Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana

Inviato da  sitchinite il 9/9/2010 15:50:34
Citazione:

Freeanimal ha scritto:
Che siano fasulli è solo la tua convinzione! Una cosa vera è vera e basta.


errore... la versione italiana trae ancora più in inganno di quella originale..


1.Gli animali carnivori hanno un intestino molto breve, circa 3-4 volte la lunghezza del tronco.

2.Gli animali erbivori hanno un intestino molto lungo, circa 20-22 volte la lunghezza del tronco.

3.Gli animali frugivoro-fruttariani, tra cui l'uomo e quasi tutto l'ordine dei primati, hanno un intestino di lunghezza intermedia circa 10-12 volte la lunghezza del tronco


intanto questa é una versione tradotta male e riaggiustata di un documento originale tabellare che ti riporto qui sotto:



dove si parla di 'body length' non di 'tronco', e di 'small intestine' non di 'intestino'. Scelta dei termini fatta per ingannare e per eludere.

Seconda cosa, il dottor Damiani, da chimico, quando parla dell' acido urico scrive delle cazzate, e non posso credere (da chimico anche io) che non se ne renda conto.


Le nucleoproteine animali, contengono invece prevalentemente basi azotate del gruppo purinico ("purine": adenina, ipoxantina, xantina, guanina); queste basi danno come prodotto finale, acido urico. Nei carnivori tale acido è trasformato, mediante un particolare enzima, di cui sono provvisti (detto "uricasi"), dapprima in allantoina e poi per idrolisi in urea e quindi, come tale, eliminato.

Nell'uomo e nelle scimmie antropomorfe (che non possiedono il suddetto enzima) l'acido urico proveniente dall'uso alimentare della carne si combina con il sodio e si deposita soprattutto nelle articolazioni, sotto forma di urato di sodio, provocando dolori, tumefazioni, e deformazioni (gotta). Sintomi tipici della sindrome uricemica, che invece è del tutto assente nei carnivori.

Nell'uomo evidentemente la capacità uropoietica del fegato, in altre parole la capacità di quest'organo di fabbricare urea, è insufficiente a smaltire il carico derivante da consistenti quantità di proteine animali ed il processo uropoietico si ferma a metà, cioè all'acido urico.


Descrive la cosa come fosse normale che nell' uomo l' acido urico forma sali di sodio dannosi... invece ciò é soltanto una eventualità che si presenta in particolari condizioni di squilibrio.

Normalmente l' acido urico viene smaltito perfettamente dal rene quando é in eccesso, ma sopratutto sto chimico (io lo radierei) cerca di far passare la mancanza dell' uricasi come una cosa negativa...
invece nel genoma umano la produzione di uricasi é inibita da due mutazioni spontanee. E' stato ipotizzato che la perdita dell' enzima sia stato un vantaggio per i primati superiori in quanto l'acido urico è un potente antiossidante, la cui presenza protegge dall'attacco dei radicali liberi, prolungando l'aspettativa di vita e diminuendo l'incidenza dei tumori.

se ti serve un link perchè del chimico demontis non ti fidi, eccolo...

http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlerender.fcgi?tool=pmcentrez&artid=349151

EDIT: ah, anche la tabella originale in inglese sopra riportata é facilmente smontabile, contiene almeno 3 o 4 errori, ma quella é un' altra storia.
Io volevo solo dimostrarti che questo signori Damiani dovrebbe rivedere le sue fonti e le sue conoscenze.

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