Re: Datagate e spionaggio industriale

Inviato da  perspicace il 28/12/2013 17:41:50
@DrHouse

Sai ultimamente penso ci si stia soffermando troppo sulla forma, quando bisognerebbe fare più attenzione alla sostanza.

I timori di cui penso tutti qui siamo a conoscenza si stanno manifestando in maniera talmente soft che sono quasi impercettibili se non già di per se assimilati (almeno per i più giovani anche se ora che la vecchia guardia volge al termine tutti chi più chi meno dobbiamo relazionarci con le nuove tecnologie, vedi inps elettronica,conti online,bancomat,etc.) ma ci si sono mostrati in forma differente. Il chip sottocutaneo e uno smatphone GPS il cui wifi finge da radar 3d del ambiente ed è in grado di leggere anche le conversazioni, la guerra-pace è ormai l'unico modo materiale di usare gli eserciti che altresi starebbero ad arrugginire poiché i confini si sono periodicamente dissolti, si centralizza tutto: il clima, le responsabilità, la metodologistica.

I cloud system anche se non affidati ad una reale intelligenza artificiale (AI) possono essere completamente automatizzati e gestire flotte di droni o di automazioni varie, è come se fossimo fra due epoche, siamo su un ponte che non possiamo buttare giù senza cadere nel mare.

Percepisco da una parte la volontà di procedere dall'altra il timore di ciò che stiamo lasciando. Procedo verso la logica conseguenza degli eventi, attratto dai piaceri di una vita confortevole e priva di sforzi da un lato e impossibilitato da reagire ad un caotico quindi in-abbracciabile desiderio di libertà dall'altro.

E so di non essere l'unico, la tecnologia procede a passi da gigante e presto porterà a lavorare solo il 12% della popolazione lasciando liberi (se cosi si può dire) gli altri di seguire ciò che è marginale (allenamento alla guerra che non arriverà mai forse, arte, ideare desideri sempre nuovi), il mondo è in transizione ai miei occhi, vedo nuovi eroi, i programmatori e i progettisti (i nerd sono già al top Zuckerberg, Gate, Jobs), nuovi modelli, dopo ci sono i ricercatori tutti dai fisici ai medici, per arrivare ai cittadini messi li come pezzi in un parco di uomini come a testimonianza della nostra grandezza.

Non serve un chissà quale potere per vedere oltre in presente (tipo magia) basta un occhio allenato (vedi le previsioni di Asimov ne ha azzeccate il grosso), in un mondo di protocolli tutto diventa quasi scontato.

So che ci aspettano ancora molte "sorprese inaspettate" ma penso la strada da percorrere è ben illuminata e con molta probabilità le persone tenderanno a scegliere quella.

Quindi niente Matrix ma una società più abituata a relazionarsi come massa piuttosto che come individui, quindi prevedibile.

Se i nemico prevede tutte le tue mosse hai già perso anche se stai ancora giocando.


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