Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko

Inviato da  Det.Conan il 29/6/2014 14:43:55
Fabrizio70,
il punto è questo :
Come facciamo noi oggi a dire che quel monumento è stato fatto nel 200 d.C e non nel 1300 d.C?
Stiamo parlando di intervalli geologici minimi quindi non possiamo affidarci al Carbonio14 ecc.
Lo diciamo perché abbiamo dei testi che ci raccontano delle storie (vere o false che siano) che nel 600 Scaligero,Petavio e co. hanno attribuito ad un certo arco temporale precedente basandosi sull'analisi astronomica e/o religiosa di questi testi (a loro volta sospettati di essere una truffa degli Umanisti)
Fomenko ha rifatto i calcoli astronomici e si è accorto che questi testi si riferiscono al Medioevo.
Noi datiamo tutti quei monumenti a posteriori dando a priori per scontata l'esattezza della cronologia storica.
Lo stesso dicasi per la storia indiana e cinese.
Essa è stata ricostruita dagli europei a partire dalla cronologia scaligera.

Guarda la foto che hai postato di quella torre a Roma.
Si tratta di una parte del Foro di Traiano.
A me sembra proprio una torre medievale.
Stai postando delle cose interessanti dando per scontate le date ufficiali.
Quelle date che la Nuova Cronologia sposta avanti nel tempo.
Nel Medioevo.
Niente secoli bui,niente Rinascimenti,niente barbarie assortite che ti fanno dimenticare testi e scoperte scientifiche per 1500 anni.

Agli inizi del XV secolo l'Umanesimo riportò all'interno di una prospettiva storica fatti, personaggi e monumenti del mondo antico: ne ricercò e ne studiò le testimonianze, ne assunse come modelli le opere letterarie e le opere d'arte. Raccolse, collezionò, studiò gli oggetti antichi, monete, iscrizioni e oggetti di uso comune, cercando in essi la documentazione dell'antico ad integrazione delle notizie desunte dalla tradizione scritta. Nacque così, di fatto, il primo impianto della ricerca archeologica, che si sarebbe andato sempre più ampliando, arricchendo e definendo in funzione delle esigenze a cui avrebbe dovuto rispondere. Fin dall'inizio si andarono delineando orientamenti settoriali, sia in rapporto ad interessi specifici, sia in relazione a particolari classi di materiali; tali orientamenti si possono considerare il presupposto per la formazione delle diverse discipline che oggi differenziano il campo di ricerca dell'archeologia. La Roma instaurata (1444-46) di Flavio Biondo da Forlì, il De Urbis (Romae) Antiquitatibus (1527) di A. Fulvio Sabino, la Antiquae Romae Topographia (1534) di B. Marliani e l'opera di T. Fazello sulla Sicilia (1558) possono essere considerati fra i primi studi di topografia antica; studi di iconografia sono già le Imagines et elogia virorum illustrium... (1570) di F. Orsini e l'opera di Agostino Veneto, Illustrium virorum (1569). Nel 1576 U. Goltz pubblicò un'opera di numismatica greca. La storia dell'arte antica è rappresentata da alcuni tentativi di disegnarne lo sviluppo come premessa a trattati di argomento più recente. Il primo tentativo è quello di L. Ghiberti nel primo volume dei Commentari (1447-50); un altro, più recente, è contenuto nel cosiddetto Anonimo Magliabechiano (1537-42); e infine è G. Vasari che nel proemio alle Vite (1568²) traccia un rapido profilo dello sviluppo dell'arte nell'antichità. Per tutti il punto di riferimento è Plinio, da cui vengono derivati non solo i dati relativi all'arte greca (tutti accuratamente riportati specialmente dopo che, nel 1504, si era resa disponibile la traduzione di C. Landino), ma anche il fondamento teorico che sta alla base del discorso senocrateo; in questo senso Plinio appare, insieme a Vitruvio, fonte primaria per la derivazione dei concetti di "evoluzione" e di "imitazione del vero" che svolsero un ruolo essenziale nella cultura artistica del Rinascimento. L'entusiasmo e l'interesse per il mondo antico erano alimentati dalle scoperte e dalla conoscenza di nuovi materiali, oggetto di interesse per gli studiosi e di ammirazione per gli artisti. "Quelli del tesoro", a detta di Vasari, venivano chiamati Brunelleschi e Donatello che vagavano fra i monumenti di Roma misurando gli antichi marmi; e a proposito di Andrea Pisano, è lo stesso Vasari che racconta come egli traesse giovamento dallo studio dei marmi che ai suoi tempi erano ancora intorno al Duomo e al Camposanto di Pisa. Sotto la spinta del doppio interesse, artistico e storico-documentario, si formarono le prime collezioni di oggetti antichi. Già nella prima metà del XV secolo, come riferisce Vasari, Cosimo e poi Lorenzo de' Medici diedero inizio alle raccolte fiorentine. Fra il 1430 e il 1440 i Gonzaga iniziarono a Mantova la loro collezione d'arte e nel 1471, a Roma, Sisto IV trasferì in Campidoglio alcune pregevoli opere in bronzo che si trovavano in Laterano, costituendo il primo nucleo della celebre raccolta capitolina. Nel 1506 Giulio II riunì nel cortile del Belvedere numerose opere d'arte antica, fra cui il Laocoonte, la statua colossale del Nilo e l'Apollo del Belvedere, dando inizio a quelli che saranno i Musei Vaticani. A Venezia nel 1523 la Repubblica acquisiva la collezione del cardinale D. Grimani, che veniva collocata nel Palazzo Ducale. A Palermo nel 1570 una collezione di sarcofagi, statue e iscrizioni fu sistemata nel palazzo municipale. Collezioni cominciavano intanto a formarsi anche fuori d'Italia: in Francia Francesco I raccoglieva sculture antiche, Ferdinando I metteva insieme il primo nucleo di quello che sarà il Kunsthistorisches Museum.

