Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko

Inviato da  MrStewie il 26/7/2014 11:41:34
Dendrologia e C14
Sto leggendo il primo tomo della nuova cronologia, dove si parla di dendrologia e C14. Dico subito che ero molto curioso di capire il discorso del C14 che consideravo lo strumento più credibile per datare, ma le argomentazioni di Fomenko sono molto convincenti.
Nello specifico, non vedo come il metodo del C14 possa essere calibrato con la dendrologia. Il metodo del C14 stabilisce che il tasso a cui una pianta accumula C14 durante la crescita segue un trend dovuto alla concentrazione di C14 nell'atmosfera. Questo trend ragionevolmente si interrompe quando la pianta non cresce più (tipo quando la pianta viene tagliata, o a causa di fenomeni fisiologici dovuti alla sua grandezza che ne cambiano il tasso di crescita o a fattori esterni come il clima). Ora, il fatto che la pianta inizi a perdere C14 dopo la morte o taglio o altro è una ipotesi. Non si ha la minima idea del quando in realtà cominci il processo in cui la pianta si "distacchi dal bacino di riserva del C14". A causa del fatto che la distribuzione del C14 è diversa a seconda di latitudine e longitudine (la sua concentrazione sarebbe massima ai poli, ad una altezza di 12km da terra) e che la fisiologia delle piante è diversa (quindi un acero non può essere paragonato a una quercia, tanto per dire) e che è impossibile sapere se nel tempo la generazione e distribuzione di C14 è rimasta costante, la dendrologia nel caso migliore può servire come strumento relativo e non assoluto e non può assistere il metodo del C14. Come si diceva sopra, inoltre, non esiste continuità nella datazione che si avvale della sola dendrologia, dunque anche una datazione relativa ad un sito è limitata. Senza considerare la conservazione stessa del legno: i processi aerobici sono più rapidi di quelli anaerobici per degradare biomasse, ma su un periodo di anche solo centinaia di anni la fermentazione anaerobica ha un impatto sul contenuto di biomasse!! Altrimenti tutta la biomassa morta su questo pianeta che si trovasse sottoterra sarebbe rimasta intatta! Altro che trovare delle ossa ogni tanto: sarebbe pieno di foreste sotterranee!! Certamente la lignina non sono carboidrati semplici, per carità, ma i funghi ed i lieviti ci vanno a nozze con la lignocellulosa. Lo stato di conservazione è un fattore eccome! Questo non è difficile da dimostrare: prendete un pezzo di legno grande un pollice e lo mettete in un contenitore chiuso insieme ad un pò di muffe tipo quelle che vi crescono sul formaggio in frigo. Lasciate li a crescere con un pò di acqua da qualche parte in casa vostra a temperatura ambiente. Vedrete che anche in un sistema limitato di nutrienti come quello, lieviti e funghi crescono sebbene in tempi molto lunghi. E non appena smantelleranno la lignocellulosa, i primi batteri idrolitici ci cresceranno alla grande.

Gli strumenti usati in ambito scientifico servono a fare delle stime, non devono essere presi per misure assolute. Le misure assolute non esistono. Esistono delle stime ragionevoli, magari. Altrimenti si finisce col credere che l'ipotesi scientifica sia più reale della realtà.

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