Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko

Inviato da  Det.Conan il 29/6/2014 1:46:57
Citazione:
Questa affermazione su cosa è basata ?

Citazione:
Perchè secondo Fomenko la scrittura non era stata usata per motivi storici ?


Fomenko usa dei metodi statistici,matematici ed astronomici per datare gli antichi eventi.
Parte dalla decifrazione dei calendari antichi,dall'apparizione delle comete,dagli zodiaci egiziani e dai riferimenti astronomici negli antichi testi.
Dopo passa ad analisi statistiche sulle frequenze dinastiche,sulle antiche cronache comparate fra loro per arrivare ad una critica serrata sui metodi odierni di datazione di antichi manufatti e monumenti.
Forse mi sono spinto troppo avanti con la parte "ricostruttiva" dando per scontato tutto questo perché mi rendo conto dell'enormità della teoria che ho sopra esposto.

E' che noi non abbiamo nessun testo antico di Tacito,Svetonio,Tolomeo ecc. ORIGINALE.
Anche secondo la cronologia scaligera possediamo solo copie e nessuna di queste precede il XII secolo.
Vi è un gap di 1000-1500 anni fra testi originali e copie oggi note.
Un abisso temporale che per la storia ufficiale è normale e logico.
La carta appare in Europa molto tardi e quelle poche pergamene e rotoli trovati ad Ercolano o nel Mar Morto sono stati datati a posteriori sempre partendo dalla cronologia ufficiale.
Le incisioni funerarie,i monumenti con qualche lettera sopra e roba del genere scalpellata da qualche parte NON NARRANO LA STORIA ma indicano una dedica,una supplica,un ricordo del defunto,un omaggio o si riferiscono ad un singolo personaggio in modo non correlato con tutto il resto.
La storia come la conosciamo noi oggi la possediamo PERCHE' QUALCUNO IN PASSATO HA SCRITTO DEI LIBRI INTERI NARRANDO DI GUERRE,DINASTIE,INVASIONI,GOVERNI E INTRIGHI.
E da questo non se ne esce.
E' nei libri la risposta e se noi non possediamo nessun testo antico di storia originale cresce forte il sospetto che queste narrazioni siano del periodo di cui noi oggi conserviamo le copie : il Medioevo.

Citazione:
Da questo nasce un ulteriore problema , le sepolture pagane con odi agli dei e riferimenti alle arpie , allo stige e compagnia bella , un cattolico che si fà seppellire pagano e rischia la dannazione eterna ?


Prima dell'avvento del Cristianesimo erano pagani e c'erano tante religioni diverse in Europa.
La Nuova Cronologia sposta tutto questo avanti nel Medioevo.
Fomenko va oltre notando che nel primitivo Cristianesimo (probabilmente prima che la Roma italiana diventasse la sede del Papato) le contaminazioni pagane erano tantissime.
Da cui il culto dei Santi al posto degli dei pagani,i gargoyles e i mostri delle chiese gotiche,le interposizioni culturali fra antichi dei e la nuova fede.
Consiglio di visitare la Basilica di S.Ambrogio a Milano.
I suoi capitelli e rilievi sono pieni di raffigurazioni di esseri mitologici e mostruosi che poco hanno a che fare col Cattolicesimo odierno e con le storie della Bibbia.

Citazione:
Peccato che già nel XI secolo l'egitto era islamico , ce li vedi i califfi a costruire falsi templi con immagini di dei ?


E' sempre la stessa storia.
Per Fomenko tutto è spostato in avanti.
Gli arabi sono arrivati dopo,quei templi egizi li hanno fatti..gli antichi Egizi ..solo che non erano così antichi come pensiamo
Comunque per Fomenko in Egitto c'era già il Cristianesimo nella sua forma "locale" mentre si erigevano alcuni di questi monumenti.
Su questo non so cosa pensare,mi limito a riportare la sua idea.

Citazione:
E questo quando sarebbe successo ?

Citazione:
Ovviamente invece di costruire monumenti spettacolari a casa decidono di costruirli in Egitto "en passant"...


Come prima.

Citazione:
Peccato che secondo Fomenko Roma non esisteva , quindi deve spiegare il piccolo problema della sua nascita per la sua teoria...


