Re: Barry Jennings: brutte notizie...

Inviato da  shm il 1/12/2008 18:39:43
NIST NCSTAR 1-8, The Emergency Response Operations

5.9 Emergency Response Operations at World Trade Center 7Pag. 108 doc. (pag. 162 del pdf)

Sul sito del NIST il rapporto attualmente non è disponibile, tuttavia ne avevo salvata una copia:
http://www.megaupload.com/it/?d=BLQBD29E

E’ invece disponibile nella versione per i commenti del pubblico:
http://wtc.nist.gov/pubs/NISTNCSTAR1-81.pdf

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Traduzione:
Il WTC7 era un edificio importante in riguardo agli attacchi al World Trade Center. L’OEM di New York era dislocato al piano 3° e al piano 23° del WTC7. L’ufficio dell’OEM collocato al piano 23° conteneva la postazione delle operazioni d’emergenza dell’OEM ed era progettato per funzionare come centro di comando per supportare la coordinazione delle operazioni multi-agenzie negli incidenti nella città. L’11 settembre 2001, venne minacciato fin dal momento che il WTC venne attaccato.
Quando il primo aereo impattò WTC1 (torre nord, ore 8:46), la corrente saltò per diversi secondi dentro il WTC7. Molte persone iniziarono a lasciare immediatamente l’edifico, e l’OEM cominciò a ricevere chiamate relative all’emergenza. Come il secondo aereo impattò il WTC2 (torre sud, ore 9:03), venne presa la decisione di evacuare il WTC7. Dal momento che il WTC2 venne colpito dal secondo aereo alle 9:03, molti occupanti del WTC7 avevano già abbandonato l’edificio e altri avevano autonomamente cominciato l’evacuazione dell’edificio. Poco dopo che il WTC2 venne attaccato, un pompiere entrò nel WTC7 dal lato tra la Washington Street e la Vesey Street, collegò una manichetta nella conduttura degli “sprinkler” della scala “A” e avviò i motori delle pompe. Approssimativamente alle 9:30, FDNY(pompieri), l’EMS stabilì una squadra per l’assistenza delle vittime al WTC7[1]. Un centro di valutazione EMS venne stabilito nella lobby del WTC7 come gli occupanti del WTC1 e del WTC6 evacuarono attraverso il WTC7. Approssimativamente alle 9:44, dopo il rapporto di un “terzo aereo” in avvicinamento verso la città e notizie che il Pentagono era stato attaccato, un commissario delegato dell’OEM ordinò la completa evacuazione del WTC7. (Sheirer 2004)[2] Quest’ordine incluse l’evacuazione del centro operazioni OEM al piano 23°. La perdita del centro operativo OEM creò delle difficoltà relative alla coordinazione dei soccorritori d’emergenza e delle risorse. Prima che il centro operativo OEM fosse evacuato, l’OEM aveva assegnato alle operazioni il personale di ogni posto di comando. Questo ridusse l’impatto della perdita dell’ufficio dell’OEM al WTC7. (vedi capitolo 8) Gli occupanti evacuarono dal WTC7 usando sia gli ascensori che le scale per lasciare l’edificio. Appena dopo il WTC7 venne evacuato, arrivò il commissario antincendio dell’FDNY, cercando il sindaco che credeva essere al centro OEM al 23° piano. Una guardia incontrò il commissario nella lobby e ordinò a lui ed al suo staff di uscire dall’edificio. La guardia disse lui, “Questo edificio è stato evacuato” e che “l’OEM, il sindaco, se n’erano andati.”(Von Essen 2002) [3]
Alle 9:59 a.m. il WTC2 collassò, e i detriti dal collasso impattarono la facciata sud del WTC7. Alle 10:28, il WTC1 collassò e un ammontare significativo di danni venne causato al WTC7. Una grande quantità di detriti si scontrarono nel fronte centrale dell’edificio approssimativamente dal 10 piano in giù fino al piano terra, e detriti staccarono una parte dell’angolo sud-ovest approssimativamente dall’8° piano fino al 18° piano. Il collasso del WTC1 appare anche essere responsabile degli incendi dentro al WTC7. Con il collasso delle 2 torri, un dipendente di New York City (Michael Hess) e una persona dello staff del WTC7 (Barry Jennings) rimasero intrappolati dentro al WTC7. I due erano andati al centro OEM al 23° piano senza trovare nessuno. Come andarono a prendere l’ascensore per scendere le luci all’interno del WTC7 tremolarono come il WTC2 crollò[4]. A questo punto, gli ascensori che stavano cercando di prendere smisero di funzionare, così cominciarono a scendere per l’androne delle scale. Quando raggiunsero il 6° piano, il WTC1 crollò, saltarono le luci nelle scale, gli “sprinkler” funzionarono immediatamente, e l’androne delle scale si riempì di fumo e detriti. I 2 uomini ritornarono all’8° piano ruppero una finestra e chiamarono aiuto. I pompieri da terra li videro e andarono per le scale. In aggiunta, un ufficiale della sicurezza di una delle imprese dell’edificio era anche lui rimasto intrappolato al 7° piano nell’androne delle scale. Come i pompieri salirono arieggiarono [they vented] l’androne delle scale e lo liberarono in parte dal fumo. Prima andarono incontro all’ufficiale della sicurezza al piano 7° e dei pompieri lo scortarono giù per le scale. Gli altri pompieri della squadra continuarono su per le scale chiamando e illuminando con le loro torce attraverso la cortina di fumo nell’androne. I due uomini intrappolati al piano 8° videro le luci delle torce dei pompieri che chiamavano e vennero giù per le scale. I pompieri portarono gli uomini fuori e li diressero lontano dall’edificio.


