Re: Digiuno

Inviato da  PikeBishop il 24/8/2006 11:15:40

Visto che qui per alcuni bisogna avere il "fratello carabiniere" e visto che ho menzionato il Papa passo ad esaminare cosa fanno gli Ortodossi in materia di digiuno:

Ci sono 4 principali periodi durante l'anno:

Il Grande Digiuno (la Quaresima) - 4 settimane prima di Pasqua;

Il Digiuno degli Apostoli - Comindia nel lunedi' otto giorni dopo la Pentecoste e finisce il 28 giugno, la vigilia di S.Pietro & Paolo : da una a sei settimane;

Il Digiuno di riposo - due settimane dal 1 al 14 agosto;

Il Digiuno di Natale - 40 giorni dal 15 novembre al 24 dicembre.

In piu' ogni mercoledi' e venerdi' (e nei monasteri anche il lunedi') sono giorni di digiuno, eccetto tra Natale e l'Epifania, nella settimana di Pasqua ed in quella dopo la Pentecoste.

Originariamente digiuno significava digiuno, ma piu' recentemente ci si astiene da ogni cibo di origine animale, olio e vino. In alcuni monasteri pero' si digiuna e basta. Per i monaci che non sono in buon stato di salute e' contemplata una dose moderata giornaliera di pane e olive come "cibo medicinale".

Me li vedo proprio i Cardinali e Vescovi cattolici nel mantenere questo stile di vita e viene il sospetto che sia grazie a loro che la pratica non e' stata mantenuta da questa parte dell'Adriatico.

" Sapendo che l'uomo non e' un angelo ma una unita' di corpo e anima, la Chiesa Ortodossa insiste sul valore spirituale del digiuno. Non digiuniamo perche' ci sia alcunche' di impuro in se stesso nell'atto di mangiare e bere vino. Cibo e vino sono al contrario doni di Dio, dei quali siamo invitati a partecipare con gioia e gratitudine. Noi digiuniamo, non perche' detestiamo il dono di Dio, ma per renderci consapevoli che si tratta proprio di un dono - percio' purifichiamo il nostro mangiare e bere e li rendiamo non piu' una concessione all'avidita', ma un Sacramento ed un mezzo di comunione col nostro Benefattore. In questa maniera digiunare non mira a distruggere e indebolire il corpo, ma creativamente a rendere il corpo piu' spirituale."

Da "The Orthodox Way" di Kallistos Ware (traduzione scarsa).