Io non ho esposto solo la teoria di Fomenko ma l'ho integrata con la mia
Era solo un'ipotesi ricostruttiva..partendo dalla sua teoria.
Comunque che il Vaticano un giorno diventa il centro della nuova religione che si separa dal potere politico e decide di essere il perno del nuovo ordine europeo lo dice anche Fomenko.
Probabile che sia avvenuto dopo la caduta di Costantinopoli.

Citazione:
Quindi città come Ravenna sono false pure quelle ?


No,E' TUTTO VERO!
SOLO E' STATO FATTO DOPO,NEL MEDIOEVO.
NON CI SONO BUCHI NELLA STORIA,NON CI SONO "EPOCHE OSCURE",NON CI SONO RINASCIMENTI DOPO UN MILLENNIO DI DECADENZA,NON CI SONO AUTORI STORICI E SCOPERTE SCIENTIFICHE SPARITE PER 1000-1500 ANNI E POI RIAPPARSI DAL NULLA.
Per la Nuova Cronologia la storia umana è consequenziale e lineare.
Si parte dal passato primitivo e ci si sviluppa a poco a poco e in varie parti del mondo in contemporanea senza aspettare i Vichingi per sapere qualcosa della Scandinavia quando 3000 anni prima c'erano le piramidi
Solo che di tutto questo sappiamo ben poco PERCHE' O NON ESISTEVA LA SCRITTURA O SE ESISTEVA NON VENIVA USATA PER NARRARE LA STORIA DEL PASSATO.
NOI POSSIAMO ESSERE CERTI SOLO DI QUELLO CHE E' STATO SCRITTO RIGUARDO A NOI STESSI.
Tutto il resto sono reperti muti da interpretare che se vengono a priori interpretati con in testa l'esistenza di una cronologia già stabilita e decisa verranno sempre fatti rientrare in certi archi temporali e contesti di quella cronologia.
Insomma Fomenko ha avuto anche il grande merito di aver introdotto il RELATIVISMO e l'importanza del RUOLO DELL'OSSERVATORE nell'analisi del passato.

Citazione:
Di edifici temporali medievali l'Italia è piena , non sono imponenti come quelli spirituali perchè l'economia era ridotta al minimo , ma ci sono ottimi esempi di costruzioni imponenti , basta fare una ricerca sulle torri...


Sì ok..ma le hai viste le cattedrali medioevali?
Le guglie,i pinnacoli,gli altari,i battisteri,i chiostri con tanto di affreschi e decorazioni in legno?
Non c'è nemmeno paragone fra gli edifici spirituali e quelli civili fino al Rinascimento inoltrato.

Citazione:
Cioè i papi hanno ordinato ( e speso una marea di soldi per la costruzione ) un cesso enorme ?


Cito Fomenko :

Si ritiene che del Colosseo abbiano scritto Svetonio, Eutropio e altri autori "antichi". Esiste anche l'opinione per cui il Colosseo sia stato cantato dall'"antico" poeta del I secolo d.C. Marziale, che tentò persino di includerlo tra le sette meraviglie del mondo, anticipando in modo clamoroso la decisione del 2007 sulla classificazione del Colosseo tra le "sette nuove meraviglie del mondo" (wikipedia).

Ma gli "antichi" scrittori parlavano proprio del Colosseo della Roma italiana, o di un altra anfiteatro qualsiasi? Così come abbiamo valutato nelle nostre opere sulla cronologia, l'autentica "Roma italiana" non ha nessuna relazione con la Roma italiana attuale [RMZ]. Allora forse il vero Colosseo non si trova in Italia, ma da un'altra parte?

Esiste un'altra questione, non meno importante: quando e dove sono stati trovati alcuni "antichissimi" scritti che parlano del Colosseo? Forse non in Vaticano? Forse proprio nel momento in cui si decise di costruire il Colosseo come un "antico" monumento e bisognava cercare un "modello che confermasse" la sua esistenza nel passato?

Prendiamo per esempio il libro di Svetonio (gli altri autori hanno scritto più o meno lo stesso). Svetonio parla delle opere edili volute dall'imperatore Vespasiano a Roma subito dopo il ritorno dalla guerra in Giudea:

1) la Chiesa del mondo
2) ancora un'altra chiesa
3) una sorta di anfiteatro senza nome in mezzo alla città

Svetonio scrive: "Egli intraprese nuove opere: la Chiesa del mondo vicino al foro, il tempio del divino Claudio sul Celio, iniziato già da Agrippina, ma quasi completamente distrutto da Nerone e, infine, un anfiteatro in mezzo alla città, pensato, come poi venne a sapere, ancora da Augusto" [33], pag. 257.

