Re: Onnivori, esistono davvero o è un

Inviato da  Notturno il 19/11/2011 12:57:15
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Calvero ha scritto:
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Questa è l'etica di un umano di sette anni.

Se è precoce, già a cinque la elabora.


Potrebbe essere anche l'etica di un umano di 3 anni. Infatti crescendo in un mondo come il nostro è più semplice e comodo elaborare come fuggire alle responsabilità nei confronti della Vita, e fare il frocio col culo degli altri e, grazie a un cervello più veloce a intellettualizzare la barbarie, farlo divenire anche un ragionameno maturo.


Calvero, sono già due o tre volte che ripeti "fare il frocio col culo degli altri".

Se ti piace fare il frocio col culo tuo, ma chi te l'impedisce!

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Le emozioni nell'etica non hanno patria.


Esatto. Nell'etica, no. Io infatti prendo in esame dei semplici fatti e cioè quelle conseguenze che possono essere compartecipi come no. Da qui il tuo sofismo.


Balle. Sei TU che hai iniziato a parlare di una scelta ETICA.

E a me sta bene questo.

Poi, però, quando scopri che l'etica non c'entra un cazzo con le emozioni, sii onesto e ammetti di aver detto una cazzata.

Così la smetti di agitarti in circonvoluzioni verbali senza senso.

Un esempio?

Che cazzo sono le "conseguenze partecipi"?

Con chi o che cosa "partecipano le conseguenze"??

Te lo giuro, parli (e quel che è peggio, pensi) come un libro stracciato.

Mammamia..... è proprio ARIA, e nemmeno fritta, solo gas.

Ti prego, rileggi la tua frase: "Io prendo in esame dei semplici fatti e cioè quelle conseguenze che possono essere partecipi come no."

Come dice Brignano, tu devi essere di madre lingua italiana, ma di padre "boh?"

E il bello è che a quella frase "illuminante" fai anche conseguire qualcosa!!! Come se avesse una valenza, una forza illuminante, macché, anche un mero "concetto" e ci aggiungi: "Da qui il tuo sofismo".

Se il mio è un sofismo, trova tu stesso una definizione per il tuo pensiero, perché non credo che esista.


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Le scelte basate sulle emozioni sono scelte "di stomaco" e non "di testa".


Quindi stai dicendo che rispettare la Vita è una scelta di stomaco?




Calvero, basta. Accendi il cervello, fa' qualcosa!!!

Ci ho messo molto a tentare di spiegarti l'etica, cazzo!

Dammi un segno, fammi capire che non è stato tutto inutile!

LE MOTIVAZIONI DI UN'AZIONE NE CONNOTANO LA PORTATA (o "valenza") ETICA!

Quindi, SE rispetti la Vita "alla tuttle", ossia se rispetti l'ambiente perché TI CONVIENE, allora quella scelta ha una valenza etica bassa.

Non è sbagliata o illogica, perché è giusto e logico tutelare se stessi evitando di inquinare e distruggere l'ambiente in cui si vive, ma è una scelta egoistica e antropocentrica, che vede l'ambiente come una casa dell'uomo.

Non attribuisce dignità e valore all'ambiente IN SE STESSO, ma solo in riferimento alle proprie esigenze e convenienze!

Ti è chiaro?

ESEMPIO OPPOSTO: io tutelo l'ambiente e non inquino e distruggo perché l'ambiente è un valore che riconosco in se stesso (e ne spiego perché e percome).

Quindi, se decidi di non uccidere un pollo perché il pollo non ti piace, fai una scelta egoistica, di valenza etica bassa.

Se non lo uccidi, PUR PIACENDOTI, ma ne riconosci un valore e una dignità
autonome e da tutelare, allora fai una scelta anche disutile,magari, ma eticamente elevata.

Rispetare la Vita perché ti fa pena uccidere l'agnellino è una scelta emotiva, che non ha nessuna valenza etica in sé, ma tutt'al più evidenzia una sensibilità accentuata o anche una certa viltà, in alcuni casi.

Ma qualunque scelta basata sulle emozioni, compresa quella di "rispettare la Vita" è sempre di stomaco e non di testa.

Ora, per favore, fammi capire che hai finalmente capito.

Bastano poche semplici parole.

Soggetto-predicato-complemento

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L'etica non "ragiona" sulle soluzioni. L'etica elabora i valori e li scala tra di loro.


E quando si è dedotta la sacralità della Vita, si fa tutto ciò che è nelle nostre possibilità per rispettarne il valore.


Quando si deduce la sacralità della Vita si dice una cosa del tutto indimostrabile, Calvero.

Che appartiene alla tua sfera intima e personale, per cui non verrò mai a chiederti di comportarti diversamente e rispetterò la tua scelta.

