne e agnostiche.
Per quanto riguarda Nazareno, rimando alle considerazioni di Zolli riportate da me in questo topic che vanno al di là della città di Nazaret.

Sull'ultima parte del tuo post non sono pienamente d'accordo, ma divaghiamo.
Anche secondo me in buona parte gli ebrei hanno storicizzato e riferito alla politica l'attesa ebraica. Per questo anche i Vangeli ci raccontano di Gesù che delude continuamente le attese, anche di chi gli sta più vicino. Ad esempio i discepoli persino dopo la resurrezione credevano che Gesù fosse venuto a ristabilire il regno di Israele (Atti 1). A me sembra sbalorditiva questa cosa.
Gesù invece parla di un Regno con la maiuscola, trascendente, e delle modalità per "accedervi".
La lettura storica da te riportata purtroppo si trova anche in molti cristiani occidentali, però non coincide col magistero, o con quanto scritto ad esempio sul catechismo della chiesa cattolica. I cristiani attendono ancora il Regno dei Cieli, ed è una prospettiva storica e ultrastorica contemporaneamente. Storica perché rappresenta la fine della storia terrena, ultrastorica perché apre le porte ad una concezione nuova e trascendente.
La dottrina cristiana dice che noi viviamo già virtualmente nel regno dei cieli, e lo edifichiamo già da qui, come se fossimo degli embrioni (il seme che deve morire ecc...). Dal un punto di vista più storico, quando finisce la Chiesa inizia il Regno, e il compito della chiesa sarebbe quello di traghettare quest'umanità fino al compiersi della storia. Anche i cristiani vivono in un'imminenza apocalittica, lontana dalle letture new age (altroché...basta guardare a quel che le profezie prospettano. E i tradimenti all'interno della stessa casta sacerdotale forse preludono a questo). Però questa imminenza non ha nulla di politico, e sta proprio qui la novità-scandalo. Per questo si dice che gli antichi ebrei abbiano confuso il regno con la "r" minuscola da quello con la maiuscola.

Ora azzardo ed entro nel merito di quanto da te riportato dal Corano, ma lo si prenda con le pinze: si vede anche da lì una visione di matrice ebraica, cioè quella secondo la quale il giusto non può soffrire, non può morire ucciso ingiustamente. Il giusto già in questa vita ha bisogno del premio, e già in questa vita occorre che gli empi periscano. E' una lettura che si ricollega forse alla questione maiuscola-minuscola...al di là di tutti gli altri passi in cui si parla di Gesù, e della necessità in seno all'espandersi della Tradizione islamica. forse quel "così parve loro", include già la prospettiva con la maiuscola, vale a dire: dal punto di vista umano Gesù è stato ucciso, ma dal punto di vista di Allah è stato elevato a sé col corpo (che è un "privilegio" raro, stando anche alle scritture, di coloro che non conoscono la corruzione).


@ inquisitor
non si tratta di conoscere l'AT.
evidentemente leggiamo l'italiano in modo diverso. sta scritto "(la Legge) ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio..."
Tutto questo riguarda solo il salmo 81, non tutte le volte in cui la parola elohim compare nell'AT. Ma a me sembra talmente evidente da non doverlo più rimarcare.
"Tutti chi?" mi rivolgo al passo di Giovanni, per tutti intendo Gesù e i suoi interlocutori (e l'evangelista). Se tanto mi da tanto.

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