Re: ISHMAEL: pensieri, dubbi, domande, critiche.

Inviato da  Floh il 13/10/2011 1:50:09
@ Dr-Jackal

Per tornare al nostro argomento... Come tu stesso hai detto, c'è voluto molto tempo all'uomo per intuire di essere destinato a imprese più grandi di quelle che avrebbe potuto compiere vivendo come i leoni o le gazzelle. Per tre milioni di anni si è limitato a far parte dell'anarchia, è stato una del-le tante creature che si rotolavano nel fango.

Quinn non si limita a criticare l'inquinamento da noi causato ma bensi' il progresso umano.
E' la struttura sociale creata dall'industrializzaione elitaria borghese (il consumismo) che manitiene il mondo in uno stadio dell'economia in cui la salvaguardia della biosfera vale meno di zero non certo il progresso di per se.
Perche' mai attaccare l'affrancamento - perche' di cio' si tratta - dell'uomo dalle insidie della natura? una civita' realmente evoluta tecnologicamente permetterebbe di vivere in mezzo ai confort e non inquinare nulla o poco nulla.
Dove sta il mito? si sta parlando delle necessita' pratiche di un essere vivente che non e' adatto a condurre la vita di un animale tra le mille insidie della natura selvaggia e che per combattere nel grande gioco alla sopravvivenza tra specie che e' la vita ha solo l'intelleto.
L'uomo non ha artigli, non ha forza e' altamente vulnerabile, non e adatto a sopravvivere dovendosi confrontare direttamente con gli altri animali, usa l'intelletto per costruire armi e utilizza il fuoco per tenere le bestie lontane.
Come vedi la natura e di per se ostile con l'intera specie umana, non solo per noi "civilizzatissimi" (i Prendi), la natura e' ostile di per se.

La natura sarebbe ostile PER NOI CIVILIZZATI, se ci venissimo immersi improvvisamente, dato che le nostre capacità di sopravvivenza sono pari a zero. Per il popolo tribale che 10.000 anni fa ha deciso di partire alla conquista del mondo (e che ha finito per creare la nostra cultura), la natura non era ostile più di quanto casa tua lo sia per te. Sottomettere la natura non era certo una "necessità".

Se 12000 anni fa i nostri antenati evevano le capacita' tecniche per cose come queste non ci erano arrivati certo per un infondata necessita'.




Si vuole far passare un bisogno proprio dell'uomo per una sorta di atto fideistico non ben definitio...chiamato nel libro "mitologia".

Non fraintendermi, sono ovviamente anch'io schifato dall'inquinamento che causiamo alla nostra "grande madre" Terra.

Tu sei evidentemente ancora convinta che la vita prima della civilizzazione fosse "disgustosa, brutale e breve" (questa sì che è una fallacia), nonostante ogni studio antropologico degli ultimi 50 anni abbia dimostrato l'esatto opposto.

La netta divisione fatta tra Prendi e Lascia e' fuorbiante.
Quasi come si trattasse di animali diversi.
Si tratta di normale crescita tecnologica, nulla di pu'.
L'uso che ne viene fatto e gli interessi egoisti economici sono un altro discorso, sono un aspetto delle relazioni sociali tra gli uomini.
Dove sta il mito tutto cio'?

L'antropologo Marvin Harris, per esempio, in "Cannibali e re: le origini delle culture" ha descritto come i popoli tribali non civilizzati abbiano una vita con molto più tempo libero (non lavorano più di 15-20 ore a settimana per sopravvivere), molto più comoda e soddisfacente di quella civilizzata (depressione e male di vivere tra i popoli tribali infatti non sono mai stati osservati - almeno finché non vengono contaminati dalla nostra cultura).

Saranno mica stati masochisti quelli che sono voluti passare dal giardino dell'Eden alla citta' metropolitana?
E' stato frutto di una necessita'.
Non e' mica detto che le citta' debbano inquinare per forza.

Sostenere che avessero la necessità di affrancarsi dalla natura ostile è davvero privo di senso.

Siamo dunque una specie che prende decisioni insensate per sopravvivere?
Non mi pare che ci stiamo estinguendo, anzi...

Vedere come immorale la spadronanza dell'uomo nei confronti delle piante e degli animali e' un conto ma da qui a vederlo come un atto insensato ce ne passa.
Non mi sembra che le meduse celebrate nel libro abbiano una qualche morale ma solo la necessita' di sopravvivere, non c'e' spazio per la morale in natura.
Se vuoi sopravvivere devi uccidere e non farti mangiare a tua volta.
Basta guardare un qualsiasi documentario per rendersene conto.


A- E secondo te la mitologia culturale che Quinn individua non esiste?
B- Quindi non è vero che la gente della nostra cultura è generalmente convinta di dover acquisire un sempre maggior controllo sulla natura grazie a scienza e tecnologia per poter risolvere i problemi che abbiamo?
C-Non è vero che la gente della nostra cultura crede che la specie umana sia separata dal resto del mondo naturale e che sia libera dai vincoli naturali a cui sono sottomesse le altre specie?


A - No

B - Si, ma questo non implica che A sia vero

C - A quali vincoli naturali non saremmo sottoposti noi umani?
Non e' vero che "la gente della nostra cultura crede che la specie umana sia separata dal resto del mondo naturale", al massimo lo fanno i cattolici, gli altri lo ritengono solo un bene all'atto pratico.
Dove sta il mito scusa?

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