Ma se credi che sia un concetto oggettivo e che si possa chiedere ad altri di applicarlo, allora ti toccherà DIMOSTRARE la sacralità della Vita, prima di ogni altro passaggio.

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E' desolante doverti dire questo, Calvero.


Non pervenuta.



E sintonizzati meglio.
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Se si dice: "Io non riconosco alcuna dignità al pollo, ma non lo mangio", allora verso che cosa stai tenendo considerazione? La Vita? E allora spiega perché non vale per un moscerino, ma solo per il pollo!


Vale per ciò che ti è possibile interagire. Se potrò eviterò di rompere i coglioni anche al moscerino. Si tratta di etica e di comportarsi intelligentemente in rapporto a quel principio etico. Per i miracoli, come detto, ci stiamo attrezzando.


No, Calvero, col cazzo che funziona così!

Una volta che avrai dimostrato la sacralità della Vita e che la vita di un moscerino ha lo stesso identico valore tuo, allora tu SEI OBBLIGATO ETICAMENTE a comportarti di conseguenza.

Senza "tentativi" e comode soluzioni intermedie.

"eviterò per ciò che è possibile"??? E' SEMPRE possibile, Calvero.

Basta NON ESISTERE ed eviterai con assoluta certezza di rompere i coglioni a qualsiasi moscerino.

E se la sua vita vale quanto la tua, allora secondo la tua logica il tuo vivere non giustifica la morte di mille moscerini.

Capito ora perché la tua ipotesi è stupida?


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Quando si contrappongono due diversi valori: quello di un uomo e quello di un animale, devi operare una scelta.


Certo, cercando di rispettare nei limiti delle nostre possibilità umane, intellettuali, il principio.


Quello si chiama bis-pensiero.

Alcuni lo chiamano semplicemente ipocrisia.

Ma la realtà è che è un castello logico del tutto stupido.

Se andando in macchina rischi di metter sotto un cagnolino e di ucciderlo,allora devi evitare di andare in macchina.

Se, camminando rischi di calpestare un animaletto devi evitare di camminare.

Perchè? Perché stai mettendo a repentaglio la Sacralità della Vita.

E' questa la TUA logica del cazzo, Calvero.

A questo porta.


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Non diventa sbagliato mangiare carne sol perché se ne produce troppa!


E' sbagliato cibarsene in seno a un principio etico logico e razionale che dice che, fin dove ci è possibile, la Vita (soprattutto per chi non può auto-tutelarsi) va difesa e rispettata.


Una summa di infingardia e di compromessi, eh?

"fin dove possibile"

Patetico.

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Il che ti riporta alla domanda iniziale: quando si contrappongono la vita di un animale a quella umana TU CHE SCEGLI?


Ipotizza un caso preciso, non surreale, e ti risponderò in maniera precisa.


E' giàun caso preciso.

Quando si contrappongono due vite, una umana e una animale, tu quale scegli di tutelare?

Quale vale di più?

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Perché cazzo consideri il pollo alla pari o addirittura superiore all'uomo come Valore!


Non so di cosa tu stia parlando con queste ipotesi. Per me non è superiore o inferiore. Per me si tratta di - cosa posso fare io? - ... Il mio principio in seno al valore sacro della Vita si impone dicendomi che: - ogni essere vivente (nel limite delle mie capacità di interazione e a tutela della mia esistenza) debba poter farsi tutti gli stracazzi suoi. IO non sono Dio e non sono nessuno per far sì che altri debbano direttamente o indirettamente, adattarsi ai cazzi miei.

Il fatto che degli animali hanno più o meno dignità, o più o meno consapevolezza, sottostà a questo mio principio. Vale anche tra uomini e uomini.


Prima di decidere COSA PUOI FARE,devi decidere PERCHE'.

E per farlo devi scalare dei valori, altrimenti procedi a casaccio.

Anche secondo me ogni essere vivente deve potersi fare gli stracazzi suoi.

Però, se èun animale e mi piace il suo sapore, me lo mangio.

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Si può allevare e uccidere senza inutili crudeltà.


Capirai. Ci mancava anche che oltre a giustificazioni obiettivamente dispotiche, Notturno fosse anche un sadico. Non l'ho mai pensato.


Meno male.

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Far riferimento al concetto di "Vita" per dire che non bisogna uccidere punto e basta non ti libera dal problema.

Devi affrontarlo prima o poi.


Lo sto affrontando infatti. Illuminanti - in questo senso - gli interventi di Tuttle. Un passo alla volta faccio del mio meglio.


Perché prendersela comoda, mentre tanta Vita Sacra viene soppressa??

Se è veramente "Sacra", allora non hai nessun alibi: smetti di sopprimere Vita Sacra.

Stop.

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