Re: Quale lingua per l'Europa?

Inviato da  Max_Piano il 18/3/2006 11:45:20
Citazione:
Un altro mito che mi crolla, max_piano che cade nella trappola del giudizio preconfezionato, sigh, è proprio una giornata triste oggi


Max Piano sta sempre in campana !

Dal punto di vista razionale l'idea di una lingua semplificata come grammatica, come suoni, immagino con poche o senza eccezioni non è male.
Non è neppure male si possa avere una lingua ufficiale comune da usare in ambiti ufficiali e semplificare la burocrazia e a parità di condizioni facilitare le relazioni internazionali.
(a essere onesto non mi pare così semplice, a giudicare dai pochi esempi che ho letto, però non sono un linguista quindi è probabile mi sbagli )

Mi sorgono dei dubbi :

Anche un panino è una soluzione razionale, efficiente e se non ci metti schifezze pure nutriente ma non vorrei che l'esperanto, se venisse venduto come un panino mondialista uguale per tutti, facesse scomparire le "cucine" locali (ben più divertenti, fantasiose e gustose).

La mia preoccupazione è che se venisse adottata su larga scala potremmo perdere varietà linguistica e visto che il modo di pensare è fortemente legato alla lingua non vorrei si perdesse anche la fantasia che la lingua ci permette.
Film in esperanto ? Musica in esperanto ? Poesie in esperanto ?
Considerando che dicono sia a metà strada tra l'ungherese e il giapponese mi vien da piangere !
Inoltre rimane il problema insormontabile che molti non ne capirebbero le utilità, se pure ne avesse, rendendo il suo insegnamento complicato in quanto dovrebbe essere insegnato come seconda o terza lingua straniera.
Se anche decidessimo di introdurlo da domani nelle scuole dovrebbe essere insegnato parallelamente all'inglese o al francese.

Insomma : va benissimo il panino per un pranzo di lavoro fuori casa, non per la vita di tutti i giorni !

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