Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko

Inviato da  Fabrizio70 il 29/6/2014 3:31:45
Citazione:
E' che noi non abbiamo nessun testo antico di Tacito,Svetonio,Tolomeo ecc. ORIGINALE.
Anche secondo la cronologia scaligera possediamo solo copie e nessuna di queste precede il XII secolo.
Vi è un gap di 1000-1500 anni fra testi originali e copie oggi note.
Un abisso temporale che per la storia ufficiale è normale e logico.
La carta appare in Europa molto tardi e quelle poche pergamene e rotoli trovati ad Ercolano o nel Mar Morto sono stati datati a posteriori sempre partendo dalla cronologia ufficiale.
Le incisioni funerarie,i monumenti con qualche lettera sopra e roba del genere scalpellata da qualche parte NON NARRANO LA STORIA ma indicano una dedica,una supplica,un ricordo del defunto,un omaggio o si riferiscono ad un singolo personaggio in modo non correlato con tutto il resto.
La storia come la conosciamo noi oggi la possediamo PERCHE' QUALCUNO IN PASSATO HA SCRITTO DEI LIBRI INTERI NARRANDO DI GUERRE,DINASTIE,INVASIONI,GOVERNI E INTRIGHI.
E da questo non se ne esce.
E' nei libri la risposta e se noi non possediamo nessun testo antico di storia originale cresce forte il sospetto che queste narrazioni siano del periodo di cui noi oggi conserviamo le copie : il Medioevo.


Che significa originale ?

Un piccolo esempio:

http://www.danteonline.it/italiano/codici_indice.htm

Citazione:
Di Dante non è rimasto alcun documento autografo; non solo non esiste il manoscritto originale della Commedia, ma nemmeno quello delle opere latine o volgari, una sua lettera, una firma che possa farlo identificare. In compenso il capolavoro di Dante ebbe una larghissima diffusione: a pochi anni dalla morte le copie si moltiplicarono per tutta l’Italia. Con i suoi quasi 800 manoscritti arrivati sino a noi la Commedia è seconda soltanto alla Bibbia. Tale diffusione fu resa possibile da un’ampia produzione di codici redatti da numerosi copisti, alcuni famosi, come ad esempio Giovanni Boccaccio, altri semplici lavoranti nelle botteghe che producevano manoscritti nel ’300 e nel ’400; questo, se da un lato ha facilitato la conoscenza dell’opera in tutta la penisola e oltre, dall’altro ha inevitabilmente portato alla rapida corruzione del testo, impedendo di risalire con sicurezza all’originale.
L’avvento dell’informatica apre però nuove prospettive, fatte proprie dalla Società Dantesca Italiana. Scopo di questa sezione del sito è infatti la riproduzione integrale dei manoscritti delle opere dantesche in formato digitale, a partire dalla Commedia, al fine di riunire e rendere liberamente disponibili al pubblico i testimoni dell’opera dantesca conservati nelle Biblioteche di tutto il mondo, in un’unica Biblioteca virtuale.


Dunque Dante non è esistito ?

Allora o si applica lo stesso ragionamento per TUTTI i documenti scritti e dunque di ORIGINALE esiste ben poco o si accettano per quello che sono , non se ne esce , non si possono escludere degli scritti perchè cozzano con la teoria ed accettarne altri perchè sono ininfluenti...

Citazione:
Fomenko va oltre notando che nel primitivo Cristianesimo (probabilmente prima che la Roma italiana diventasse la sede del Papato) le contaminazioni pagane erano tantissime.


Non è quello che ho detto , un conto sono delle contaminazioni pagane su una base cristiana , un conto è la totale assenza della base cristiana :

http://www.bandb-rome.it/martialis.html

Citazione:

Marzialis Epigrammaton I.93

Fabricio iunctus fido requiescit Aquinus,
Qui prior Elysias gaudet adisse domos.
Ara duplex primi testatur munera pili:
Plus tamen est, titulo quod breviore legis:
5 'Iunctus uterque sacro laudatae foedere vitae,
Famaque quod raro novit, amicus erat.'

Fabrizio riposa (ora) col fido Aquino,
(che fu) contento d'esser giunto per primo alle dimore dell'Elisio.
Una duplice ara testimonia che (entrambi) furono omaggiati del grado di capi centuria:
Tuttavia ha maggior valore (di questi elogi) l'iscrizione che brevemente leggi:
'Erano uniti l'uno all'altro da un sacro patto di gloriosa vita,
e, (cosa questa) che raramente conosce la Fama, erano amici'.

