Re: logica, questa sconosciuta.

Inviato da  temponauta il 27/8/2010 22:43:23
Citazione:

a_mensa ha scritto:
@ temponauta.
grazie del sostegno, ma non funziona.

la realtà esiste a PRESCINDERE dal fatto che sia conosciuta o no
i buchi neri, esistevano prima ch evenissero ipotizzati, e successivamente osservati.



Non è così.
La realtà non è quella che pensi tu.
Non è materia, non è energia: è solo informazione.
I nostri sensi non fanno altro che fornire informazioni (impulsi elettrici) al cervello e la mente che vi alberga non fa altro che costruire modelli o utlizzare quelli già consolidati.
Ma quando sogniamo spesso non utilizziamo le informazioni accumulate fino a quel momento: le creiamo dal nulla e viviamo esperienze oniriche che ci sembrano reali.
Non c'è confine tra la realtà vissuta coi sensi e la realtà vissuta con la sola mente: il motivo è che è la mente che domina e tutto le ruota intorno.
Quando vedi qualcuno di fronte a te vedi una immagine bidimensionale, come quella di una foto, ma i modelli esperenziali della tua mente ti dicono che è un soggetto a tre dimensioni, ovvero ha una profondità: ma se non gli giri intorno non avrai mai la prova provata.
E' solo una costruzione mentale.
La logica fa proprio questo lavoro: cerca di rendere stabile e perdurante la costruzione mentale della realtà dalla quale captiamo i flussi di informazioni.
Ma fa anche qualcosa di più importante: cerca di armonizzare il nostro IO con quella realtà che lo circonda e con la quale interagisce in modo bidirezionale.
Come lo fa non è matematico, ma dipende da molteplici fattori (intelligenza, esperienza, intuito, ecc,): quello che conta è che il risultato sia coerente.
Faccio un esempio: due uomini si trovano sotto la pioggia battente di un temporale.
Il primo apre l'ombrello e si ripara dalla pioggia; il secondo non lo apre e sicuramente avrà la febbre.
Il primo comportamento è logico; il secondo no.
Ma un fulmine viene attirato dall'ombrello e uccide il primo uomo; il secondo avrà solo la febbre.
Il secondo uomo aveva maggiore informazione e intelligenza del primo e aveva adottato un comportamento logicamente migliore: il risultato gli ha dato ragione.
La conseguenza è che non esiste una logica oggettiva e assoluta: al massimo si può parlare di una logica in cui vi sia coerenza tra il i fattori (informazioni) e il risultato (pensiero) ed efficienza, limitatamente a quest'ultimo.
Tutto il resto è una continua variabile, come lo è la realtà: se la osseviamo esiste; se non la osserviamo non sapremo mai se esiste (ma comunuqe possiamo crearcene una in sogno).

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