Re: logica, questa sconosciuta.

Inviato da  Red_Knight il 23/8/2010 17:12:19
@a_mensa

Ognuno probabilmente parte dai propri personalissimi assiomi (forse), ma il modo di ragionare correttamente è univoco: chi entra in contraddizione sbaglia di sicuro, e chi rimane coerente almeno dal proprio punto di vista può rienersi formalmente dalla parte del giusto.
L'incompatibilità nelle discussioni è data dall'impossibilità di unificare i punti di vista di partenza, e questo a sua volta si deve all'incapacità da parte dell'interlocutorie di rinunciare ai propri assiomi non necessari (che sarebbe meglio definire dogmi).

Questo fa in modo che persone che non cadono in contraddizione arrivino a conclusioni diverse tutte formalmente corrette. Se non si vanno a rivedere gli assiomi, è totalmente inutile tentare di discutere: siamo davanti a teorie diverse, valide soltanto all'interno del loro ambito di validità (perdonate la tautologia). Ma questa non è mancanza di logica.

Il paragone con l'informatica è infatti mal posto: volendolo fare, gli assiomi/dogmi sono contenuti nel programma (anche se sarebbe meglio parlare di macchine con hardware diversi...) mentre i dati dovrebbero essere la metafora dell'oggetto di discussione; a parità di input (stessi dati, cioè stesso oggetto di discussione) macchine diverse producono output diversi (traggono conclusioni differenti).

Senza stare a fare troppo i nerd comunque, perdonami ma non ho capito qual è esattamente il problema. Perché il thread è intitolato "la logica, questa sconosciuta"?

P.S.: I computer quantistici sono definiti tali perché sfruttano fenomeni fisici quantistici per funzionare e rappresentare le informazioni; la logica che vi sta dietro rimane ovviamente matematica (altrimenti non avrebbe nemmeno senso parlare di "computer").

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