Mi allaccio all’intervento di
Polaris che ha evidenziato questo pensiero:
Citazione:
"Tutti noi viviamo immersi in un grande campo di energia che circonda e permea la Terra, quindi, tramite esso, siamo tutti connessi uno all'altro"
Cerco di trasmettere un’immagine:
Immaginate un laghetto con l’acqua calma, poi lo stesso sotto la pioggia.
L’acqua calma diventa un intreccio d’onde dovute alla caduta della pioggia.
L’individualità può essere rappresentata dal
punto d’incontro tra la goccia della pioggia e la goccia della superficie del laghetto.
L’individualità è si esprime, si manifesta, …
è … l’onda che emana e che si postano, e si intreccia con altre onde, sulla superficie del lago.
L’evaporazione dell’acqua del laghetto contribuisce alla formazione di nuvole e della pioggia, e questo dall’idea della
ciclicità unione naturale..
Per avvicinarsi, con una immagine, all’Etere:
Immaginate di essere dentro una stanza buia, così buia che non riuscite a vedere le vostre mani,
Il buio totale è interrotto da lampi luminosi che emettono onde luminose
Il vuoto quantico (o etere) è rappresentabile come un cielo buio costellato da lampi luminosi che appaiono e scompaiono, ma che emettono onde che s’intrecciano.
Il Vacuum (o etere) è in tutte le cose, (onnipresenza), è il vuoto che da forma alla materia, è presente nel macro come nel micro, la forma è dovuta ad una
informazione non locale. (onniscienza)
Per me Tesla aveva la capacità, conscia o inconscia, di connettersi con un campo d’informazione da cui traeva e le sue intuizioni, che riportava nei suoi esperimenti e apparecchiature.
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