Re: Il grande cerchio

Inviato da  Pispax il 18/8/2009 19:09:01
Ciao Sitchinite. Bello il tuo nuovo avatar.


Citazione:
Tipico esempio, mi sembri uno dei debunker che odiate... assimilare una teoria a una assurda, criticare quella, per ritenere criticata l' altra.

Per intenderci: io NON odio i debunkers - e ti risparmio il pippone sul plurale.

Trovo solo antipatico e inutile il fatto che su molte cose si muovano con grande disonestà intellettuale.
L'approccio tipico del debunker deteriore è quello di stabilire prima il risultato al quale vuole arrivare, e solo dopo metteesi a cercare argomentazioni che lo portino da quelle parti.
Se non ne trova a sufficienza allora ogni scorrettezza è ammessa.

Onestamente preferisco un metodo di lavoro che prende atto delle cose e poi cerca di trovare possibili spiegazioni.

Rispetto al fatto di "assimilare una teoria a una assurda" per screditarla, in realtà a me sembra di aver fatto l'esatto contrario: ho criticato una teoria per me assurda (quella del Geometra Celeste) e le ho contrapposto un'altra teoria che per me, pur non essendo del tutto plausibile, sicuramente è meno assurda.





Citazione:
Mi spieghi come si fa a 'procedere' per aree e alineare monumenti megalitici a nazca con quelli in polinesia e con quelli in india?
Sopratutto chi lo potrebbe aver fatto?

Appunto.
Stiamo dicendo le stesse cose, no?

Se vuoi allineare delle costruzioni su scala planetaria, devi progettare la cosa su scala planetaria.
Se vuoi che queste costruzioni rispettino una certa sequenza, devi quantomeno essere sicuro che nei punti di costruzione ci siano delle terre emerse.
Devi anche essere sicuro che queste terre appartengano alla tua sfera d'influenza, o che siano disabitate o che al limite la popolazione locale possa essere tranquillamente comprata o sconfitta.

In un modo o nell'altro questo sembra implicare alcune cose.
Per esempio l'esistenza di un Impero, o meglio, di una Confederazione parecchio, ma parecchio, ma parecchio grande. Una conoscenza approfondita della geografia, ivi comprese le isolette dell'oceano pacifico - e solo dopo l'esistenza delle mappe satellitari si è stati DAVVERO sicuri, per esempio, che nel pacifico non ci fossero isole non mappate.
Una conoscenza assolutamente perfetta della cartografia.
La possibilità di raggiungere tranquillamente ognuno di questi luoghi e di insediarvisi ancora più massicciamente, o essere capaci di convincere la popolazione a seguire il Progetto.

E soprattutto avvertire l'esigenza di costruire, in ognuno di questi luoghi, delle costruzioni bellissime; che però, a parte lo spostamento di massi enormi, non presentino particolari altri segni di sviluppo tecnologico.



Visto che lo sviluppo si muove in maniera abbastanza omogenea - ovvero non puoi sviluppare la navigazione senza l'astronomia, la cartografia senza la matematica eccetera, ma la matematica e l'astronomia permettono anche sviluppi in altre direzioni - è abbastanza difficile che una società così avanzata in alcuni campi non sia stata avanzata anche in molti altri.
Eppure non si trova niente in quei siti che faccia sospettare anomali sviluppi culturali in altre direzioni.






Citazione:
"Onestamente non capisco perché persone che quando ragionano sugli enigmi di oggi dimostrano una lucidità impressionante, ma queste stesse persone quando si mettono a parlare degli enigmi di ieri sembrano mandare la logica a comprarsi un gelato."

Dacci un bell' esempio di logica, o sommo vate...
Pronunciati, dicci cosa pensi dell' argomento.

A criticare la capacità di ragionamento altrui ci vuole poco, ma poi riesci a dimostrarti superiore a chi 'manda la logica a comprarsi un gelato'?

Premetto che non era mia intenzione offendere nessuno. In realtà la frase inizia con un complimento, quindi al massimo il risultato può essere neutro..

Voglio anche sottolineare che non mi sento sommo vate di un bel niente.
Ci mancherebbe altro poi che voglia dimostrarmi superiore a qualcuno.

Anzi, non capisco perché denunciare un possibile errore logico in un discorso debba trasformarmi improvvisamente in un vate presuntuoso.
Tu ne hai qualche idea?


1) LOGICA
Qiando parliamo del 9/11 per esempio cerchiamo di usare tutti dei ragionamenti abbastanza rigorosi.
Per esempio: "Già è discutibile che l'impatto di due aerei possa aver fatto crollare due grattacieli in un modo così strano, ma il fatto che un edificio molto distante e poco danneggiato sia crollato anche lui, pur non essendo stato colpito da niente dà adito a sospetti. Andiamo a vedere".
E da là si sviluppano concatenazioni di pensieri coerenti.