Marzialis Epigrammaton I.114

Hos tibi vicinos, Faustine, Telesphorus hortos
Faenius et breve rus udaque prata tenet.
Condidit hic natae cineres nomenque sacravit
Quod legis Antullae, dignior ipse legi.
5 Ad Stygias aequum fuerat pater isset ut umbras:
Quod quia non licuit, vivat, ut ossa colat.

Telesforo Fenio possiede questi giardini a te vicini,
Faustino, e questo piccolo campo e questo umido prato.
Qui son conservate le ceneri della figlia e (vi) ha consacrato il nome,
che tu leggi, di Antulla, ma sarebbe stato più degno leggervi il suo stesso nome.
5 Alle ombre dello Stige sarebbe stato più giusto che fosse andato il padre:
poiché ciò non fu concesso, possa vivere, per prendersi cura dei resti (della figlia).

Stige: fiume del Lamento; secondo la mitologia greco-romana uno dei 5 fiumi degli Inferi.



Marzialis Epigrammaton IV.54

O cui Tarpeias licuit contingere quercus
Et meritas prima cingere fronde comas,
Si sapis, utaris totis, Colline, diebus
Extremumque tibi semper adesse putes.
5 Lanificas nulli tres exorare puellas
Contigit: observant quem statuere diem.
Divitior Crispo, Thrasea constantior ipso
Lautior et nitido sis Meliore licet:
Nil adicit penso Lachesis fusosque sororum
10 Explicat et semper de tribus una negat.


Oh, Collino, a cui fu concesso raggiunger la quercia Tarpea
e cinger con le (sue) migliori fronde le meritevoli chiome,
se hai giudizio, usa tutti i (tuoi) giorni
e pensa sempre di esser vicino al tuo ultimo.
5 Nessuno può persuadere le tre fanciulle filatrici a mutare (il corso
del destino): prestano attenzione (solo) a quel giorno stabilito.
Ti è concesso esser più ricco di Crespo, più determinato
dello stesso Thrasea, (più) elegante e splendente di Meliore:
Lachesi nulla aggiunge alla lana da filare mentre svolge i fusi delle sorelle
10 e sempre tra le tre (lei) sola nega (ogni concessione ai mortali).

1] Tarpea: Capitolina
2] Il rametto di quercia con cui venivano incoronati i vincitori dei giochi quinquennali dedicati a Giove capitolino, istituiti da Domiziano.
5] Lanificas tres puellas: le tre fanciulle tessitrici: le tre moire, le divinità figlie di Zeus, Cloto, Lachesi e Atropo, le esecutrici del destino che determina il termine della vita di ognuno. Esse quindi rappresentano il Fato ineluttabile.
8] Meliore: a Glauco liberto delicatus di Meliore è dedicato l'epitafio VI.28.


Dov'è la base cristiana ?


Citazione:
Per la Nuova Cronologia la storia umana è consequenziale e lineare. Si parte dal passato primitivo e ci si sviluppa a poco a poco e in varie parti del mondo in contemporanea senza aspettare i Vichingi per sapere qualcosa della Scandinavia quando 3000 anni prima c'erano le piramidi


Ma quale lineare , la storia umana è piena di alti e bassi , ascesa e caduta degli egizi , ascesa e caduta dei romani , ascesa e caduta degli aztechi , ascesa e caduta dei greci , ascesa e caduta degli indiani , ascesa e caduta dei cinesi , solo per citare alcuni dei maggiori popoli , la civiltà moderna ha solo 200 anni che in confronto alle civiltà che ti ho detto è una bazzeccola , ha le idee parecchio confuse.

Citazione:
Ma Svetonio non chiama affatto il Colosseo con questo nome e non ne descrive alcun dettaglio. Parla semplicemente di un "anfiteatro", perché deve per forza essere il Colosseo? Se anche supponessimo per un attimo che Svetonio stia parlando proprio della Roma italiana (non lo pensiamo, ma così dicono gli storici), allora lì, come in tante altre città, c'era un anfiteatro, quello poi trasformato in Castel Sant'Angelo (si veda sopra).


