Re: logica, questa sconosciuta.

Inviato da  a_mensa il 27/8/2010 21:59:30
@ temponauta.
grazie del sostegno, ma non funziona.

la realtà esiste a PRESCINDERE dal fatto che sia conosciuta o no
i buchi neri, esistevano prima ch evenissero ipotizzati, e successivamente osservati.
sovente, la ricerca di MEZZI IDONEI ad osservare un qualcosa fino ad allora solo ipotizzato o calcolato, è una fase successiva all'ipotesi o al calcolo stesso.

se tu invece alludi all'immagine della realtà che ogni individuo si forma, filtrando con i propri sensi la realtà stessa, allora sono d'accordo con te.

e come tu dici, anche la logica di un individuo è figlia di tale immagine.
quindi come precisazione non "realtà" ma "l'mmagine della realtà", nel tuo discorso.

una connessione logica si potrebbe paragonarla all'immagine di un oggetto che si forma nella mente.
è vero che l'immagine è personale, perchè soggettiva è la mente, gli occhi, i nervi ottici, ecc... però essi funzionano in tutti gli individui ( o quasi tutti) nello stesso modo.
il risultato è che per la maggior parte degli individui l'immagine mentale di quell'oggetto si è formata tramite strumenti (occhi, nervo ottico, ecc...) identici,o almeno che operano nello stesso modo, pertanto non è errato definire (o presupporre che) tali immagini uguali seppur personali, soggettive.

il nocciolo del dilemma è poi tutto qui.
l'identificazione del vero dal falso, fatto individualmente, quindi soggettivo, segue una via che quasi sicuramente è se non uguale, almeno simile in tutti gli individui, generando così risposte uguali. per cui , sulla stessa domanda elementare, tutti, o quasi, risponderanno vero o falso ma nello stesso modo.

il guaio è poi anche nel cercare il confronto.
il suono di un violino, se chiedo a tanti individui di descriverlo, avrò risposte presumibilmente analoghe, ma perchè comunque nella loro descrizione comparano con sorgenti analoghe.
cosa non so, e non saprò mai, è se lo stimolo che arriva al cervello di uno è UGUALE allo stesso stimolo che arriva al cervello di un altro. ovvero, se potessi far arrivare lo stimolo che attraverso l'orecchio e tutti gli altri organi arriva al cervello di uno potessi farlo arrivare anche al cervello dell'altro, me lo descriverebbero ancora nello stesso modo ?

questo esempio è più facile con i colori.
quello che io vedo verde, che ho chiamato verde è uguale o no a quanto vede verde un altro individuo che a sua volta ha chiamato verde ??

e così quanto io ho imparato a dire che è vero segue lo stesso meccanismo mentale di un altro individuo o no ?
perchè finchè il confronto avviene su oggetti verificabili, non c'è problema sul fatto che le risposte saranno uguali, ma quando devo astrarre, quando manca la verifica, quando tale asserzione risponde solo ad una ipotesi, quindi non reale ne materiale, sono sicuro che sarà la stessa ?
un po come a immaginare due individui cui venisse mostrato un colore mai visto, o fatto udire un suono non confrontabile con niente di ciò che hanno visto o sentito fino ad allora, li descriverebbero nello stesso modo ?

ecco, forse sono riuscito a presentare la domanda iniziale, nella veste corretta.

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