Re: le teorie di Cesco Ciapanna

Inviato da  Nomit il 26/12/2014 19:19:15
Un passaggio un articolo diceva: "In Francia, dove alla fine del Settecento forse non c'era nemmeno Parigi, il giuoco lo conduce l'enciclopedia Larousse, che ha messo in esistenza tutta una Gallia piena di re e regine in luoghi dove non ce n'è traccia"

Incollo dei passaggi da vari articoli che ho copiato

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L'arabo degli Italiani
L'italiano si scriveva... in arabo?
È confermato nella Treccani che l'italiano volgare, diverso dal latino, si scriveva prima con i caratteri arabi, una lingua che non è nata per farci i vocabolari. Questo spiega l'esistenza di una letteratura colta in lingua italiana, dai cosiddetti Trecentisti fino all'Ottocento, mentre contemporaneamente non esistevano i vocabolari di volgare come lo conosciamo adesso. La lingua c'era, solo che si scriveva con l'alfabeto arabo. I poemi di Ariosto, del Tasso, le novelle di Boccaccio e soprattutto i cosiddetti Trecentisti non nascono dal nulla, ma seguono poeti che usavano la grafia araba per scrivere il loro italiano e l'italiano di quei tempi funzionava « a orecchio» perché l'arabo non scrive le vocali. Quando si dice «ci sono stati gli arabi in Sicilia» si pensa ad una occupazione straniera, ma è più semplice pensare che in Sicilia la gente usasse l'alfabeto arabo. La cancellazione di questo periodo della nostra cultura è stato semplificato sotto i simboli del Gran Saladino e di Federico II di Svevia.
Secondo il Dizionario Etimologico Giunti e Barbera (che è uno degli strumenti di decifrazione dei nessi) la parola Maometto risale al XVI secolo, ossia al Cinquecento, e questo coincide con la storia che insegnano a scuola che la grande espansione dell'Islam avvenne nel 1521. E che sempre nello stesso anno Carlo V poteva dire "sul mio regno non tramonta mai il sole".
http://www.webtoni.eu/alterweb/editoriale/editoriale2/Impero%202.pdf

Poi ho avuto il pallino delle bibbie e, dopo –nta anni, ho scoperto che i libri Bibbia e I King portano la storia di quello che è successo negli ultimi due secoli, che comprende l’invenzione graduale di ciò che sarebbe esistito prima, invenzione che è cominciata con il buio Medio Evo, oggi scomparso.

Prima del 1500, Roma era un episcopato della chiesa Greca Ortodossa. Anche a Roma i preti avevano la barba, i riti erano tutti in greco, e la croce era quadrata. A protezione c'era un distaccamento di turchi alle dipendenze di un parente stretto del sultano di Bisanzio. Gli storici falsari (come Gregorovius, che sembra fosse armeno anche lui), hanno mascherato la presenza a Roma del capo turco, il quale era visibilissimo perché teneva le sue truppe ed il suo harem in Vaticano, dicendo che ... era un ostaggio del papa. Solo che il papa a Roma non c'era ancora. C'era il pope [??]

La lapide murata in Vaticano per commemorare la scoperta dell'America, invece dice che a quell'epoca il sultano era addirittura Imperatore, come Carlo V. E, come Carlo V, il sultano era il braccio armato della religione.

Il Testamento di Salomone è il contratto con cui univa gli stessi preti armeni con il grande Salomone, Solimano, Suleyman, e che era la religione dell'Impero Ottomano prima che arrivasse il Corano. Dalla donna di Salomone/Solimano, Saba, viene la qualifica religiosa degli arabi prima del Corano: i Sabei. Così come dalla moglie di Abramo [Sara] viene il nome saraceni.

Roma, anno 1520— Nel programma del Vaticano, immortalato da Raffaello per incarico delle nuove autorità, la scienza moderna, che è la scienza delle misurazioni, è rappresentata da Euclide [...] Standard di partenza per valutare il mondo, secondo il Vaticano di quattro secoli fa, era la stella di Davide, la stessa che oggi campeggia sulla bandiera dello stato di Israele. Questo significa semplicemente che l'incarico a Raffaello fu dato quando le due religioni erano ancora una religione sola, e credere oppure non credere che Gesù fosse davvero il Messia di cui parlava la Bibbia non era una condizione discriminante per chi viveva a Roma. Lo diventerà in seguito, quando Vaticano & Co. avranno abbastanza potere per imporlo in giro, e nella storia questa imposizione è nota come Pace di Augsburg, Augusta, nel 1555.

La pace di Augusta fu un atto amministrativo di terribili conseguenze, perché prevedeva l'obbligo per tutti i sudditi di professare la religione del Re. Il patto riguardava le grandi nazioni europee, e nel Nord fu applicato con estremo rigore causando disagi a tutte le comunità la cui Bibbia differiva da quella del sovrano di turno. Alcuni gruppi non accettarono il Nuovo Testamento e si posero quindi in conflitto con Roma. Venezia ebbe un Nuovo Testamento speciale, San Marco, che la esentava dalla dipendenza da Roma. San Marco (santo = sancito, pattuito) era un contratto con gli stessi religiosi che avevano portato il nuovo cristianesimo a Roma.

In realtà il terreno solido c'è, ed è il paesaggio, i ricordi, e i vocabolari antichi.

La Roma Imperiale è un'invenzione così come è un'invenzione tutto il passato guerresco degli Antichi Romani e di Annibale e dei suoi elefanti. Tutti i reperti a parte le illustrazioni murali indicano che si trattava e si tratta di popolazioni testarde ma tranquille, che non amavano né i viaggi propri né quelli altrui.