Alcune considerazioni:

[1]
Il NIST afferma che alla 9:30 circa venne stabilita una “triage area” nella lobby per la codificazione dei feriti in transito. Preposti a tale compito erano Zarrillo e Nahmod a seguito della pianificazione di questa con Peruggia che avrebbe invece predisposto un OEM provvisorio nella lobby. Se alle 9:30 detta area venne predisposta, tra il tempo necessario all’allestimento, il tempo speso per confrontarsi con Peruggia e il tempo per discendere 23 piani a piedi dall’OEM, Zarrillo e Nahmod si sarebbero dovuti trovare al 23° piano pressappoco intorno alle 9:20. Considerando che ai due EMS viene detto di evacuare l’OEM per il pericolo del 3° aereo... Quest’orario implica necessariamente che il falso allarme del 3° aereo in avvicinamento su New York è stato ripetutamente diramato creando confusione e conseguendo percezione di ulteriore pericolo da parte dei soccorritori impiegati nelle varie operazioni di soccorso…
Infatti alle 9:32, dal resoconto di De Vona(link al commento 38), abbiamo un ulteriore dispaccio diramato dal PA(Port Authority Police):
“9:32 Houston Radios Police Desk, he has been informed, by the Mayor OEM’s Desk, that another plane is headed in our area.”
…ma minuti prima che venisse diramato questo dispaccio già l’allarme era stato dichiarato essere falso:
“…we made it down to the lobby of the building, street level, met up with Chief Peruggia in the lobby of the building. He said that there was no third plane…” (Zarrillo, commento 34)
È probabile che il “servizio segreto”, in collegamento con la FAA, avesse allertato la dirigenza dell’OEM e che di rimando questa avesse provveduto a diramare l’avviso del pericolo alle varie agenzie che a loro volta inoltravano l’allerta capillarmente ai vari centri di comando allestiti nella zona…
Scoperto l’equivoco, la “catena” di comunicati, attraverso mezzi di comunicazione non completamente funzionanti, era ormai avviata. Alle 9:32 il dispaccio della PA comunque arriverà al posto di comando nella lobby della Torre Sud che di conseguenza richiede il ritiro del proprio contingente dei soccorritori che stavano salendo le scale per le operazioni di salvataggio…
Ambiguamente da dopo la scoperta del falso allarme del terzo aereo, comunque l’OEM avrà soltanto ricevuto come collegamento esterno quello degli EMS Zarrillo e Nahmod e non verrà più utilizzato per le operazioni per cui ne era stata richiesta la costruzione…

[2]
Per l’orario di evacuazione dell’OEM il NIST cita come fonte Shierer. Ma nella testimonianza di Shierer non viene mai citato, per nessun motivo e in nessun modo il Pentagono (link al commento 39). Nei Pubblic Hearing del 2004, sul sito di “9/11 C.R.”, Shierer cita il Pentagono soltanto in funzione della richiesta del supporto aereo su New York:
http://govinfo.library.unt.edu/911/archive/hearing11/9-11Commission_Hearing_2004-05-18.pdf
Almost instantly after the South Tower had been hit, I had OEM request air support from the state emergency management agency for Air National Guard, and through the Pentagon, who we have worked closely with. It was at that time that the EOC informed me that that there were still planes unaccounted for and that additional planes may be heading for New York. I relayed that information immediately to the fire incident commanders in the lobby of number one. At the same time, OEM evacuated the EOC. The rest of 7 World Trade Center had been evacuated earlier, but after the report of a possible third plane, we had to get our people out of that building.

