Re: Cosa state ascoltando?

Inviato da  ohmygod il 15/8/2013 20:37:52
A dream in a dream

Il sogno ha svegliato essenza ed essenza si è trovata a calcare la scena nella quale lei era il corpo che si muoveva nella stanza mentre sogno dormiva.
I colori del buio: 256 sfumature di grigio e penombra.
Una forma si è mossa: zampe pelose, guardinga, "strisciando" lentamente avanzava.
Sfumatura di grigio e penombra, il nero senz'ombra.
La fioca luce prodotta dal sogno l'ha inquadrata. Di lato nei pressi di geometrie rivoltate e fra di loro temporeggiando si è bloccata.
10 - 10. Loro fermi neanche l'accenno di un passo.
Lo sguardo dritto chiedendosi dove fossero gli occhi ha deciso di aspettarla al varco.
La forma, nel suo silenzio, di riflesso agiva e con uno scatto repentino quasi al centro si è portata.
Proprio lì al centro vi era l'oggetto del suo desiderio: uno scricciolo biondo di purezza vestito, inerme nel suo essere: una bambola, un giocattolo che di male non sà.
La forma di un suo passo è indietreggiata e come spinta da molle fameliche si è fermata. Fulminea, senza nessun rumore l'apertura. La bocca con fare appiccicoso ha ingoiato l'innocenza.
Solo allora la forma si è rivelata nel suo essere: un ragno.
Neanche il sogno ne aveva visto di uguali, essenza è rimasta pietrificata sia dalla paura sia dalla simbologia.
Il ragno ha iniziato a indietreggiare con i piedini che immobili oscillavano nel vuoto sottostante per poi fermarsi nei pressi delle geometrie rivoltate.
Il ragno con mosse certe tentava di voltare le geometrie per essere padrone assoluto della confusione che crea.
Essenza ripresosi dallo sgomento iniziale con passo deciso è andata incontro al destino e il ragno, non scorgendo in lui cedimenti, il suo proposito ha abbandonato.
Si è girato, il posteriore uguale all'anteriore, e dietro il monolito che il buio protegge
si è dileguata.
Essenza l'ha inseguito, fuori si è trovato, su strade dove fumo usciva da piccole fessure. Non vi era segno di vita, nè le case che davano sulla strada avevano fiori di vita.
Essenza in una di quelle case è entrata.
All'interno mercenari assoldati, saldati.
All'interno una o due donne in una.
Tutto era così neutrale, insofferenza neutrale.
Essenza invisibile a loro, loro invisibili a essenza.
Così si vedevano.
Nell'incerta luce una luce certa: l'invisibile.
Il neutrale muoversi produceva nè sorrisi, nè suoni, nè sofferenza, nè insofferenza. Muta presenza.
Un soldato si è piegato e ha raccolto uno strano intatto animale, ha collegato le estremità a una sconosciuta energia.
Bizzarro vedere esseri spenti.
L'unica luce veniva dallo strano intatto animale che girava negli spazi, illuminato per fornire luce.
Richiamato dal sogno essenza rientrò nel cuore del sogno.

Buongiorno, solite cazzate e nel tratteggiare riportavo alla vita "sogno nel sogno".
Ricordo di essermi fermato nel chiedermi: se in quei momenti mi fossi girato chi avrei visto a letto?
Ed è una cosa stupida in quanto il sogno lo si sogna mentre il sogno nel sogno lo si vive.
1 che è sveglio non si chiederebbe mai di girarsi verso il letto per vedere se 1 sta dormendo.

Miracoli e Mamma e fra di loro uno squinternato scienziato che avrebbe voluto !approfittare! della "manna" per ibernare all'istante miracolo e mamma.
Salto il tutto per arrivare al dunque.

Molti anni prima la mamma aveva subito il nefasto effetto di una "scarica elettrica".
Il colpo le produsse la perdita della memoria come se tutti i circuiti che confluiscono
in quella mappa fossero stati ostruiti da "porte stagne"
Col tempo la mamma riuscì, chissà attraverso quale espansione, a riconoscerci, a chiamarci per nome anche se molte volte si confondeva.
Riuscì a mettere insieme la parvenza di frasi corrette nella loro logica.
Non riuscì più a leggere e a scrivere.

Quel giorno attorno al grande tavolo un pò tutti.
Non si festeggiava alcunchè, si ricordava, mangiando, l'assente presenza di un componente caro in modo particolare alla mamma.
Io ero fuori con la mia "colpevolezza" da esaminare.
Rientro in soggiorno per assistere a una delle scene che Meraviglia a volte produce.
In quel preciso istante un congegno ,attraverso il trauma, aveva sbloccato "le porte stagne, per cui la mamma salì in cattedra e noi assistemmo a uno dei suoi più bei discorsi.
Ecco in quel preciso attimo avrei voluto ibernare Miracolo e Mamma onde controllare con gli adatti strumenti cosa fosse cambiato in quello schema intricato del labirinto parietale.

Natura non ha voluto che io diventassi Doktor Frankenstin in compenso Materia: Mk-Ultra, Project Monarch: ooh la diversa essenza chimica.

Anyway quello stato di "grazia" durò solo 10 minuti, troppo poco.
Peccato.

Così, dato che mi trovo, mi piacerebbe l'idea che da qualche parte sia "parcheggiata" una memoria di riserva nel caso la principale resti danneggiata da un virus.
In fondo siamo "macchine perfette" alle quali difetta la perfezione.
Nobody is perfect.
Yes i know.


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