Re: Zecharia Sitchin: la teoria

Inviato da  sitchinite il 14/1/2009 20:23:11
Una delle più geniali intuizioni di Sitchin é senz' altro quella del legame tra la cultura mesoamericana e quella mesopotamica. Fin dal suo primo libro lui accenna questo legame facendo risalire il tutto alle divinità anunnaki, tra le quali due in particolare sarebbero responsabili della nascita delle culture dalla Olmeca in avanti. L' archeologia ortodossa ancora non ammette questo legame nonostante esistano ormai almeno 2 set di reperti in pietra che lo provano inconfutabilmente.
Quel che più colpisce però é che Sitchin parlava di questo legame già nel 76 e successivamente nel materiale raccolto per la stesura del suo libro del '90 Gesesis Revisited.

La prima conferma di questo legame, in materia archeologica, giunge negli anni 80 con la spedizione di Bernardo Victor Biados Yacovazzo, direttore dell’ Istituto di studi sulla scrittura precolombiana di LaPaz , e del professor E.F. Legner della University of California. Il team durante la spedizione ha esaminato decine di località nel Perù e in Bolivia alla ricerca di documentazione archeologica che potesse chiarire alcuni misteri sulle culture precolombiane. Il risultato dei loro studi, e il materiale raccolto, sono disponibili nel loro sito ( http://www.faculty.ucr.edu - purtroppo tutto in spagnolo) ricco di immagini assolutamente controverse.
Il materiale ritrovato presenta segni inconfutabili di contatto tra le civiltà elamita, fenicia, babilonese, sumera e quella mesoamericana.
Oltre al già citato reperto di Fuente Magna, il sito del dottor Yacovazzo riporta foto e analisi dei monumenti di Pokotia, di Tiwanaku, strane incisioni in pietra, e una serie di immagini che comparano la scrittuta sudasiatica, fenicia, e boliviana. Vengono riportati anche esempi di steli e di iscrizioni ritrovate in bolivia in scrittura logosillabica o cuneiforme, tipiche del medioriente/egitto, e in caratteri semiti somiglianti al protoebraico.

La secdonda conferma é arrivata con la diffusione nel '92 delle foto del Vaso di Fuente Magna, un vaso che mostra sul lato esterno dei glifi tipici mesoamericani e sul lato interno dei caratteri cuneiformi.
Il linguista Clyde Winters fornisce una datazione a circa il 4000 a.C. catalogando questi cuneiformi come Proto-Sumero. Egli notò la somiglianza con alcuni glifi in uso dalle popolazioni del Sahara già 5000 anni fa, e riuscì a fornire una traduzione della parte interna del vaso.

Ma le conferme del legame, e precisamente della discendenza della stirpe andina - messicana da quella mesopotamica non arrivano solo dall' archeologia.
Il genetista Spencer Welles a fine anni 90, indagando sulla identità genetica degli Ainu giapponesi, ha trovato lo stesso marker Ycromosomale nei discendenti di questa tribù, nelle popolazioni andine, in quelle indiane orientali, e risalendo più indietro nelle generazioni fino agli iraqeni ed ebrei fino al centro africa.

La difficoltà maggiore che questo legame trova di fronte alla comunità archeologica é il fatto che gli studiosi non accettano di far risalire la civiltà nel nuovo continente a prima del 1200 a.C., e non ammettono presenza di tribù organizzate con sistemi di scrittura e con capacità architettoniche fino al 1000 a.C.
Ma a smentire queste datazioni ci son ben due analisi alla termoluminescenza e al cloro36 su una delle piramidi di Tihuanaku: una analisi in particolare, quella al cloro36 che permette di stabilire quando una pietra é stata intagliata, data un campione tratto a metà altezza della piramide al 1400 a.C.
Un ritrovamento avvenuto in Mexico durante una spedizione dell' ex astronauta Gordon Cooper, che si dilettava nella ricerca di tesori sommersi e soterrati, ha dissepellito una semipiramide dalla quale son stati presi campioni e analizzati in un laboratorio del texas, ottenendo una datazione a circa il 3000 a.C.

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