Re: NIST report fucks its own FAQ!

Inviato da  shm il 6/5/2009 9:48:03
Piano 5° e 6° in funzione delle simulazioni dell'Appendix D

Come visto sopra, il piano 5°(dal quale Jennings afferma di aver dedotto la provenienza delle esplosioni) era totalmente sprovvisto di finestre, mentre il piano 6° prevedeva un’unica fila di finestre limitatamente al lato nord e un’unica doppia finestra ad un estremo del lato ovest.

Volendo prender per buona l’analisi effettuata dal NIST in funzione del calcolo dei livelli sonori udibili dall’esterno dell’edificio, ad oltre 800 metri di distanza, il risultato ottenuto potrebbe essere attendibile esclusivamente nell’eventualità che la sorgente del rumore delle esplosioni udite da Jennings si collocasse simultaneamente:
- al piano 6°
- nelle vicinanze del lato nord e in prossimità dell’angolo di nord-est
- vicino alle finestre
- senza ostacoli frapposti come locali tecnici/generatori/ventilatori ma con le disposizioni degli uffici viste nei “layout 2 o 3”
- interessasse unicamente la “colonna 79”: la più esposta al lato nord dell’”edificio 7” rispetto a tutte le altre colonne del lato del “core” interno parallelo ad esso.

Ma Barry Jennings, come dichiara anche lo stesso NIST, si è trovato in uno dei 2 androni delle scale principali dell’edificio, situati nel “core” interno del WTC7, e non nelle aree comprese tra il perimetro di questo e le facciate esterne dell’edificio, prossime, dunque, alle più fragili finestre…

Nel caso di una confutazione scientifica idonea, con queste simulazioni, l’analisi effettuata dal NIST appare insufficiente e contro-producente perché:
- non tiene conto della presenza dei “louvers” al posto delle finestre: composti da grate esterne e doppi pannelli interni mobili che avrebbero ostacolato e riflesso la propagazione del rumore
- non considera l’ingombro di macchinari presenti sulle superfici degli unici 2 piani del WTC7 totalmente preposti all’alloggiamento di impianti elettrici d’emergenza, scambio fumi, ventilazione A/C e generatori
- non tiene conto delle disposizioni interne dei locali tecnici/servizio e delle loro pareti divisorie
- non tiene conto della solidità strutturale dei solai dei due piani, né dell’altezza tra solaio e solaio e né che ai piani 5° e 6°, i loro perimetri, sia del “core” interno che del “core” esterno, fossero circondati da “belt-truss”(continuità di elementi ad “X”)
Image Hosted by ImageShack.us

- non tiene conto che i muri spessi 20 cm (8 in.) delle stanze che ospitano i generatori sono eretti dal pavimento fino al soffitto e non erano in cartongesso ma in cemento
- non tiene conto di pannellature in alluminio tra i “louvers” e i generatori

Image Hosted by ImageShack.us


I solai dei piani 5°, 6° e 7° erano gli unici del WTC7 pesantemente rinforzati rispetto a tutti gli altrie l’altezza pavimento-soffitto era, per i 2 piani 5° e 6°, 4 metri.

Volendo adottare la stessa metodologia utilizzata dal NIST, una simulazione credibile, in funzione della confutazione, o meno, dei clamori di Jannings, avrebbe tenuto conto che, considerato il “Layout 3” “heavily partinioned floor”, un “layout” che avesse rappresentato il piano 5° o 6° avrebbe almeno meritato l’appellativo di “high heavily partitioned floor”, in quanto, simulando la collocazione di una carica di demolizione da 2 o 9 lb, per esempio sulla colonna “62” al piano 5°, la compressione esercitata dalla deflagrazione non avrebbe incontrato 2 o 3 cubicoli o pareti in cartongesso ma:
- locali ausiliari del “core” interno
- al lato sud: la prima “belt truss” del “core” interno del WTC7, il locale del serbatoio e il serbatoio, il muro di cemento del locale generatori, la serie di generatori, pannellature in alluminio, la “belt truss” del “core” esterno e i “louvers”.
- al lato ovest: la prima “belt truss”, la parete del “transfer corridor”(tra l’androne principale e l’androne più esterno), l’androne delle scale esterno, le pannellature, lo spazio in cui erano alloggiati i macchinari di scambio fumi, la “belt truss” del “core” esterno e i “louvers”.
- al lato nord: l’androne della scala ovest del WTC7, il “transfer corridor”, il muro del locale generatori, i generatori, la “belt truss” del “core” esterno e i “louvers”
- al lato est: 7 file di ascensori in parallelo e gli spazi di alloggiamento dei servizi igienico/sanitari…

Tutti ostacoli, come si può notare, ben più “duri” rispetto al cartongesso di cui erano composti le pareti e i cubicoli osservati nelle simulazioni…

Considerato che ad una carica di esplosivo posizionata su una colonna è richiesto unicamente il taglio di questa, risulta inverosimile che la compressione esercitata dalla sua deflagrazione, nel caso di un test in cui la si collochi al piano 5° di WTC7, possa anche procurare un varco tra gli ostacoli così da permettere una propagazione del rumore all’esterno dell’edificio come rappresentato dal NIST nel caso dei “layout 2” e “layout 3”(…ammettendo che le simulazioni del NIST siano replicabili “n” volte e conseguano sempre lo stesso risultato)…

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=5&topic_id=4942&post_id=138103