Re: Studio medico sull'effetto del bicarbonato nell'inibizione delle metastasi

Inviato da  Thhh il 16/4/2009 9:54:49
concordo sui motivi per una bassa dose ^^

vorrei proporre una mia osservazione



nel gruppo di controllo i ricercatori hanno trovato una media di metastasi maggiore. Ora, con una distribuzione del genere, a me pare quanto meno inappropriata come misurazione: è troppo asimmetrica, e i valori estremamente alti di alcuni topi la "falsano".

Ho provato, estrapolando i dati (quindi sì, sono tutte approssimazioni a salti di 50..) a dividere il gruppo di soggetti ad alte metastasi C, e forse una distinzione tra medie e basse, B e A rispettivamente, a rifare le medie.

A è sotto a 100, praticamente paragonabile a i trattati D; A+B è a 170, più elevato; A+B+C è la media di circa 350 indicata dai ricercercatori.

Ora, sarebbe interessante sapere quali sono i topi morti..
D ha avuto una perdità del 20% dei soggetti.
A+B+C hanno perso il 65% dei soggetti.
A rappresenta il 50% dei controlli, B e C il 25% ciascuno.

Se, e ripeto se, i caduti fossero a totale carico di B e C, più parte di A, avremmo una percentuale comparabile di sopravvivenza in A (70%) e D (80%).

Cosa potrebbe (condizionali d'obbligo, reggendosi tutto su un'intuizione, non avendo i dati completi) significare?
che B e C non siano esattamente lo stesso tumore di A, nel senso che in quei topi un subset di cellule tumorali abbia evoluto un nuovo fenotipo, magari esprimendo nuove proteasi che ne aumentino l'invasività.
Ci si dovrebbe domandare quindi, perchè non sono state espresse anche nei trattati.

Sempre fermo restando che è tutta un'ipotesi, si denoterebbe quindi una mancanza di efficacia nel tumore a bassa metastaticità (A e D avrebbero sopravvivenza comparabile), ma un blocco dei fenotipi ad alta metastaticità.

Sempre tenendo presente che a) si tratta di sofismi su dati estrapolati. b) in relazione a un unico istotipo tumorale


altra nota: da come la descrivono il meccanismo più probabile pare sia l'azione nella sola fase di extravasazione e invasività delle metastasi, ove queste utilizzano proteasi favorite da un ambiente più acido.
Le cellule del tumore primario hanno un citoplasma più alcalino delle cellule normali, poichè l'attività proliferativa è acidificante, quindi l'induzione di un citosol più alcalino è protettiva. In quest'ottica, cercare di alzare il pH del tumore primario non dovrebbe causargli problemi.


una cosa cmq questo lavoro la dimostra con certezza: chi asserisce che le cause farmaceutiche braccherebbero i ricercatori che provassero a inoltrarcisi, è un fuffaro

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=49&topic_id=4945&post_id=137633