Re: Digiuno
Inviato da spettatore il 13/12/2006 10:41:36
Bene bene...ti pareva che su LC non ci fossero i maniaci del digiuno terapeutico!! E' proprio vero che qui si è stabilita una "attrazione energetica" fra i vari personaggi nonostante le differenze sostanziali. Ebbene anche il sottoscritto pratica il digiuno da diversi anni, ma solo in primavera ed il massimo è stato di 14 giorni. Non avevo particolari problemi, solo che "sentivo" necessario smettere in quanto ritenevo sufficiente il tempo trascorso senza alimenti solidi. In genere mi limito ad una settimana e, durante l'anno, un giorno di digiuno totale a settimana scalando il giorno man mano che si procede. Però pratico un'altra tecnica insieme al digiuno: l'urinoterapia. Adesso il primo che comincia con le stolte parole e gli incivili lazzi conoscerà il Lato Oscuro di spettatore!
Per la mia personalissima esperienza è come affacciarsi ad una finestra che si apre su di un mondo sconosciuto. La purificazione corporea si accelera, il riposo notturno è più gratificante a livello onirico, la vista, l'olfatto e l'udito si acuiscono, c'è un generale rallentamento del tempo ed i pensieri emergono come i fiordalisi in un campo di grano. Certo ci vuole un bel coraggio a bere la propria pipì, ma se alla parola coraggio si sostituisce la parola saggezza comprendo il significato delle parole di uno zio di mio padre:"Ricordati che la medicina ce l'abbiamo dentro ed invece di usarla la sprechiamo ogni mattina". Infatti quando si lavorava nei campi i "cafoni" abruzzesi avevano al collo il fazzoletto che, in caso di ferite, veniva immediatamente cosparso di pipì ed applicato sulle stesse. Ora per una puntura di vespa si corre al pronto soccorso ma una volta per una serie, e sottolineo serie, di punture di calabroni sulla testa la mamma dello zio di cui sopra, allora bambino scavezzacollo tanto da infastidire i calabroni nel proprio nido (siamo intorno al 1912), applicò per una mezz'ora fazzoletti inzuppati di pipì, evitando le conseguenze che ben conosciamo. Consiglio inoltre ai praticanti il digiuno anche un bel bagno rilassante con salgemma dell'Himalaya, dopo una breve doccia con acqua tiepidina-fresca. Se qualcun altro pratica lo Shivambu Kalpa possiamo scambiarci in pvt qualche messaggio sulle rispettive esperienze.
Lo spettatore
(non cominciamo con le battute: questo è orzo!)
Per la mia personalissima esperienza è come affacciarsi ad una finestra che si apre su di un mondo sconosciuto. La purificazione corporea si accelera, il riposo notturno è più gratificante a livello onirico, la vista, l'olfatto e l'udito si acuiscono, c'è un generale rallentamento del tempo ed i pensieri emergono come i fiordalisi in un campo di grano. Certo ci vuole un bel coraggio a bere la propria pipì, ma se alla parola coraggio si sostituisce la parola saggezza comprendo il significato delle parole di uno zio di mio padre:"Ricordati che la medicina ce l'abbiamo dentro ed invece di usarla la sprechiamo ogni mattina". Infatti quando si lavorava nei campi i "cafoni" abruzzesi avevano al collo il fazzoletto che, in caso di ferite, veniva immediatamente cosparso di pipì ed applicato sulle stesse. Ora per una puntura di vespa si corre al pronto soccorso ma una volta per una serie, e sottolineo serie, di punture di calabroni sulla testa la mamma dello zio di cui sopra, allora bambino scavezzacollo tanto da infastidire i calabroni nel proprio nido (siamo intorno al 1912), applicò per una mezz'ora fazzoletti inzuppati di pipì, evitando le conseguenze che ben conosciamo. Consiglio inoltre ai praticanti il digiuno anche un bel bagno rilassante con salgemma dell'Himalaya, dopo una breve doccia con acqua tiepidina-fresca. Se qualcun altro pratica lo Shivambu Kalpa possiamo scambiarci in pvt qualche messaggio sulle rispettive esperienze.
Lo spettatore
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