Quando si parla invece di para-archeologia TUTTE le questioni, antiche civiltà, metodi costruttivi, evoluzioni tecnologiche, alieni, ESP, eccetera - sembrano mescolarsi e fioccano i ragionamenti circolari.
Anche in questo caso spesso si utilizzano sistemi vagamente "debuncherici": si sa già dove si vuole andare a parare e tutto fa brodo per arrivarci.
Ovvero, il rigore logico tende ad andare a farsi benedire. Nessuno prende in considerazione la possibilità di soluzioni diverse.

Un esempio:
"L'esistenza di grandissime costruzioni megalitiche che risalgono a 20.000 anni fa ci dimostra che l'andamento della Storia è diverso dalla teoria dello Sviluppo Lineare".
Questo è un ragionamento sensato. L'unica possibile discussione è sulla datazione dei reperti e/o sulla loro autenticità.

"L'esistenza di grandissime costruzioni megalitiche che risalgono a 20.000 anni fa ci dimostra che l'andamento della Storia è diverso dalla teoria dello Sviluppo Lineare.
Però le popolazioni del tempo non avevano le capacità e le tecniche costruttive per edificare tutta quella roba.
Quindi sono intervenuti elementi esterni, cioè gli alieni".
Questo invece è un ragionamento insensato e circolare.
Se si sostiene che è falsa la teoria dell'andamento lineare si ammette l'esistenza di altre civiltà precedenti l'esodo dalla valle dell'Indu, quindi le capacità costruttive potevano benissimo esistere. Gli alieni sono solo un sovrappiù - che logicamente nasce dal fatto che la stessa argomentazione si prende prima per vera e poi per falsa.

Propongo un metodo di lavoro: se si affronta un Grande Tema - per esempio l'esistenza di reperti archeologici complessi inspiegabilmente antichi - cerchiamo di non inquinarlo con argomentazioni che vogliono andare a parare da altre parti.

Qui il tema era "inspiegabile dislocazione geografia che sembra legare fra di sé costruzioni megalitiche molto distanti fra di loro", e questo ci porta direttamente al punto successivo, la TEORIA


2) TEORIA
La tesi proposta dice che tutti questi monumenti sono stati costruiti sotto la stessa influenza politica.
Ovvero che è stata un'unica mano a fare il progetto mondiale complessivo e a identificare i punti di edificazione, e che le popolazioni dei vari luoghi, ognuna con il proprio stile e in tempi abbondantemente diversi, si sono limitate ad adeguarsi al Progetto.
Come dimostrazione viene portato il fatto che siti molto distanti sembra siano stati edificati con una certa logica reciproca, ed è impossibile che civiltà così lontane (e arretrate) abbiano potuto rispettare quella logica complessiva indipendentemente le une dalle altre.

Personalmente non riesco a "farmene persuaso".

Poi mi è tornata in mente la teoria dei "Luoghi di Energia".
Questa teoria dice che c'è un motivo per cui Stonehedge o la prima Piramide o Chichen Itza sono state costruite propriò là e non, mettiamo, 100 km più a sud. O che i druidi consacrassero proprio quel determinato boschetto e non un altro. Il motivo, sempre seguendo questa teoria, è che certi luoghi "emanano" una sorta di energia che viene percepita dalla gente e che li rende così "particolari" da essere perfetti per costruirci su un bell'edificio mistico.
La cosa che ha fatto scattare questo ragionamento, se ricordo bene, è stata la constatazione di come sopra un tempio si costruisse SEMPRE (o quasi) un altro tempio.
Ogni struttura urbana pareva essere modificabile, demolibile e trasportabile, tranne i tempi.

E questo anche nei casi di cannibalismo religioso. Un invasore conquista una terra, e sostituisce i Vecchi Dei con i Nuovi Dei. Uno si aspetterebbe che i vecchi luoghi di culto venissero rasi al suolo o trasformati in granai, giusto?
Invece no.
Ci si limitava a cambiare gli idoli sull'altare.
Le spiegazioni di carattere culturale ("veniva fatto così perché la gente ORMAI era abituata ad andare a pregare là") perlopiù vengono considerate insoddisfacenti anche da chi le esprime.
Sono state fatte anche varie misurazioni dei campi elettromagnetici nei siti più significativi. Comunque è chiaro che non necessariamente si sta parlando di energia elettromagnetica, giusto?

Non si sa esattamente COSA sia questa energia, né perché appaia dove appare. In molti pensano che sia una roba non ancora ben identificata; un campo di natura sconosciuta che attraversa tutta la Terra e che risponde a logiche proprie.
Può persino darsi che una di queste logiche sia la sequenza di Fibonacci su base circolare, chissà.


Bene, questa teoria, che per inciso io trovo abbastanza inverosimile, è comunque in grado di spiegare il fatto che popoli diversi abbiano costruito monumenti seguendo una serie e una dislocazione coerente.
Non solo. Spiega il fenomeno a mio avviso in modo molto migliore della teoria del Geometra Celeste, teoria che io trovo PARECCHIO inverosimile e che crea più contraddizioni di quante ne risolva.

Fermo restando che tutto questo può anche essere una cosa casuale, determinata solo dallo specifico sistema di rappresentazione geografica che stiamo utilizzando.

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