Re: la cura per il cancro ....e se fosse vero?

Inviato da  vulcan il 17/4/2006 18:55:45
Citazione:
1:l'oncologia tradizionale sostiene che una persona può avere un tumore e mostrare i primi sintomi anche dopo 10 anni dalla inizio della formazione 2:le cellule tumorali metastatizzano per via linfatica o per via ematica
1+2=perchè allora ai donatori del sangue oltre al test hiv non fanno anche un test per controllare se non ci siano anche delle 'cellule impazzite' che potrebbero 'attaccare' l'eventuale usufruitore del sangue donato??
perchè? perchè NON SE N' E' MAI TROVATA UNA nel sangue e sanno perfettamente che è una scemata controllare il sangue di un donatore per cercare cellule 'impazzite' 'vaganti'.


La medicina scientifica non ha a disposizione marcatori emato-chimici precoci capaci di identificare l’esistenza della cellula tumorale. Se ciò fosse il cancro potrebbe ben essere sconfitto alla sua origine.. nella diagnostica precoce, a prescindere dalla sua etiologia( origine).

I cosiddetti markers tumorali attualmente a disposizione sono sostanze bilologiche riasciate dalla crescita di alcuni tumori ( ad esempio il PSA = antigene prostatico specifico, oppure ca 19-9, cea test ferritina, alfa1 fetoproteina etc)…sono sostanze poco specifiche e a volte poco sensibili …

meglio utilizzate nel monitoraggio di evoluzione del tumore piuttosto che nella diagnosi precoce ..in quanto il loro innalzamento ematico, se correlabile alla presenza neoplastica.. si associa pressocchè costantemente alla presenza di una massa in fase avanzata e coincidente già con la sintomaticità del tumore.

Controllare litri e litri di sangue senza avere a disposizioni dei marcatori ematochimici altamente specifici per singole colonie neoplastiche non è che sia una scemata.. è praticamente impossibile poichè non si saprebbe cosa cercare!

I tumori metastatizzano per via ematica , linfatica, per continuità e per contiguità d’organo..un gruppo di cellule neoplastiche polmonari quando si localizzano a distanza ad esempio nel tessuto cerebrale …non si trasformano in cellule cerebrali, bensi conservano l’aspetto altamente indifferenziato o più o meno indifferenziato che le caratterizza morfologicamente all’origine.

Poiché sono altamente indifferenziate e non presentano i caratteri metabolici e morfologici del tessuto da cui originano, veicolate dal tessuto ematolinfatico trovano modo di sopravvivere e crescere in tessuti diversi da quelli cui sono originate!
Senza doversi riprogrammare.. hanno semplicemente una ampia gamma biologica di sopravvivenza.

Un tumore polmonare metastatizza per l’80 per cento sul tessuto cerebrale, una neoplasia prostatica, in sede pelvica e ossea, un tumore mammario, metastatizza a livello osseo ed epatico ..

.. e cosi via..

sostenere che questi dati siano solo ipotesi è contrario alle conoscenze acquisite ( a meno che non si voglia considerare anche queste false….)


Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=49&topic_id=533&post_id=20020