A questo punto è chiaro perchè ha inventato questa teoria , non capisce una mazza di storia.
Già nominare Castel Sant'Angelo anfiteatro è un abominio , in realtà era un mausoleo ( tomba ) imperiale , e questo lo sanno pure i sassi a Roma , i sassi sanno pure che il nome Colosseo in origine NON ESISTEVA , è sempre stato l'anfiteatro , il fatto che gli antichi non aggiungevano flavio è abbastanza ovvio , che quando parli delle piramidi ci aggiungi Giza ?
No , di quelle dimensioni esistono solo quelle , non è necessario specificarlo e comunque :

http://www.the-colosseum.net/ita/around/sources.htm#opere_fond

Citazione:
Elenco di fonti Classiche tratto da R. Rea (Anfiteatro Flavio – Quasar, 1988)

l. CHRONOGR. a 354: Hic (Vespasianus) prior tribus gradibus amphiteatrum dedicavit.

2. CHRONOGR. a. 354: Hic (Titus) amphitheatro a tribus gradibus patris sui duos adiecit.

3. CHRONOGR. a. 354: Domitianus imperavit annos XVII, menses V. dies V. Hoc imperante multae operae publicae fabricatae sunt; atria VII, horrea piperataria, ubi modo est basilica Constantiniana et horrea Vespastani, templum Castorum et Minervae, portam Capenam, gentem Flaviam, Divorum, Iseum et Serapeum, Minervam Chalcidicam, Odeum, Minuciam veterem, Stadium, et thermas Titianas et Traianas, Amphiteatrum usque ad clypea, templum Vespasiani et Titi, Capitolium, Senatum, ludos IIII, Palatium, Metam Sudantem et Panteum.

4a. SVET., Vesp. XI,1, Fecit et nova opera templum Pacis Foro proximum Divique Claudi in Caelio monte coeptum quidem ab Agrippina, sed a Nerone prope funditus desctructum; item amphitheatrum urbe media, ut destinasse comperat A ugustum.

4b. SVET., Tit., VII,3 ... amphitheatro dedicato thermisque tuxta celeriter exstructis munus edidit apparatissimum largissimunque; dedit et navale proeilum in veteri naumachia, ibidem et gladiatores atque uno die quinque milia omne genus ferarum.

4c. SVET., Dom., IV,1 Spectacula assidue magnifica et sumptuosa edidit non in amphitheatro modo, verum et in circo, ubi ... ; at in amphitheatro navale quoque.

IDEM, IV, 2. Edidit navalis pugnas paene iustarum classium, effosso et circumstructo iuxta Tiberim lacu, atque inter maximas imbres perspectavit. Fecit et ludos Saeculares..

IDEM, V. Novam autem excitavit aedem in Capitolo Custodi Iovi et forum quod nunc Nervae vocatur, item Flaviae templum gentis et stadium et odium et naumachiam, e cuius postea lapide maximus circus deustis utrimque lateribus extructus est.

5. CASS. Dio, LXVI, 25,1-5; 26, l. (in greco)

6. ACTA FRATRUM ARVALIUM, anno 80 d.C.; C.I.L. VI, 1, 2059. Loca adsignata in amphit(H)eatro. / L. Aelio Plautio Lamia, Q. Pactumeio Fr(o)ntone cos., / acceptum ab Laberio Maximo, procuratore, praef(ecto) annonae, / L. Vennuleio Apronano (sic) mag(istro), curatore Thyrso l(iberto) / fratribus Arvalibus maeniano I cun(eo) XII, gradib(us) marmo(oreis) VIII; gradu 1 p(edes) V/ (quadrantem, semunciam, sicilicum), f(iunt) ped(es) XXXXII (semis); [[gradu I uno p(edes) XXII (semis);]] et m(a)eniano [[summo]] II / cun(eo) VI gradib(us) marm(oreis) IV, gradu I uno p(edes) XX[[II]] (semis); et maeniano / summo in ligneis tab(ulatione) LIII, gradibus XI, gradu I ped(es) V, (trientem, semunciam) grad(u) XI ped(es) V (semissem, uncias quinque, sicilicum), f(iunt) ped(es) LXIII (semis) (unciae quinque semunci); summa ped(es) CXXVIII (semis unciae quinque, semuncia).

7. EUTROP., VII 21, 4: Hic (Titus) Romae amphiteatrum aedificavit et quinque milia ferarum in dedicatione eius occidit.

AUR. VICT., De Caes. 10, 5 : Ita biennio post ac menses fere novem amphiteatri Perfecto opere lautusque veneno interiit (Titus)...