I moderni cronisti sostengono che Svetonio qui parli proprio del Colosseo [33], pag. 843. Ma Svetonio non chiama affatto il Colosseo con questo nome e non ne descrive alcun dettaglio. Parla semplicemente di un "anfiteatro", perché deve per forza essere il Colosseo? Se anche supponessimo per un attimo che Svetonio stia parlando proprio della Roma italiana (non lo pensiamo, ma così dicono gli storici), allora lì, come in tante altre città, c'era un anfiteatro, quello poi trasformato in Castel Sant'Angelo (si veda sopra). Non esiste nessuna relazione con il Colosseo. Eutropio, nella sua "Breve storia della fondazione della Città" attribuisce la costruzione dell'anfiteatro all'imperatore Tito Vespasiano, figlio dell'imperatore Vespasiano. Ma anche lui non comunica nessun dato che permetta di identificare l'anfiteatro di Tito proprio con il Colosseo. Scrive a malapena solo che Tito Vespasiano "avviò a Roma un anfiteatro durante la cui consacrazione vennero uccise nell'arena cinquemila belve" [32], pag. 50.

Ancora un altro "antico" storico, Aurelio Vittorio Sesto, scrive nella "Storia di Roma" che sotto l'imperatore Flavio Vespasiano "a Roma si iniziò e terminò il restauro del Campidoglio ... della Chiesa del mondo, dei monumenti di Claudio, del foro e di tanto altro ancora: fu costruito un anfiteatro di enormi dimensioni" [32], pag. 86. Ma anche qui non ci sono dettagli che permettono di collegare questo anfiteatro proprio con il Colosseo. Non viene detto di che dimensioni fosse l'anfiteatro ("enorme" è un concetto flessibile) né come viene costruito, né in quale punto della città. E di nuovo sorge un quesito: perché dovrebbe essere il Colosseo? Forse Aurelio Vittorio intendeva TUTT'ALTRO ANFITEATRO?

E così per tutte, le testimonianze degli scrittori romani non ci danno assolutamente NESSUNA base per l'identificazione dell'anfiteatro Flavio con l'attuale Colosseo.

Ma anche nel "Liber spectaculorum" del poeta romano Marziale, dove si ritiene venga decantato il Colosseo, nulla dimostra in maniera inequivocabile che si parla proprio del Colosseo. Peraltro, il libro stesso potrebbe risultare del tutto fasullo, perché, com'è stato di recente notato, si sospetta non sia affatto simile alle altre opere di Marziale. "Di lui (Marziale - nda) è rimasta sino ad oggi una collezione di epigrammi in 14 libri, SENZA CONTARE UN LIBRO SPECIALE IN VERSI, ANCH'ESSI CHIAMATI EPIGRAMMI, MA RELATIVI SOLO AI GIOCHI CHE SI TENEVANO NELL'ANFITEATRO AI TEMPI DI TITO E DOMIZIANO" [38], articolo "Marziale".

Ma se anche il "Liber spectaculorum" di Marziale fosse un falso, in ogni caso, dove sono le prove che si parli proprio del Colosseo? Queste prove non esistono. Può essere davvero che Marziale e gli storici romani non parlino affatto del Colosseo in Italia, ma di UN ALTRO ANFITEATRO. Tanto più perché le rovine che si avvicinano appieno alla descrizione di un enorme anfiteatro romano ESISTONO VERAMENTE, ma non sono affatto quelle del Colosseo nella Roma italiana. A differenza del Colosseo italiano, quest'altro Colosseo non viene per nulla propagandato. Gli storici lo hanno circondato con il silenzio di tomba, facendo finta che non esista.

Probabilmente la decisione dei papi di costruire il Colosseo non è casuale. È plausibile che avessero ragioni nascoste per dispensare propri mezzi al fine di costruire a Roma proprio un enorme "antico" anfiteatro e non un altro tipo di edificio. Facendo riferimento alla nostra ricostruzione storica, secondo cui i papi romani fuggono da Costantinopoli per poi trasferirsi in Italia intorno al 1453, allora è chiaro che queste ragioni forse sono i RICORDI di un certo enorme anfiteatro che si ergeva a Costantinopoli prima della loro fuga. Ma siccome Costantinopoli, secondo la nostra ricostruzione, viene fondata alla fine del XIV secolo, allora questo anfiteatro era stato costruito tra la fine del XIV secolo e la prima metà del XV secolo d.C. che, secondo la Nuova cronologia, è proprio la reale epoca "antica" alla quale gli storici attribuiscono il Colosseo.