Quasi istantaneamente dopo che la Torre Sud fosse colpita, ricevetti una richiesta OEM di supporto aereo da parte della State Emergency Management Agency per l’Air National Guard, e attraverso il Pentagono, con cui lavoravamo strettamente. In quel momento l’EOC m’informò che c’erano aerei non identificati e che ulteriori aerei forse stavano raggiungendo New York. Inoltrai immediatamente l’informazione ai comandanti dei pompieri nella lobby della torre 1. Nello stesso momento, l’OEM evacuò l’EOC. Il resto del WTC7 era stato evacuato prima, ma dopo il rapporto di un possibile 3° aereo, avremmo dovuto tirare fuori le nostre persone dall’edificio.

Questo resoconto di Shierer non fa certo pensare che quanto abbia detto si sia svolto intorno alle 9:44, né tanto meno che l’OEM sia stato evacuato dopo l’impatto di AA77 contro il Pentagono alle 9:38…
…che dopo il secondo attacco si richieda il supporto aereo come misura di difesa preventiva e non dopo la notifica di alcuni aerei non identificati, appare essere prassi confermata anche da un altro soccorritore che si trova nella Torre Nord, quando avviene il secondo impatto alle 9:03 e. non informato del pericolo di ulteriori aerei non identificati, immediatamente si preoccupa di chiamare la difesa aerea e avvertire Washington…

Dunque, il NIST, come può concludere che all’OEM viene ordinato di evacuare gli uffici intorno alle 9:44, quando la fonte citata, Shierer, afferma tutt’altra versione?

[3-4]
Il NIST afferma che Von Essen dalla torre si è spostato per andare al WTC7 in cerca del sindaco, presumendo che si trovasse all’OEM al 23° piano. Una guardia lo avverte riferendogli che il sindaco non c’è più, così pure l’OEM… Peruggia lo conferma. Il problema sorge nel momento in cui il NIST colloca Barry Jennings e Michael Hess al 23° piano a ridosso del crollo della torre sud avvenuto alle 9:59. Ne consegue che Jennings sarebbe arrivato alla lobby del WTC7 pochi minuti prima facendosi identificare e chiedendo dove fossero gli ascensori. Salirebbe con Michael Hess e trovando l’accesso bloccato all’OEM scenderebbe per chiedere come fare per aprirlo e risaliti riescono ad accedervi:
- A pochi minuti dal crollo della torre sud Jennings entrerebbe nel WTC7 senza sapere ancora che:
a) Il Pentagono è stato attaccato (9:38)
b) La torre sud era stata attaccata da UA175 (9:03)
c) La torre Nord era stata attaccata da un aereo commerciale: nell’intervista afferma di sapere soltanto che un Cessna avesse colpito la torre nord (…notifica smentita entro i dieci minuti successivi l’impatto di AA11 delle 8:46)
- Von Essen viene avvertito del fatto che Giuliani non è più nell’edificio, Jennings ed Hess no. Se non sono stati avvertiti è ragionevole pensare che le guardie non lo sapessero(teoria dell’incompetenza), ma è anche ammissibile che la dove fossero andati i due a farsi identificare, immaginavano che il sindaco fosse ancora al suo posto e perciò non dissero niente… Siccome l’orario comunque sospetto in cui Giuliani potesse trovarsi all’OEM potrebbe essere individuato intorno alle 9:00 (…se non prima) risulta molto più probabile che, alla luce delle falsità del NIST anzi esposte si menta deliberatamente per coprire il simbolismo identificato in un sindaco al suo posto e si sacrifichi Jennings destinandolo ad essere considerato smentibile con qualsiasi bugia…

Il NIST afferma che l’ascensore che Jennings ed Hess avevano intenzione di prendere aveva smesso di funzionare e che quindi si diressero giù per le scale. Al 6° piano ci arrivarono al crollo della torre nord: alle 10:28. Dunque bisognerebbe credere che 29 minuti sia un tempo di discesa accettabile per la percorrenza di 17 piani di scale cioè dal 23° al 6°: circa un minuto e mezzo a piano…

Dall’interno del WTC7 altre testimonianze affermano di aver percepito vibrazioni o rumori di entrambi i crolli delle due torri: né Jennings, né Hess ne parlano nel mentre discendono i 17 piani…

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