http://www.treccani.it/enciclopedia/dalla-scoperta-dell-antico-all-archeologia-moderna_(Il_Mondo_dell'Archeologia)/

Per la Nuova Cronologia non sarebbero state "riscoperte" dopo più di mille anni ma CREATE in quel momento.

Per esempio :

Ma torniamo alla falsificazione del Medio Evo in Europa. Al 1903 risale un libro di Robert Baldauf, lettore dell'Università di Basilea, che studiò gli archivi del famoso monastero di San Gallo in Svizzera. Certe caratteristiche che potevano essere solo di autori medievali egli le ritrovò nei testi antichi. Studiò le correlazioni tra un testo ed un altro, studiò i falsi, capì chi era autore di cosa, e alla fine dice che le antiche cronache erano state create nel medioevo: “I nostri antichi romani e greci, Omero, Sofocle, Aristotele, la loro patria non erano l'antica roma o le città stato elleniche, ma l'italia del XIV e XV secolo”.




Sulla posizione critica di tale filologo potete trovare molte informazioni persino sulla pagina di wikipedia, sito ben noto per la sua allergia alle ipotesi cospirative. Al link http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Baldauf possiamo leggere che tale studioso nel 1902/1903 ha pubblicato due volumi di quella che doveva essere una serie di 4 tomi sulla Storia del Criticismo:


Baldauf è arrivato quasi alle stesse conclusioni dello scienziato francese Jean Hardouin sebbene abbia utilizzato un metodo differente, quello dell'analisi filologica. Baldauf ha studiato gli archivi del famoso monastero svizzero di St. Gallen (...) manoscritti che si presume e che si dice siano antichied ha affermato che essi erano per la maggior parte di composizione recente (...) Baldauf ha scoperto paralleli tra i libri storici del Vecchio Testamento ed i lavori del genere medioevale del romanzo da una parte e dell'Iliade di Omero dall'altra che erano abbastanza somiglianti da portarlo ad assumere che i testi sia dell'Iliade che della bibbia fossero risalenti al Medio Evo.


Baldauf riassume le sue ricerche con le seguenti parole seguenti: "I nostri romani e greci sono stati tutti umanisti italiani." Tutti essi – Omero, Sofocle, Aristotele, e molti altri "antichi" autori, così differenti nella nostra percezione, provengono dallo stesso secolo, il quattordicesimo e quindicesimo del rinascimento italiano. Baldauf afferma che l'intera storia degli antichi greci e romani - così come la "storia" biblica, che appare correlata ad essa entro una certa misura - è stata concepita ed introdotta dagli umanisti italiani, e dai loro colleghi e seguaci delle altre nazioni. L'umanesimo, egli afferma, ci ha dato un intero mondo antico di fantasia e la Bibbia, così come l'alto Medioevo [il periodo più antico del cosiddetto Medioevo - N.d.T.], che Baldauf considerava un'invenzione degli scrittori umanisti.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=48&topic_id=6411&post_id=257533