Quindi la nostra idea è la seguente. Forse l'enorme anfiteatro chiamato Colosseo esisteva davvero nell'"antica" Roma, e di esso parlavano davvero alcuni storici "antichi". Tuttavia, come abbiamo mostrato nelle nostre opere sulla cronologia, la Roma "antica" non è affatto la Roma in Italia. Con la parola "Roma" gli autori "antichi" chiamavano Velikij Novgorod-Jaroslavl' del XIV secolo, e anche la Nuova Roma-Costantinopoli, della fine del XIV e XV secolo [KR], [RMZ], [ZI].

Ma siccome gli antichi anfiteatri si costruivano principalmente a sud, forse bisognerebbe cercare il vero Colosseo non a Jaroslavl', ma nella Nuova Roma: Costantinopoli, ovvero nell'attuale Istanbul.

Tuttavia, se apriamo le guide di Istanbul, non troviamo niente che parli dei resti di un enorme ed antico anfiteatro. Ciò significa forse che non esiste e non è mai esistito? No, non significa questo.
Le guide sono scritte dagli storici, o sulla base di quanto essi sostengono, e gli storici contemporanei, come ci siamo più volte persuasi nel corso delle nostre ricerche cronologiche, sono estremamente inclini a nascondere alla comunità informazioni per loro scomode.

Cominciamo dal fatto che il Colosseo a Istanbul (allora ancora Costantinopoli) viene direttamente ricordato nelle leggi canoniche di Bisanzio del XIV secolo, la Raccolta delle regole dei Santi Padri di Matfej Vlastar' [17], [1]. In particolare, Matfej Vlastar' scrive:

"Dell'annullamento dei matrimoni (si parla) molto di più nella storia di Giustiniano, che espone in modo chiaro le ragioni per cui marito o moglie possono dare l'atto di divorzio o di ripudio al proprio convivente … Il marito dà il divorzio alla moglie e ne trattiene la dote … per le seguenti ragioni: a) … b) … c) … d) … e) … se va a vedere le corse dei cavalli, gli spettacoli o va al COLOSSEO a insaputa del marito, o nonostante il suo divieto" [1], pag. 150.

Si capisce che il Colosseo menzionato da Matfej Vlastar' si trova proprio a Costantinopoli, dove egli viveva e lavorava, e non nella Roma italiana, così lontana da lui. Inoltre, Vlastar', parlando del Colosseo, fa riferimento direttamente al decreto dell'imperatore Giustiniano, che era al potere, come tutti sanno, proprio A COSTANTINOPOLI. Così, nella Costantinopoli dei secoli XIV-XV esiste davvero un certo COLOSSEO.

Ma passiamo ora alle vecchie mappe di Istanbul. Cosa ci dicono? Qui ci si presenta un quadro sorprendente.

Prendiamo, per esempio, una vecchia carta di Istanbul del 1572 tratta dal libro Braun Georg, Hogenberg Frans "Civitates Orbis Terrarum" (Cologne, 1575) [42], [52], pag. 67. Si veda la figura 284. In pieno centro, nella Istanbul del XVI secolo, si vede un enorme anfiteatro chiamato proprio COLOSSEO "Coliseo de spiriti", fig. 285 e 286.

Nonostante gli evidenti errori di rappresentazione delle coordinate, tratto distintivo di questa, come della maggior parte delle vecchie mappe, l'esatta collocazione del Colosseo di Istanbul è facile da individuare. Vediamo che il Colosseo è raffigurato poco lontano dalla "Colonna serpentina" e proprio vicino alla "Colonna istoriata" (fig. 287). Quest'ultima è rappresentata un po' più lontano dalla chiesa di Santa Sofia rispetto alla Colonna serpentina (fig. 287). Ancora più vicino alla chiesa si vede "Piazza della colonna", la più vicina alla chiesa di Santa Sofia delle tre colonne, il cui nome compare sulla mappa (fig. 287).

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