Re: logica, questa sconosciuta.

Inviato da  a_mensa il 28/8/2010 3:52:08
@ makk
io approvo quanto scrivi, benchè renda decisamente più incerta la funzione assoluta della logica.
come scrive , secondo me, correttamente temponauta, la correttezza di una affermazione dipende anche dalla finalizzazione.
se io dico :
"la matita serve per scrivere", credo che chiunque direbbe "vero".
poi con una matita , uno squilibrato colpisce un altro alla gola e lo uccide.
allora la frase sopra diventa :
"la matita serve PRINCIPALMENTE per scrivere, ma anche per altro".
non è cambiata la matita, nel frattempo, si è solo aggiunto un fine al quale può essere usata la matita.
e non è che prima del fattaccio, non avremmo potuto immaginare che la matita avrebbe ANCHE potuto essere usata per uccidere.
semplicemente l'abbiamo scartata come finalità perchè poco frequente o non ancora verificata.
quindi , questa è la ragione per cui separo la logica usata nelle scienze esatte ( in cui il fine è verificabile in modo univoco, dalla logica nel campo semantico, o comunque genericamente in tutti gli aspetti della conoscenza.
in quest'ultim caso, la distinzione tra vero e falso è molto più labile, meno definito, soprattutto dipendente da altri fattori, il fine ad esempio , uno di essi.

quando affermo, e scusate se mi dilungo su questo esempio, ma è paradigmatico, che gli imprevisti (come normalmente vengono chiamati fatti che impattano negativamente su di noi o le nostre azioni) non sono altro che "ciò che non abbiamo previsto" spostando così la responsabilità dell'evento dal fato, destino, universo o comunque entità esterna, a noi stessi, faccio una affermazione che semanticamente è lapalissiana.
ma logicamente è anche errata.
dovrei dire che gli imprevisti sono "tutti quegli eventi contro i quali non ho previsto delle azioni preventive di contrasto"
la ragione per cui non ho previsto tali contrasti sono le più varie, dal non aver mai pensato che potesse accadermi, all'aver ritenuto così poco probabile tale evento, rapportato al costo di quanto occorresse premunirmici contro, da avermelo fatto ignorare.
in effetti, ad esempio il cercare di arrivare 5 minuti prima ad un appuntamento, è un modo di prevedere e rimediare a buona parte degli "imprevisti", benchè in teoria, il tempo di anticipo non sarebbe mai sufficiente per prevedere e rimediare a TUTTI i possibili impedimenti.
e qui ,ovviamente ci troviamo a dover decidere come bilanciare costi e benefici.



ps. qualcuno ha messo in dubbio l'utilità di questo 3d, come un posto dove farsi seghe mentali.
a me sembra che invece, da quanto emerge, le risposte non fossero così banalmente certe.
sto sbagliando ??

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