Nella realtà è più probabile che la Civitas (come probabilmente si chiamava prima l'Urbe) avesse generato un modello di cultura che si era diffuso dovunque arrivassero le comunicazioni, e la cultura dell'Umbria era legata a quella dell'Urbe per via fluviale. Non bisogna dimenticare che Roma era una città portuale esattamente come Londra, fatte le debite proporzioni, ossia un porto fluviale.

Quando arrivò la religione greca (e ci sono tutti i motivi per ritenere che arrivò con il «fuoco greco», ossia con la polvere da sparo e con le petriere, che erano i primi cannoni) i romani, vinti ma non convinti, iniziarono con il loro genio, ma sotto direttive altrui, la conquista del mondo. Era il Vaticano, la parte formalmente disarmata (i missionari).

La libertà degli Antichi Romani è cessata prima che finissero le loro capacità creative, col blocco di Ostia/Fiumicino (altri conventi fortificati nei paraggi dell' aeroporto) e negli ultimi tempi creavano su ordinazione. L'ultimo l'ho conosciuto personalmente. Onori, scultore cui portavano marmi romani per fare statue che adesso stanno nei migliori musei. Quando me lo presentarono (una decina di armi fa) stava facendo dei busti del Settecento per il Palazzo Barberini di Roma.

I primi vocabolari sono semplici liste di nomi con la descrizione della cosa cui quel nome è applicato, categoria per categoria, e — prima sorpresa! — sono tutti del secolo scorso.

L'esame di cosa sapevano i nostri antenati di poche generazioni fa (dai vocabolari) mostra due cose:
1) le Sacre Scritture che conosciamo oggi sono arrivate alla fine del secolo scorso; 2) sono arrivate per gradi, ed hanno modificato molto il tiro durante gli ultimi anni come mostra l'analisi che pubblichiamo.

La Regia Parnassi , un vocabolario per spiegare le parole italiane a chi conosceva quelle latine, parlando della Palestina dice <<che ora si chiama Terra Santa>>. La Regia Parnassi è datata 1699 ma era libro di testo ai primi del Novecento nel seminario di Ripatransone (Marche) e una copia è stata data al contadinello Giacomo Ciapanna, che studiava da prete. Difficile che i preti dessero agli studenti dei libri di antiquariato, più probabile che in alto si volesse trasmettere l'impressione che quelle nozioni erano di dominio pubblico da più di duecento anni e che a Venezia in quell'epoca c'era l'aquila imperiale austriaca (o viceversa).
La Regia Parnassi è una prova che scotta e non è mai citata da nessuno. Se non fossi figlio di quello scolaro di seminario non saprei mai che è esistita.

La lingua della Bibbia è lo spagnolo, che è un veneto corretto, anche se l'Osservatore ci tiene a far sapere che parla greco (‘Io sono l'alfa e l'omega'). Questo si deduce dal fatto che i doppi sensi più forti sono intraducibili nelle altre lingue. Per esempio la parola hermanos (fratelli) con cui Giacobbe si rivolge a quelli che usano il ''pozzo'' (cannone), è il ponte tra la parola Arminio (l'eroe tedesco anti-romano cui hanno fatto un enorme monumento in Germania) che in tedesco si dice Herman, e la parola Germano, che vorrebbero significasse "fratello" anche in italiano, ma non ha attecchito. Giacobbe incontra gli hermanos in Genesi 29, ma solo nella Bibbia spagnola.

Un altro cannone, potentissimo, si incontra in Apocalisse 9,2 e questo indica che questa parabola (il cannone è descritto come un pozzo che emette fumo) è successiva alla scoperta della nitroglicerina (1844) e della dinamite (1860).

Come giustificano la totale assenza di Bibbie prima dell'Ottocento? Le proibivano i papi. Sisto V nel 1590, e Clemente VII nel 1596 hanno emesso bolle contro la Bibbia. Questo lo dice la Treccani alla voce Bibbia, che è a cavallo della pagina 920, ma l'esame dei vocabolari mostra che Mosè è arrivato a metà del 1800, e che l'Apocalisse è diventato una profezia di genocidio solo dopo la prima guerra mondiale.

Come è cominciato tutto? L'opera di penetrazione è cominciata in piena civiltà romana, per opera di monaci greci che vivevano nei monasteri oggi attribuiti al XII secolo.

L'alfabetizzazione delle lingue parlate e il primo passo per far cambiare lo psi della gente (mediante la lettura) non è affatto antica come si crede. La lingua più importante in India ha avuto un alfabeto solo nel 1894, prima facevano come il 75% degli italiani che era analfabeta e viveva benissimo così, Vaticano permettendo.

La storia di Genova e Venezia comincia dalla città di Arles, cui il Larousse Universel del ‘22 dedica poche righe. In questo poco spazio però si apprende che Arles:
1) nel Larousse del ‘22 era considerata la capitale della Gallia fino al 1793, e
2) ha un leone nello stemma, e il leone tiene in pugno il Vaticano.

I cataloghi dei librai antiquari, che sono la principale fonte di questa immondizia, col tempo aumentano invece di diminuire, e sono pieni di libri antichi «raccontati», ossia inventati apposta.

Il Milione di Marco Polo è stato “corretto» da un tizio nel 1928 e poi è stato migliorato nel 1935 dalla stessa persona. Non si conoscono altre versioni.
Agli americani sta bene vedere i castelli della Loira, ma i castelli della Loira li hanno fatti gli italiani il secolo scorso. Al centro del frontespizio dei due volumi della Larousse campeggiano i 92, e quindi in alto non è ammessa nessuna discussione.

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