Re: Due giorni al Simpsonwood Resort Center

Inviato da  Sinder il 7/1/2011 11:09:37
per dimostrare l'esistenza di una relazione causa-effetto tra due fenomeni, occorre:

1. osservare l'esistenza di associazione e convalidare tale osservazione attraverso l'impiego di un test statistico

2. escludere la presenza di «errori sistematici» nello studio.

3. applicare i 5 «criteri di causalità»;





negli studi epidemiologici per "associazione" si intende il grado di dipendenza statistica tra due o più eventi o variabili
ma anche quando lo studio statistico afferma che "l'associazione non è casuale" (si dice che esiste una «differenza significativa»), resta ancora da dimostrare che i due fattori siano legati da un rapporto causa-effetto.

«associazione» non è sinonimo di «causalità».


l'esistenza di un'associazione si dimostra confrontando la frequenza della malattia in due popolazioni costituite rispettivamente da soggetti esposti e non esposti a una presunta causa.

(nel linguaggio epidemiologico per "esposizione" si intende la presenza di qualsiasi variabile che, in linea di ipotesi, può causare un certo effetto)

per quantificare l'associazione eventualmente riscontrata, ossia a quantificare il rischio cui sono esposti i soggetti si inizia suddividendo la popolazione in esposti e non esposti e poi osservando nel tempo quanti fra gli esposti (e quanti fra i non-esposti) si ammalano

quindi si può calcolare il «rischio relativo (RR)»
il rischio relativo è il rapporto tra l'incidenza negli esposti e l'incidenza nei non esposti (dove con «incidenza» si intende la proporzione di individui che vengono colpiti dalla malattia in un determinato periodo di tempo

Un valore <1 indica una associazione negativa (cioè il fattore può proteggere dalla malattia) mentre un rapporto >1 indica l'esistenza di una associazione positiva (il fattore può causare la malattia). Naturalmente, valori crescenti indicano associazioni più forti.


0<RR<0,05 fortissima associazione negativa
0,05<RR<0,1 forte
0,1<RR<0,3 moderata
0,3<RR<0,6 modesta
0,6<RR<0,8 debole
0,8<RR<1,3 nessuna associazione
1,3<RR<1,7 debole associazione positiva
1,7<RR<3 modesta
3<RR<8 moderata
8<RR<20 forte
RR>20 fortissima


una volta appurato che esiste una qualche relazione è necessario escludere, mediante test di significatività adatti, che una eventuale associazione sia dovuta appunto al caso.

«statisticamente significativo» non vuol dire importante, o interessante, o rilevante. «Statisticamente significativo» significa semplicemente che ciò è stato osservato è «difficilmente dovuto al caso».





i cinque criteri di causalità

a. La consistenza di un'associazione richiede che studi diversi, eseguiti in tempi diversi e in diverse condizioni sperimentali, evidenzino la stessa associazione (riproducibilità).

b. La forza di una associazione può essere quantificata, ossia misurata calcolando il rischio relativo

c. La specificità misura la costanza con cui una specifica esposizione produce una determinata malattia: più la risposta biologica alla presunta causa è costante, più è probabile che quest'ultima sia una causa effettiva

d. La temporalità dell'associazione è basata sul semplice principio che ogni causa deve precedere il relativo effetto

e. La coerenza può venire definita anche «plausibilità biologica». Essa richiede che la presunta causa sia verosimilmente inquadrabile nel contesto delle conoscenze sull'argomento e sulla patogenesi

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