Re: Arkadij Petrov e Gregari Grabovoj – bio-informazione

Inviato da  Al2012 il 16/7/2014 16:22:12
Benvenuto Polipol

Ho letto qualcosa su Marco Todeschini, ho letto e raccolto articoli in merito.

Le cose che citi “universo olografico, microtubuli, entanglement, tesla ecc” , è un modo per intravedere un “qualcosa” che non è totalmente svelato, perché una sua parte è ancora velata.

Secondo me questa parte velata è indefinibile, non solo perchè sconosciuta, ma perché è in “divenire”.
Con questo “divenire velato” intendo uno “spazio” (o campo) privo di “forme” , ma colmo delle “informazioni” relative a tutto quello che è stato, che è, che sarà, ma anche a quello che poteva essere, che potrebbe essere, che potrà essere.
Uno “spazio” in cui la coscienza individuale è assente, quindi non è presente l’individualità che può raccogliere, parte, dell’informazione e che, assemblando i pixel che riesce ha raccogliere, da forma ad immagine della realtà….. (mi sono fatto prendere)

Leggendo le tue osservazioni di getto mi è venuta in mente questa frase: “Ti piace vincere facile”

Citazione:
Per tornare on topic, ho googolato anch’io un po’ su Arkadij Petrov. In molti scrivono di lui o dei suoi libri che dà tanto spazio alle testimonianze e a quello che si può fare e che è capitato a lui e alle conclusioni filosoficheggianti e un po’ gnostiche ma c’è poco spazio per la pratica.


Poco spazio per la pratica, è vero. E’ “qualcosa” che cercavo, cerco anch’io, anche a me piacerebbe vincere facile.

C’è sicuramente un “pensiero” che può essere espresso con più metodi e relative pratiche, già in questo topic io ne conto 3 metodi: Petrov e Grabovoj, e poi inserisco la radionica.

Citazione:
Se un “metodo” come quello da lui suggerito è davvero così efficace dovrebbe essere facilmente riscontrabile ed esaminabile da chiunque, anche da noi che partecipiamo a questo topic. Senza bisogno di diventare matti tra siti russi. Non c’è niente di “brevettabile” a mio avviso dietro a quello che lui propone...


Sul facilmente riscontrabili ci sarebbe da dire molto, per esempio:
Non ci sono reperti medici e lastre da esaminare, se ci sono contano poco perché facilmente falsificabili, se ci sono testimonianze, ci sono dubbi sia che ci siano o no dati clinici, si dubita sulla buona fede dell’intervistato e dell’intervistatore.
Se non sei il paziente guarito o persona a lui vicina bisogna affidarsi a testimonianze video, ad interviste di terzi, meglio se personalità scientifiche, che hanno visionato il metodo e i risultati.

Non c’è niente di brevettabile, ma tanto da ricercare per comprendere prima il perché e non solo il come.
Per prima cosa sarebbe utile capire che il nostro comprendere è inevitabilmente condizionato dall’ambiente e cultura in cui si è nati.

Prima della mia ricerca sulla radionica, se qualcuno mi parlava di pendolino mi scappava un sorrisino ironico, perché condizionato dalla cultura dominante, non mi sono chiuso dentro uno scetticismo, e con interesse mi sono avvicinato alla radionica, che è legata sicuramente di più al metodo Grabovoj.

Citazione:
Però com’è che le uniche testimonianze sono così poche e si trovano solo in Russia? Qualcuno ha provato qualcosa di più “operativo”? Ci sono indicazioni tecniche?


Alla prima domanda: Perché stiamo trattando casi documentati ed accaduti in Russia, comunque c’è una apertura sulla radionica che riporta testimonianze, questo è anche qualcosa di operativoa più alla nostra portata.
Io non ho trovato indicazioni tecniche?
Però fare una ricerca sulla radionica mi ha aiutato.

Citazione:
E non linkatemi in risposta il video su come far ricrescere i denti perché nemmeno quello mette a disposizione degli strumenti ma passa subito alle conclusioni, presentandosi così come una gran bella supercazzola...


Per quello che ho capito io, in questo caso gli strumenti sono gli uomini .

E’ il complesso biologico, che sia umano o altro.
Lo strumento sono le possibilità racchiuse nel (corpo) campo biologico, un campo intrecciato con altri campi.

In radionica ha una grande importanza la “sensibilità” dell’operatore, ma altrettanta importanza ha la “sensibilità” del paziente.
L’ Intento dell’operatore e del paziente sono fondamentali per ottenere una buona comunicazione con il campo di informazioni da cui “attingere” quelle che “ri-normalizzano” lo stato di benessere del paziente, attivando un processo di auto-guarigione.

Grazie a questo Intento comune che è possibile collegare, il campo dell’operatore e del paziente, al campo di informazioni ed insieme cercano le informazioni per innescare l’auto-guarigione.

Più che cercare di possedere il metodo con il suo manuale d’istruzioni, bisognerebbe prima cercare di comprendere su quale campo si sta giocando.

Qui più che avere il metodo è questione di essere il metodo.

Ps: Per comprendere la forza dell’ Intento ti segnalo questo video citandomi:

Citazione:
un video che Gregg Braden ha presentato nella sua conferenza sulla Matrix Divina, video oscurato nella presentazione che io ho visto su youtube.

Qui ripreso in modo amatoriale da qualcunodel pubblico
http://www.youtube.com/watch?v=mtVcGIoY3Gk&feature=related

Nel video che segue si vede in modo più chiaro l’evento
http://www.youtube.com/watch?v=5Sq-UHYG7Vs

Se si accetta l’evento come reale è una dimostrazione della forza del pensiero, o mente se preferite, che, abbinata alla certezza che quello che si desidera è già realmente accaduto, fa si che ciò avvenga.
Contrariamente a quello che si può pensare il vero guaritore non sono i dottori che affiancano la paziente, ma è la paziente stessa, i dottori sono solo un rafforzativo della certezza della paziente, sono un appoggio alla sua volontà.

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