Re: TSO: psichiatria e controllo sociale

Inviato da  florizel il 17/11/2009 22:20:10
Citazione:
l'ingerenza statale è pronta a toglierci questo ed altro grazie anche alla psichiatria

E per riuscirci ben bene, ti tira fuori il TSOP...

"Carlo Ciccioli, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, sintetizza così lo spirito della legge di riforma dell'assistenza psichiatrica di cui è primo firmatario. Alla Convention di CGM annuncia che la proposta di legge, depositata da tempo, comincerà il suo iter parlamentare in Commissione tra pochi giorni, il 19 novembre.

La norma prevede la nascita di un Dipartimento nazionale per la Salute Mentale "che si occupi delle persone dalla culla sino all'anzianità, con attenzione anche alle dipendenze e alla neurogeriatria"."


Un dipartimento per la "salute" mentale. Dalla culla all'anzianità. Non so se è abbastanza chiaro.

Ma la "novità", sarebbe "l'introduzione di una nuova forma di trattamento sanitario obbligatorio, il Tsop, trattamento sanitario obbligatorio prolungato. Della durata di 6 mesi, "ma non in ospedale, ma in strutture appropriate, anche residenziali".

Una cosa che somiglia più alla DETENZIONE che alla presunta "cura".
Un affare d'oro, i soldi richiesti per la gestione delle strutture, e per l'aumento della somministrazione dei farmaci.

In perfetta linea con l'inganno (leggi PROPAGANDA) della "chiusura" dei manicomi.

Dove sia l'nganno lo spiega dettagliatamente Natale Adornetto con questo suo appassionato articolo: "Lettera ai direttori dei manicomi."

"La legge 180 del 1978, successivamente integrata nella legge 833 dello stesso anno (articoli 33, 34, 35 e 64; vedere anche qui, ove vi sono informazioni pertinenti), sanciva la chiusura dei vecchi manicomi. Non potevano essere costruiti nuovi manicomi, non potevano rinchiudere nuovi “pazzi” nei manicomi, e le persone che vi si trovavano carcerate, dovevano, entro un limite massimo di 2 anni, essere tutte liberate. Insomma, entro il 1980, tutte le persone libere e manicomi chiusi. Tanti quotidiani, quando entrò in vigore la legge 180, proclamarono a gran voce la notizia e campeggiava a caratteri cubitali la scritta “Tutti liberi!”."

Tutti liberi un cazzo:

"Se si prendono i “malati di mente” dal manicomio X della città di Y e li si trasloca nella struttura “Villa Nella” della stessa città, non è cambiato proprio niente. Le persone sono rimaste sempre rinchiuse e, principalmente, sono state trattate allo stesso modo di prima. Se qualcuno dubita di certe cose, gli basta informarsi nei giusti modi. Tantissime di queste strutture psichiatriche, questi nuovi manicomi sono uguali ai vecchi manicomi, con maltrattamenti, incuria, sporcizia e quant’altro ancora.

Non si creda inoltre che la coazione sia soltanto quella che si subisce col TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e quelle da che questa coazione derivano (ad esempio, minacciano le persone di fargli il TSO se non assumono gli psicofarmaci, quindi le forzano e le obbligano a prenderli per evitarsi il TSO) e che le persone non possano da allora (dal 1978) essere coattivamente rinchiuse a tempo indeterminato come avveniva nei vecchi manicomi. Nella casa-famiglia le persone “ospiti” vengono controllate, gestite, tutte le decisioni vengono per loro prese dagli operatori, da questi gli viene organizzata la vita, viene dagli operatori deciso quando possono uscire e a che ora devono rientrare, ecc., e i “residenti” vengono rimpinzati di psicofarmaci. Vorrei che qualcuno mi spiegasse la differenza fra un vecchio manicomio e questo nuovo manicomio.

Vecchio manicomio e nuovo manicomio quindi. A questi va aggiunto l’OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario). L’OPG ha sostituito, come nome, il manicomio criminale. Quindi, che tutti, piuttosto che dire che l’OPG ha sostituito il manicomio criminale, dovrebbero dire che al manicomio criminale hanno cambiato la denominazione. Il manicomio criminale di una volta, che chiamiamo vecchio manicomio criminale, nella sostanza e nei metodi è rimasto tale e quale. Conseguentemente, l’OPG lo chiamiamo nuovo manicomio criminale, in modo da rimanere aderenti alla realtà e capire di che si sta parlando e trattando. OPG, è la denominazione comune dal 1978, ma rende poco l’idea di quello che è. Per altro, a differenza dei vecchi manicomi, a cui, oltre al nome, hanno cambiato la sede, ai vecchi manicomi criminali hanno cambiato solo il nome. Si è come minimo “ingenui” se si crede che cambiando il nome (ad esempio, da Guantanamo a Calzettopiede) cambino i metodi del personale e le condizioni dei detenuti. L’OPG, il nuovo manicomio criminale, coniuga in sé la grande bruttura del carcere alla ancor più grande bruttura dello scannamento psichiatrico."



E Adornetto riporta in questo articolo lucidissimo anche l'iniziativa del Ciccioli, a cui evidentemente il POTERE di un "semplice" TSO non bastava:

"Nei prossimi giorni, esattamente il 19 novembre, dopo tanti tentativi e tanti DDL, la famigerata riforma psichiatrica auspicata da Carlo Ciccioli ed altri parlamentari, approda alla Commissione Affari Sociali della Camera. In questa pagina le considerazioni di Alessio Coppola. In quest’altra quelle di Luigi Benevelli. "

I link son questi:

http://www.luvis.eu/news.asp?id=56

http://www.luvis.eu/articles.asp?id=37

Interrogazione parlamentare.

http://www.forumsalutementale.it/180/txt_180.htm

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