Re: Zecharia Sitchin: la teoria

Inviato da  Notturno il 20/11/2008 9:17:57
Visto che sono stato "tirato in ballo", do qualche chiarimento sul mio punto di vista.

Una delle poche cose assodate in ordine alla religione è che essa tende a dare risposte ad ogni nostro dubbio.

Chi siamo, da dove veniamo, esiste qualcosa dopo la morte, siamo soli nell'Universo, esiste un Dio, molti, nessuno?

Ma anche a quesiti meno "enormi", tipo semplici fenomeni meteorologici (fulmini, ecc...), o altro.

La religione aiuta a spiegare quel che non si conosce.

Da una risposta a tutto (Perché sono sfortunato? Perché ho fatto arrabbiare Dio), soprattutto se non è conoscibile altrimenti.

Il dio dei venti o quello dei fulmini o quello della fertilità della terra o della fertilità femminile e tutti gli altri che spiegavano singoli (semplici) elementi della nostra esistenza sono oramai un ricordo delle antiche culture e delle antiche religioni.

Perchè? Semplicemente perché abbiamo raggiunto una conoscenza maggiore e molti di quegli accadimenti ce li siamo spiegati senza dover "disturbare" un dio che li gestisse.

Ecco il senso di quel mio racconto postato sopra.

Io considero la Bibbia come parte di questo processo di "spiegazione" del mondo, concesso dalla religione agli uomini di quel tempo.

E considero la ricerca dell'uomo verso la conoscenza come una molla potentissima, quasi una imprescindibile necessità dell'uomo stesso, che lo porta a crescere nel sapere e ad abbandonare progressivamente i miti e le leggende di cui si compone la religione.

Come ho già detto altre volte, considero il "metodo scientifico" come qualcosa di rivoluzionario, di unico (forse) nella nostra storia culturale, perché ha detto "basta" al criterio de IPSE DIXIT e lo ha sostituito con il "Non ti fidi? Allora prova tu stesso" (replicabilità).

In quest'ottica arrivo a Sitchin.

Liberissimo lui di elaborare qualunque teoria, ma liberissimo anche io di sorriderne, se lo ritengo giusto.

In questo senso mi sento di non concordare con Sitchinite quando dice che non conosco Sitchin eppure "mi permetto" di dire la mia.

Mi permetto eccome.

Mi permetto perché ritengo che fare base UNICAMENTE su un elemento così "apodittico" come la Bibbia per poi procedere nella sua ri-traduzione e re-interpretazione, passando, così, alla ricostruzione di moti planetari, cataclismi e trasmigrazioni interplanetarie, trasfusioni di dna, per giungere, infine, alla indidivuazione di una vita extraterrestre che si è fusa con quella "nostrana", alle motivazioni, alla gestione degli ibridi, alla loro schiavizzazione, a tutta una storia di beghe, lotte, che finiscono con uno sdegnato e sdegnoso abbandono, è qualcosa che non credevo umanamente possibile.

Solo Tolkien, forse, può essere all'altezza di uno spirito così fertile.

Ciò detto, col vostro permesso o senza, continuerò a sorridere di quel che ritengo, alla lettera, favoloso.

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