Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana

Inviato da  Freeanimal il 9/9/2010 17:21:56
A Sitchinite:
Sarà perché mi sono fermato al terzo esame (scienze naturali) e dunque al mio caso forse si può applicare la “sindrome della volpe e l’uva”, ma con il passare degli anni e anche frequentando questo sito, ho imparato a diffidare dei risultati delle ricerche scientifiche. Le quali, spesso ma non sempre, sono inquinate dal fatto di essere commissionate da industrie che si aspettano un preciso risultato. Altrimenti – si chiedono gli industriali – che lo paghiamo a fare questo ricercatore?
Dunque, permettimi di diffidare delle tue conclusioni. Non per mancanza di fiducia in te e nei tuoi studi di chimica, ma perché preferisco dare ascolto al mio intuito. Susanna Tamaro divenne famosa per il libro “Va’ dove ti porta il cuore”: il mio “cuore” mi dice che gli animali sono miei amici e che non è carino mangiare i propri amici. Punto.
L’intestino umano (basta chiederlo ai samurai che fanno karakiri) è lunghissimo: circa nove metri. Quello di una tigre, per esempio, che è un bestione più grosso di un uomo, è lungo tre metri. Perché questa differenza? Il mio intuito mi dice che il nostro non è fatto per la carne, ma per le verdure e la frutta, che anche se si fermano a lungo nell’intestino, fermentando, non nuocciono. Viceversa, quello della tigre e degli altri felini, è corto proprio perché la carne vi ristagni il minor tempo possibile, ovvero venga espulsa più in fretta.
Nel nostro intestino, rimanendo ventiquattro ore, la carne ha tutto il tempo di causare danni, rilasciando sostanze nocive per il nostro organismo.
Io non sono laureato in chimica, ma queste idee mi sembrano abbastanza ragionevoli. E io ci credo!

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