Re: L'angolo delle ricette!

Inviato da  Calvero il 9/12/2011 16:04:36
Citazione:

Pispax ha scritto:

Minchia, ma come si fa a mangiare qualcosa che non abbia dentro quantità OMICIDE di colesterolo?
No, dico sul serio.


to acchiappa qué

Come le ricette del Post precedente, ideate e fatte tutte da una mia amica. Non è roba googlata questa






Ingredienti per la base:

200 gr di farina integrale
50 gr di granella di mandorle
50 gr di cacao amaro in polvere
20-30 gr di scaglie di cioccolato fondente
1/2 fava Tonka grattugiata
90 gr di zucchero grezzo di canna
7 gr di cremor tartaro
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di sale
250 gr di latte di kamut
100 gr di olio di semi
Ingredienti per la farcitura:
marmellata di ciliegie
1 confezione di panna di soia (della Soyatoo)
2 cucchiaini di nutella veg
amarene più sciroppo della Fabbri
cacao amaro in polvere

Procedimento:
versare tutti gli ingredienti secchi in una ciotola (eccetto le scaglie di cioccolato e la fava Tonka), aggiungere il latte e l’olio precedentemente uniti e mescolare per alcuni minuti. Alla fine aggiungere le scaglie e la fava, versare il composto in una tortiera con cerniera ( 24 cm) precedentemente oliata e infarinata e infornare a 180° per 30 minuti (funzione forno ventilato). Mentre la torta cuoce preparare la farcitura montando la panna e aggiungendo, quando è pronta, la nutella veg. Mettere in frigo.
A cottura ultimata togliere la torta dal forno e lasciarla raffreddare. Tagliare la parte sopra per livellarla e farcire con uno strato di mezzo cm circa di marmellata. Ultimare con la panna (lasciando un paio di cucchiai da parte), una spolverata di cacao amaro e le amarene. Riporla in frogorifero. Dopo alcune ore (la miglior cosa sarebbe attendere un giorno intero) togliere la cerniera e “ritoccare” il bordo con la panna rimasta (cosa che io purtroppo non mi sono ricordata di fare).

Servire guarnendo il piatto con lo sciroppo e le amarene.



.. eppure qué



In un tegame mettete dell’olio evo, l’erba cipollina tagliata a pezzettini (oppure della cipolla tritata fine e dell’aglio a pezzetti) e il resto del luppolo tagliato a pezzi abbastanza lunghi. Aggiungete un pò d’acqua e un pò di dado vegetale. Cuocete per qualche minuto e poi, a fine cottura, aggiungete la panna di soia e il pepe. Un minuto ed il condimento è pronto.
Cuocete la pasta (il tempo di cottura dipende da molti fattori, per esempio lo spessore, quindi assaggiatela dopo un minuto perchè si cuoce in un attimo), scolatela e spadellatela con il sugo per qualche secondo.
Mantecate con del lievito alimentare e gustatevela il più a lungo possibile! ; )

Il punto:
Il luppolo si raccoglie in quasi tutta la penisola italiana ai margini dei boschi e sulle siepi.
In primavera, verso aprile, si raccolgono le cime dei germogli. Solitamente su ogni pianta si riescono ad effettuare due raccolti. Le foglie più tenere di ogni cespo possono venir aggiunte alle minestre; i fiori si raccolgono all’inizio dell’autunno, quando sono giunti a maturazione; i lunghi steli, da usare per intrecciare ghirlande o canestri, si tagliano nel tardo autunno.
Conosciuto per le sue proprietà digestive, sedative, è induttore del sonno, è batteriostatico ed estrogenico, utile negli stati di ipereccitabilità, è considerato il rimedio per la malinconia, per l’insonnia di orgine nervosa, gli stati di tensione, si usa esenzialmente come sedativo. Ha proprietà lassative, aperitive, depurative, vermifughe e si usa anche negli sciroppi contro la tosse…insomma chi più ne ha più ne metta! : )


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