HIERON., Chron p. 189 (anno p.C. 79): Titus amphitheatrum Romac aedificat...

CASSIOD., Var. V, 425: Maximo v.i. consuli Theodericus rex .... : Hoc Titi potentia principalis, divitiarum profuso lumine, cogitavit aedificium fieri, unde caput urbium potuisset.

CASSIOD., Chron. (M.G.H., A.A. XI, p. 139, 711-712) (anno p. c. 83): Domitianus II et Rufus II. His conss. Titus amphitheatrum Romae aedificavit et in dedicatione eius V milia ferarum occidet.

PROSP., Chron (M. G. H., A. A. IX, p. 416, 495-496): Domitiano IIII et Rufo (coss). Titus amphitheatrum Romae aedificavit et in dedicatione eius V milla ferarum occidit.

BEDA, Chron. maiora (M. G. H., A. A. XIII, p. 285, 300): Hic (Titus) amphitheatrum Romae aedificat et in dedicatione eius V milia ferarum occidit

8. M. VALERIUS MARTIALIS, De Spectaculis, I:

Barbara pyramidum sileat miracula Memphis,
Assiduus jactet nec Babylona labor.
Nec Triviæ Templo molles laudentur honores,
Dissimuletque Deum cornibus ara frequens.
Aere nec vacuo pendentia Mausolea
Laudibus immodicis Cares in astra ferant.
Omnis Cæsareo cedat labor Amphiteatro:
Unum pro cunctis Fama loquatur opus.

IDEM, De Spectaculis, II
Hic ubi sidereus propius videt astra colossus
et crescunt media pegmata celsa via,
invidiosa feri radiabant atria regis
unaque iam tota stabat in urbe domus.
Hic ubi conspicui venerabilis amphitheatri
erigitur moles, stagna Neronis erant.
Hic ubi miramur velocia numera thermas,
abstulerat miseris tecta superbus ager.
Claudia diffusas ubi porticus explicat umbras,
ultima pars aulae deficientis erat.
Reddita Roma sibi est et sunt te praeside, Caesar,
deliciae populi, quae fuerant domini.

IDEM, De Spect., XXX (XXVIII) (per il poema intero clicca qui)
Augusti labor hic fuerat committere classes
et freta navali sollicitare tuba.
Caesaris haec nostri pars est quota? vidit in undis et Thetis
ignotas et Galatea feras;
vidit in aequoreo ferventes pulvere currus
et domini Triton isse putavit equos:
dumque parat saevis ratibus fera proelia Nereus,
horruit in liquidis ire pedestris aquis.
Quidquid et in circo spectatur et amphitheatro,
dives Caesarea praestitit unda tibi.
Fucinus et diri taceantur stagna Neronis:
hanc norint unam saecula naumachiam.

9a. HIER, Chron., p. 191: multa opera Romae facta, in quis ... Ludus Matutinus, Mica Aurea, Meta Sudans ..

9b. PROSP., Chron.: Multa opera Rornae facta, in quis Capitolium... Meta Sudans..

9C. CASSIOD., His (Domitiano X117I et Clemente II) conss. insignissima Romae facta sunt, id est … Meta Sudans..

10. AMMIANUS MARCELLINUS, Rerum Gestarum Libri 16.10.14 (ca. A.D. 380):
Non enim, ut per civitates alias, ad arbitrium suum certamina finiri patiebatur, sed ut mos est variis casibus permittebat. Deinde intra septem montium culmina per adclivitates planitiemque posita urbis membra conlustrans et suburbana, quicquid viderat primum, id eminere inter alia cuncta sperabat: Iovis Tarpei delubra, quantum terrenis divina praecellunt: lauacra in modum provinciarum extructa: amphitheatri molem solidatam lapidis Tiburtini compage, ad cuius summitatem aegre visio humana conscendit: Pantheum velut regionem teretem speciosa celsitudine fornicatam: elatosque vertices scansili suggestu consulum et priorum principum imitamenta portantes, et Urbis templum forumque Pacis et Pompei theatrum et Odeum et Stadium aliaque inter haec decora urbis aeternae.

