Re: Lezioni di Cinema - l'angolo a 35 mm (e non solo)

Inviato da  Calvero il 31/1/2014 18:01:06
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1957 .. un uomo, un vecchio professore, deve prepararsi ad affrontare un viaggio e giungere lì dove gli verrà consegnato un premio accademico, a insignirlo della sua illustre carriera.

.. a fare "da trampolino" per questa vicenda, la sceneggiatura e la mano del Maestro Bergman, mettono da subito lo spettatore in una prospettiva onirica, tanto profonda quanto per nulla ingannevole. Lo stesso film procede magnificamente portando la realtà a confondersi coi ricordi e le nostalgie, come mai nessuno era riuscito prima e nessuno riuscirà dopo. Se non scimmiottandolo od, onestamente, con omaggi tra gli addetti ai lavori (vedi Woody Allen).

In questa sequenza è possibile saggiare come il mondo dei sogni e degli incubi, che parlano alla nostra coscienza, sia coinvolgente grazie ai silenzi e ai suoni, alle inquadrature che non inseguono ma fotografano; a una regia "diradata" che poi torna ad avvicinare il soggetto repentinamente fino a entrare negli occhi del personaggio. I tagli della luce, tra nero e bianco, fortemente contrastati, portano lo sguardo del protagonista a sconcertarsi e scendere piano in un'inquietudine surreale, sempre più surreale ...

... il film, a seguire, avrà questo terribile sottofondo che in maniera inconscia guida il protagonista a fare i conti con se stesso e il pubblico, in un posto magico al sapore delle fragole ...

... il resto è storia, e le lancette svaniscono dagli orologi così come il senso dei ricordi si annulla nel quadrante della Vita.


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