Re: La Storicità di Gesù Cristo

Inviato da  Polipol il 8/9/2011 18:01:46
Citazione:

shm ha scritto:
Mi chiedevo se comunque la data del 25 marzo corrisponda ad un equinozio piuttosto che all'inizio della primavera coincidenti con la transumanza delle greggi e la semina dei terreni > e quindi ai culti della fertilità della ciclicità e dei miti della genesi annua...

Interessante questione.
La linea equinoziale è solitamente legata ai piccoli misteri terrestri, i misteri d'ariete (tra l'altro è il segno legato all'era zodiacale che ha preceduto l'avvento di Gesù), superata questa dalla linea solstiziale, riguardante i grandi misteri dell'uomo celeste.
Il 25 marzo sarebbe quasi più "miope" dal punto di vista misterico... Poi in realtà sono stati in molti a ritenere data probabile il 21 marzo. ma il discorso non cambia.
Legato a Giovanni il Battista da te richiamato è il solstizio d'estate.
Tutte le antiche tradizioni parlavano di "porta degli uomini" e "porta degli dei" in legame ai due solstizi, la prima avrebbe presieduto l'iniziazione ai piccoli misteri e la seconda ai grandi misteri.
Con porta degli uomini si intendeva la porta attraverso cui entra l'uomo nel mondo manifestato. Deve lavorare per non uscire dalla stessa porta da cui entrato (altrimenti non sfuggirà al divenire) ma per uscire dall'altra porta, che per gli uomini è solo porta d'uscita.
Può essere porta d'entrata solo per un grande Inviato divino..ecco perché numerose tradizioni sono concordi nel far nascere simbolicamente i suoi fondatori (quando è vero e non quando se l'è inventato Zeitgeist) nel giorno del Sole Invitto. Ci sono simboli che sono uguali in tutto il mondo e in tutte le epoche
L'uomo entra attraverso la porta degli uomini in un percorso che lo porterà a vincere il proprio io ed entrare in un proceso di divinizzazione. In termini cristiani è la crocifissione dell'uomo terrestre che punta alla nascita dell'uomo celeste..
Nei misteri romani trovavamo il Giano Bifronte legato a queste due porte e alle due festività degli equinozi, il 21 giugno e il 21 dicembre. In una delle due facce ride e nell'altra piange.
Nella tradizione cristiana al posto del "giano che piange" si trova San Giovanni il Precursore, colui che dice "io devo diminuire, Egli deve crescere" e da quel giorno in avanti, il Sole entra nella sua fase discendente, come l'uomo corporale che "cala" per far spazio all'uomo spirituale. Al solstizio d'inverno troviamo la festa di San Giovanni Evangelista, simbolo dell'umanità già redenta e divinizzata, motivo per cui in numerosi dipinti non si capisce se è uomo o donna ("erunt sicut angele Dei", altroché Dan Brown...). Partecipa già della Gloria (discepolo prediletto)... È il "Giano che ride". Il sole dopo il solstizio riprenderà il suo percorso ascendente, come il Dio-con-noi che è nato dentro di noi.
Al solstizio d'inverno si trova anche Gesù, che si è autodefinito "porta stretta", la porta di uscita dal mondo manifestato per entrare nel Regno trascendente...

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