Re: Preferenze in Pittura,Scultura ed arti varie,perchè?

Inviato da  nichilista il 25/2/2007 13:47:50
in quanto sostenuto da una mentalità che non soffre i disagi della civiltà tecnologica, come produttrice di alienazione. Egli si muove con un maggior cinismo operativo, sollevato dal peso dell'ideologia e spinto in tal senso dall'adesione ideale a un tipo di società opulenta e affluente.
[…]
b]" Il quadro per lui non è che "la riproduzione di un oggetto artistico fatto per essere riprodotto".[/b] Da questa premessa deriva l'utilizzo della serigrafia su tela, che, oltre naturalmente a permetterne la vendita in numerosi esemplari, spoglia l'immagine di ogni qualità sensoriale riducendola intenzionalmente ad un puro segno grafico, esasperando così ancor più la già fredda presentazione grafica delle sue immagini.


beh, in tal caso non possiamo dimenticare un maestro della provocazione sempre critico con l'invadenza della società "macchinista" omologante e di massa nell'arte , come:




piero manzoni


se poi parliamo di opera d'arte come "mezzo pubblicitario" io direi che non possiamo prescindere dal partire da Magritte (che confesso essere il mio pittore non -figurativo più amato EDIT- in realtà lo è ma con un netto distacco rispetto al passato del figurativo )

come nel mondo pubblicitario, lui si rifà ad un simbolismo comprensibile solo in un secondo momento ma allo stesso tempo potente e diretto .diciamo che ancora forti sono i legami con il mondo del figurativo, nonostante i temi siano fortemente cambiati.
temi affascianti, come l'errore della percezione umana, l'inganno dell'occhio ma ancor più della mente e sopratutto la "pesante" differenza tra il mondo fenomenico e quello noumenico (parlando alla kant)








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