Re: Archeologia alternativa

Inviato da  DaemonZC il 14/12/2014 23:29:55
Citazione:
Sicuramente uno degli autori che cita a proposito dell'estinzione e' Frank Hibben ed il suo "The lost american" Nella traduzione del lavoro dell'acheologo ed antropologo americano riporta appunto le considerazioni dello studioso non solo sul numero, ma sul come sono stati ritrovati questi milioni di animali, e cioe' completamente smembrati e mischiati fra di loro Appunto come avverrebbe se un enorme tsunami li avesse spazzati via, lasciandne i resti dove sono stati ritrovati 12'000 anni dopo


Comunque devo andarmeli a rivedere, anche per vedere se l'articolo del CICAP è "sincero" o meno.

Citazione:

Interessante

Citazione:
Non avevo mai approfondito la questione, aldila' della questione "composizione" che potrebbe dare risultati differenti, siete sicuri che anche se cade in mare ci debbano essere formazioni di iridio? E sarebbero rintracciabili sui fondali, che sono in continuo movimento, dopo migliaia di anni?



Lo hanno trovato nello strato geologico corrispondente a quel periodo, sotto terra. Qui un documento che parla degli asteroidi dell'eocene/oligocene:

http://www.parcodelconero.com/ente_parco/images/stories/pdf/Pannelli/Geositi/Massignano%201.pdf

"Evidenze chimiche

Iridio.
Nella parte inferiore dell'affioramento sono stati individuati due sottili strati che contengono anomale quantità dell’element
o iridio. La concentrazione di iridio nello strato ubicato 5.6 metri al di
sopra della base della sezione è dieci volte superiore alla norma. La concentrazione di iridio nello strato posto a 6.2 metri è
cinque volte superiore. La concentrazione di iridio più elevata, pari a
quindici volte la norma, è stata misurata in uno strato che si trova a 10.25 metri. L’iridio è un elemento siderofilo, legato a
l ferro del nucleo interno della Terra. Si tratta di un elemento molto raro sulla
superficie del nostro pianeta. mentre è molto più abbondante all’interno di corpi extraterrestri di origine solare, come le met
eoriti, gli asteroidi e i nuclei delle comete. La collisione di una meteorite o
di una cometa con la Terra provoca la disintegrazione dell’oggetto extraterrestre e la dispersione nell’atmosfera di gas e di p
olvere arricchita in iridio. Con il passare del tempo, l’iridio si depositerà
sulla superficie terrestre e sul fondo marino, contribuendo a formare un sottile strato di sedimento arricchito in iridio. Le d
ue principali anomalie di iridio misurate nelle rocce di Massignano sono, con
tutta probabilità, dovute agli impatti che hanno formato i crateri Popigai e Chesapeake.

Elio-3.
Oltre alle tre anomalie di iridio, la sezione di Massignano registra una concentrazione anomala dell’isotopo elio-3 (3He). Que
sto isotopo è estremamente raro sulla superficie della Terra
poiché, essendo molto più leggero dell’aria, si è disperso nello spazio interplanetario durante la formazione del nostro pianet
a. L’elio-3 è invece abbondante nella materia solare che compone gli
altri pianeti, nelle meteoriti, nelle componenti rocciose delle comete e nel pulviscolo interplanetario. Il contenuto di 3He ne
lle rocce sedimentarie di Massignano inizia ad aumentare al metro 2 e
raggiunge alcuni picchi di abbondanza, 10 volte superiore alla norma, proprio in corrispondenza degli strati arricchiti in irid
io, per poi tornare gradualmente ai valori normali al metro 14. Questa
anomalia di 3He è attribuibile ad un eccezionale flusso di pulviscolo interplanetario costituito da particelle micrometriche. L
e dimensioni eccezionalmente piccole di queste particelle impediscono, al
momento del loro ingresso nell’atmosfera terrestre, che esse vaporizzino come al contrario avviene alle micrometeoriti le quali
, in una scia luminosa (le stelle cadenti), perdono la loro componente
gassosa. Ecco quindi che queste particelle si depositano delicatamente sulla superficie terrestre o sul fondo marino con il lor
o carico di 3He ancora integro.
Le anomalie di iridio e di elio-3 riscontrate in una porzione della sezione di Massignano corrispondente ad un intervallo di ci
rca due milioni di anni e la presenza, in varie parti del pianeta, di
numerosi crateri da impatto attribuibili allo stesso periodo geologico, avvalorano significatamene l’ipotesi secondo la quale u
n bombardamento cometario sia stata la causa principale, diretta o
indiretta, della crisi biologica globale dell’Eocene terminale."

Devono valere le stesse cose per il pleistocene ovviamente. Quindi si...a questo punto penso sia improbabile pensare che un asteroide non lasci tracce di una qualche sostanza rara sulla terra.

Citazione:
Per capirci, in quello che pare abbia contribuito all'estinzione dei dinosauri l'iridio lo hanno trovato anche sui fondali? (ammesso che ci fosse il mare prima della caduta del pietrone)


Sullo strato corrispondente...parliamo di 65 milioni di anni fa, quindi forse una cinquantina di metri di profondità, non so dirti di preciso. Quello del pleistocene deve essere uno strato molto giovane, forse un metro al di sotto dello strato vegetale. E si...c'erano gli oceani al tempo dei dinosauri...e sempre secondo la teoria classica, l'asteroide ha generato il golfo del messico.

Cmq penso non faccia molta differenza tra caduta in acqua o su terra, grand parte dell'asteroide andrebbe comunque a polverizzarsi all'entrata dell'atmosfera e a rilasciare gas non comuni per tutto il suo percorso fino all'impatto, quindi qualcosa deve per forza sedimentarsi a terra...

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