Re: Piramidi, Ziggurat, allineamenti, sfingi e serpenti

Inviato da  S.Gatti il 10/12/2008 16:03:18
TRACCE DEL SERPENTE PIUMATO (DRAGO) IN ITALIA (ovvero: indizi nostrani di una insospettata universalità
Nel percorso di studi che sto sviluppando anche da queste colonne sulla figura mitica (=astronomica) di diffusione mondiale denominata “Serpente Piumato”, tutto avrei pensato, meno di ritrovarmela proprio sottocasa. Sto infatti per descrivere un paio di recenti episodi che, in un certo senso, possono essere definiti “incontri ravvicinati”. Iniziamo dal primo: ho avuto di recente il piacere di conoscere a Velletri il Cav. Massimo Leoni, Accademico per la Pittura, discendente da un’inclita famiglia dalle antiche origini ben radicata nel velletrano, essendosi colà installata da otto generazioni. La famiglia Leoni ha fornito alla Chiesa almeno un paio di Monsignori; andando indietro nei secoli, un antenato della famiglia fu capocantiere alla elevazione al cielo del Duomo di Milano, miracolo dell’ingegneria umana di tutti i tempi. Ebbene, nel descrivere a Massimo Leoni la mia teoria “universale “ sul Serpente Piumato, mi son sentito rispondere che lui, sin da bambino, ha avuto nozione di questo personaggio mitico dai suoi nonni. E il ricordo della leggenda si perde lontano, andando indietro nei secoli. Il Serpente Piumato viene descritto come uno strano mostro, fatto di concreta fisicità, con caratteristiche di serpente e di uccello, che da sempre si aggira per i boschi che ricoprono i monti Lepini, e che addirittura sarebbe stato più volte avvistato. Ora, come dovremmo definire racconti del genere? Probabilmente, come un retaggio della superstizione popolare. Ma vi è un aspetto veramente singolare, che merita di essere sottolineato: il nome che identifica questo “mostro” non lascia spazio ad equivoci … è proprio Serpente Piumato, e tale dato appare non come un qualcosa di casuale, bensì lo ricollega senza equivoci al Serpente Piumato, o Drago, di diffusione mondiale, di cui mi sto occupando da un decennio.
Veniamo ora al secondo episodio: lasciamo i monti Lepini, presso Roma, e scendiamo a sud di alcune centinaia di km., arrivando in Basilicata. Due giovanissime studentesse, Selene e Dafne Guitaldi, mi hanno edotto sulla atavica, leggendaria presenza, sui monti di quella regione, di uno strano mostro che si aggirerebbe per i boschi … anche lì conosciuto come il Serpente Piumato! La leggenda, giunta sino ai giorni nostri, vuole che nel Medio Evo le streghe venissero punite con l’obbligo di fare l’amore con il medesimo!
In Basilicata, così come nel Lazio, il ricordo di questa leggenda si perde indietro nelle generazioni.
Ora, io ritengo che la presenza in varie regioni italiane della medesima figura mitica sia veramente singolare; certo, in merito ognuno è libero di pensarla come vuole, anche che si tratti di corbellerie. Il mio personale giudizio su queste “presenze” è che non siano assolutamente casuali, anche perché trovano un riscontro presso le civiltà dei cinque continenti, come ritengo di aver dimostrato nei miei scritti. Si tratta dunque, a ben vedere, di un complesso discorso di natura simbolica che ha una diffusione mondiale, e che, proprio per questo motivo, non può non celare dei significati di assoluta importanza, che certamente trascendono le valenze faunistiche di copertura.
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Riporto dal Dizionario dei Simboli di Jean Chevalier: “Secondo Finamore (Tradizioni Popolari Abruzzesi) ancora ai nostri giorni negli Abruzzi si dice che il serpente si accoppia con le donne. In Francia, in Germania, in Portogallo, le donne di alcune regioni temono che un serpente gli si introduca in bocca durante il sonno – soprattutto durante il periodo mestruale- e le ingravidi”.
Quindi sappiamo dalla tradizione popolare italiana ed europea, che con ogni evidenza ha origini molto remote, che il cosiddetto ‘serpente’ o ‘serpente piumato’ ha con la donna uno specialissimo rapporto, al punto che è in grado di ingravidarla.. Questo diffusissimo retaggio culturale, a mio avviso, deve avere un senso, non può essere minimizzato ad un ruolo di sottocultura marginale. Va da sé che io lo riconnetto al significato complessivo della mia teoria, secondo cui il serpente è “cosmico”, e in tal senso va decifrato. Infine, sempre sul rapporto fra il serpente e la donna, riporto una citazione dalla tradizione ebraica: “Come la sedusse? Il serpente si unì ad Eva”. Ecco come la tradizione italiana e quella europea si ricollegano a quella ebraica nel nome del serpente che ingravida la donna ...











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Citazione:

Descartes ha scritto:
Citazione:

Pausania ha scritto:
Se poi qualcuno facesse un esempio di società dove i contadini non sanno piantare le rape, ma i sacerdoti sì...


Tutte. Le religioni astroteologiche si sono sviluppate quasi contemporaneamente alla diffusione dell'agricoltura proprio per quello. La conoscenza del cielo e dei suoi cicli era essenziale per l'agricoltura. Essenziale. E quando si voleva mettere paura al popolo, bastava dire che gli dei erano arrabbiati e dimostrarlo prevedendo qualche eclisse.

"When the Pleiades, daughters of Atlas, are rising, begin your harvest, and your ploughing when they are going to set." — Hesiod (750 B.C.) "Works and Days".

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