11. RUFIUS CECINA FELIX LAMPADIUS - Questa iscrizione venne restaurata tra il 1814 ed il 1822 e di nuovo, con maggior precisione, nel 1986. Si riferisce alle riparazioni effettuate nel 443 o 444durante il regno di Teodosio II e Valentiniano III. Questa pietra è particolarmente importante perché è stata scolpita su un blocco di marmo cancellando una precedente iscrizione a lettere bronzee, che venne decifrata nel 1995 scoprendo che commemorava la prima inaugurazione dell'anfiteatro da parte di Vespasiano e che confermava l'ipotesi che il Colosseo fu costruito con le spoglie di guerra, ovvero il bottino della guerra giudaica ed il sacco del tempio di Gerusalemme.

Salv[is dd.]nn. (= dominis nostris duobus) Theodosio et Placido V[alentiniano Augg.(= Augustis duobus)] / Rufi.[us] Caecina Felix Lampadius v(ir) c(larissimus) [et inl(ustris) praef(ectus) urbi] / har.[e]nam amphiteatri a novo una cum po[dio et pulpito (?) et portis] / p[ost]icis sed et reparatis spectaculi gradibus [ex sumptu suo restituit(?)].

TRADUZIONE (perdonate se non perfetta, è mia!)
“Salvi i nostri signori Theodosius e Placidus Valentinianus Augusti, Rufius Caecina Felix Lampadius, distintissimo e illustre prefetto della città ,restaurò nuovamente a sue spese l'arena dell'anfiteatro insieme al podium e piattaforma e porte di servizio, ma anche le gradinate riparate per assistere.

12. L'iscrizione di VENANTIUS BASILIUS commemora i lavori che il Praefectus Urbi Decius Marius Venantius Basilius aveva fatto eseguire - a sue spese - per riparare l'arena ed il podio, daneggiati da un terremoto "abominandus".

IL TESTO
Decius Marius Venantius
Basilius v(ir) c(larissimus) et inl(ustris) praef(ectus)
urb(i) patricius consul
ordinarius arenam et
podium quae abominandi terrae motus ruina prostravit sum(p)tu proprio restituit

LA TRADUZIONE
DECIUS MARIUS VENANTIUS BASILIUS,
PREFETTO DELLA CITTA' UOMO CELEBRE E ILLUSTRE, PATRIZIO E CONSOLE ORDINARIO,
A SUE SPESE RESTAURO' L'ARENA ED IL PODIO CHE UN TERRIBILE TERREMOTO AVEVA RIDOTTO IN ROVINA

13. VALERIUS MAXIMUS

FACTORVM ET DICTORVM MEMORABILIVM LIBRI NOVEM
4.5.1 Sed ut a laudibus eius ad facta ueniamus, a condita urbe usque ad Africanum et Ti. Longum consules promiscuus senatui et populo spectandorum ludorum locus erat. numquam tamen quisquam ex plebe ante patres conscriptos in theatro spectare sus tinuit: adeo circumspecta ciuitatis nostrae uerecundia fuit. quae quidem certissimum sui documentum etiam illo die exhibuit, quo L. Flamininus extrema in parte theatri constitit, quia a M. Catone et L. Flacco censoribus senatu m<otus> fuerat, consulatus iam honore defunctus, frater etiam T. Flaminini Macedoniae Philippique uictoris: omnes enim transire eum in locum dignitati suae debitum coegerunt.

14. CIL 06, 00955 (p 3070, 3777, 4309)
Imp(eratori) Caesari / divi Nervae f(ilio) / Nervae Traiano / Aug(usto) Germanico / Dacico pontifici / maximo tribunic(ia) / pot(estate) VII imp(eratori) IIII co(n)s(uli) V p(atri) p(atriae) / tribus XXXV / quod liberalitate / Optimi principis / commoda earum etiam / locorum adiectione / ampliata sint


Ovviamente tutti falsi...


Citazione:
Ma siccome gli antichi anfiteatri si costruivano principalmente a sud, forse bisognerebbe cercare il vero Colosseo non a Jaroslavl', ma nella Nuova Roma: Costantinopoli, ovvero nell'attuale Istanbul.


Peccato che a Costantinopoli di anfiteatri non c'è traccia , ne sopra ne sotto , confonde l'anfiteatro con l'ippodromo o circo , quello che a roma è l'attuale Circo Massimo , ma davvero vuoi discutere la storia prendendo a riferimento uno che non conosce le differenze tra un mausoleo , un circo ed un anfiteatro ?

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=48&topic_id=6411&post_id=257513