Re: global warming, peak oil ed ambiente

Inviato da  hi-speed il 24/1/2007 20:15:10
secondo quanto affermato oggi da un gruppo di climatologi e di esperti di sicurezza.


Mò lo incollo (non si mai)

LONDRA (Reuters) - Il riscaldamento del pianeta contribuirà ad accrescere le disparità fra ricchi e poveri in tutto il mondo, aumentando il rischio dell'esplosione di fenomeni terroristici e di estremizzazione delle popolazioni più colpite dai cambiamenti climatici, secondo quanto affermato oggi da un gruppo di climatologi e di esperti di sicurezza.

"Dobbiamo fare i conti con la propensione dell'uomo alla violenza", ha detto Crispin Tickell, ex ambasciatore britannico all'Onu, durante una conferenza stampa tenuta a Londra e intitolata "Cambiamenti climatici: l'impatto sulla sicurezza globale".

"Dobbiamo accettare (la prospettiva) che la violenza fra comunità e nazioni diverse potrebbe aumentare perchè i presupposti sono già tutti intorno a noi", ha aggiunto l'ex diplomatico.

Tickell ha menzionato le esperienze del Ruanda e della regione del Darfur come esempi in cui la siccità e la sovrappopolazione, sommate a situazioni di risorse già scarse, hanno portato all'esplosione di conflitti letali.

Gli esperti intervenuti alla conferenza organizzata dal Royal United Services Institute hanno detto che il surriscaldamento del pianeta potrebbe creare immense ondate di profughi fra le popolazioni che tentano di fuggire dalle aree allagate in seguito all'innalzamento del livello del mare, o rese inabitabili dal progressivo fenomeno di desertificazione.

Secondo Tickell, i terroristi cercheranno probabilmente di sfruttare a loro vantaggio le tensioni che si verranno così a creare.

"Coloro che non hanno cibo, né acqua, e che non possono muoversi verso paesi dove sembra che tutto funzioni a meraviglia, rischiano di adottare misure disperate per farsi ascoltare", ha fatto notare l'ex ambasciatore Onu.

BIN LADEN E IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

John Mitchell, capo del Met, l'istituto meteorologico britannico, ha sottolineato che al Qaeda ha già incluso i danni ambientali nella lista delle accuse rivolte agli Stati Uniti.

"Più di ogni altra nazione, voi avete danneggiato la natura con i vostri scarti industriali e i vostri gas . Nonostante questo, però, vi rifiutate di firmare il trattato di Kyoto in modo da poter continuare a garantire alle vostre avide industrie e aziende i loro profitti", ha scritto il leader di al Qaeda Osama bin Laden in una "lettera al popolo americano" che risale al 2002.

Paul Rogers, docente di studi sulla pace all'università di Bradford, ha detto che il tentativo dei paesi industrializzati di costruire fortezze per proteggere i loro confini contro l'arrivo della rifugiati spinti alla fuga dai cambiamenti climatici è destinata a fallire.

"Si prende ad esempio il Bangladesh, dove 60 dei 140 milioni di abitanti non riescono a sopravvivere ma sono forzati a restare lì. Questo rischia di causare: A) un gigantesca tragedia umana; e B) la progressiva radicalizzazione della popolazione -- il che significa gente molto, molto arrabbiata. Tutto questo non è nell'interesse della sicurezza di nessuno", ha detto Rogers.

Il Bangladesh, che ha una costa che si estende per 580 chilometri sulle acque della Baia del Bengala, è molto vulnerabile all'innalzamento del livello del mare, ai cicloni e alla siccità.

Secondo iI climatologo Mitchell, anche le regioni del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente saranno probabilmente soggetti a una diminuzione della quantità annuale di pioggia in conseguenza del cambiamento climatico, il che porterà ad un'ulteriore esasperazione delle tensioni già presenti, che vedono l'acqua al centro di lotte per l'accaparramento la sopravvivenza.

Mark Trevelyan


Hi-speed
PZ: Questi sono completamente deficienti

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