Re: La Storicità di Gesù Cristo

Inviato da  redna il 8/9/2011 12:58:19
Citazione:

Io sapevo che per i primi tre secoli veniva celebrata il 25 marzo.


se veniva celebrata la nascita (nei primi tre secoli senza dubbio qualcuno sapeva benissimo ancora la data di nascita!) in marzo evidentemente è quello il mese di nascita.
I primi tre secoli il cristianesimo raffigurava Gesucristo quale buonpastore e questi simboli rimasero nelle chiese finchè papa Agatone (verso il sesto secolo) decretò che il crocefisso con l'uomo in croce fosse il vero simbolo cattolico(il simbolo cristiano della croce c'era già, ma senza uomo crocefgisso in mezzo)..Precedentemente nelle chiese cristiane non c'era alcun simbolo di sofferenza e anche i martiri (vedi chiesa di S.Apollinare a Ravenna) venivano raffigurati con vesti bianche senza alcun segno di sofferenza.
In effetti in cristianesimo era la religione di pace che aveva predicato Gesucristo e i simboli dimostrano proprio questo.

Citazione:
Bisognerebbe capire i motivi che avrebbero ispirato un'eventuale sintesi per celebrare la natività il 25 dicembre, anche qui senza presupposti.

ci sono i presupposti, ci sono..... L'operazione della chiesa cattolica è consistita non nel fare templi nuovi o figure nuove religiose ma si inserirsi su quelle già esistenti. Le chiese pagane divennero cristiane-cattoliche e le feste pagare dedicate agli dei furono rivedute e corrette.
Una festa principale anche per i romani era quella del 25 dicembre festa del sole mai vinto in cui si facevano anche regali. Dalla festa del sole invictus nacque una festa per un bambino nato fra neve e gelo.........in palestina!!!

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Il Natale nei primi secoli del Cristianesimo

Il Natale non è presente tra i primi elenchi di festività cristiane di Ireneo e Tertulliano;[6] Origene, probabilmente perché i primi cristiani non festeggiavano tale festa.
Il processo attraverso il quale il 25 dicembre divenne la ricorrenza della nascita di Gesù per tutta la cristianità, incominciò infatti solo dopo la fine del III secolo.
[modifica] Celebrazioni in Alessandria d'Egitto
Le prime evidenze di una celebrazione provengono da Alessandria d'Egitto, circa 200 d.C., quando Clemente di Alessandria[7] disse che certi teologi egiziani, "molto curiosi", definirono non solo l'anno, ma anche il giorno della nascita di Gesù il 25 Pachon, corrispondente al 20 maggio del ventottesimo anno di Augusto ma fecero questo non perché ritenessero che il Cristo fosse nato quel giorno ma solo perché quel mese era il nono del loro calendario.[8] Altri scelsero le date del 24 o 25 Pharmuthi (19 o 20 aprile).[6]
Un testo del 243, De paschae computus, attribuito a Cipriano ma probabilmente apocrifo,[9] dichiara che la nascita di Cristo fu il 28 marzo perché fu in quel giorno che il sole fu creato.[6]
Clemente dichiara anche che i Balisilidiani celebravano l'Epifania e con essa, probabilmente, anche la nascita di Gesù, il 15 l'11 Tybi (10 o 6 gennaio)[6].
In un qualche momento la doppia commemorazione di Epifania e Natività deve essere diventata comune, sia perché l'apparizione dei pastori era considerata una delle manifestazioni della gloria di Cristo, sia forse a causa di una discrepanza del vangelo di Luca 3,22 presente in vari codici, tra cui il codice Bezae, in cui le parole di Dio sono rese houios mou ho agapetos, ego semeron gegenneka se ("tu sei il mio figlio prediletto, in questo giorno ti ho generato") al posto di en soi eudokesa ("in te mi sono compiaciuto").
Abraham Ecchelensis (1600-1664)[10] riferisce della presenza di un dies Nativitatis et Epiphaniae da una costituzione della chiesa di Alessandria al tempo del Concilio di Nicea.
Epifanio riferisce di una cerimonia dai tratti gnostici ad Alessandria in cui, la notte tra il 5 e il 6 gennaio, un disco solare inquartato (oggi noto come "croce celtica") detto Korê era portato in processione attorno a una cripta, al canto Oggi a quest'ora Korê ha dato vita all'Eterno.[11]
Giovanni Cassiano (360-435) scrive tra il 418 e il 427 che i monasteri egiziani ancora osservano gli antichi costumi.[12]
Il 29 Choiak (11 agosto) e 1 gennaio 433 Paolo di Emesa predica presso Cirillo di Alessandria, e i suoi sermoni[13] mostrano che la celebrazione del Natale il mese di dicembre era già fermamente stabilita, e i calendari provano la sua permanenza; per cui la festa si era diffusa in Egitto tra il 427 e il 433.[6]


già nel terzo secolo nessuno sapeva più la vera data di nascita di Gesucristo

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