Re: Gli extraterrestri non esistono!

Inviato da  Heisenberg il 19/4/2015 10:56:34
Premetto che tutto ciò che scriverò non ci incastra niente con il topic. Mi sembrava doveroso correggere alcune gravi inesattezze che si divulgano con troppa leggerezza.

Qualsiasi dato inerente ad una data particella che eventualmente citerò è ricavabile qua: http://pdg.lbl.gov/

Citazione:

alroc ha scritto:
In parole povere l’anti fotone potrebbe essere rappresentabile da un fotone che, per la fisica quantistica classica, alla velocità della luce, andrebbe indietro nel tempo ed è per questo motivo che, anche se si ottenesse in un acceleratore di particelle, esso scomparirebbe immediatamente rendendosi elusivo a qualsiasi tipo di detector oggi conosciuto.


La visione che una antiparticella sia una particella con proprietà opposte che viaggia indietro nel tempo è una visione antica e desueta (e che viene mantenuta solo per fare dei disegnini e non sbagliare i segni). Che Malanga si aggiorni.

Lui sostiene che, data una particella, la sua corrispondente antiparticella viaggerà indietro nel tempo. Bene.

Come spiega che un pione neutro decade in due fotoni ben visibili?

Come spiega che una phi decade in una coppia di K ed anti-K ben visibili?

Non mi pare che in questi casi nessuna particella prodotta viaggi indietro nel tempo. Eppure, data una particella prodotta nei due decadimenti sopra, l'altra è necessariamente la sua antiparticella.

Per salvare capra e cavoli, non pensare che un eventuale antiparticella talvolta viaggi indietro nel tempo, perché o lo fa sempre o non lo fa mai. E visto che le antiparticelle (tipo quelle nei decadimenti sopra) sono ben visibili e rilevabili, l'ipotesi del "viaggia indietro nel tempo" è scorretta.

Ritornando ai disegnini, nei diagrammi di Feynman si da una orientazione del tempo ai diagrammi e poi si disegnano delle freccette sulle linee. Quello è solo un modo semplice ed efficace per evitare di sbagliare i conti e fare i bilanci di conservazione di energia-impulso. Se in uno scattering e+e- l'e+ uscente ha una freccia che punta contro la direzione segnata del tempo, stai ben certa che non vuol dire che l'e+ viaggia indietro nel tempo, visto che lo rileviamo. Che qualcuno aggiorni Malanga.

Citazione:

Bisogna porre l’evidenza sul fatto che esistono molte teorie di fisica che cercano di spiegare qualcosa della realtà virtuale ma nessuna di esse riesce a spiegare tutto, a causa della complessità non tanto dell’universo ma della teoria di partenza che, nel tempo, ha subìto numerosi scossoni, nel tentativo di adattarla alle molteplici incongruenze, cercando di evitare di considerare l’ipotesi dell’universo virtuale privo di massa. In questo contesto e con questi preconcetti di base, i fisici hanno tentato di rabberciare una teoria che parte da punti apparentemente errati. Una delle condizioni di partenza, che potrebbero essere errate, per la teoria, sembra essere quella che insiste sulla esistenza di un ipotetico bosone di Higgs (la particella che trasporterebbe l’informazione della massa).
La teoria di base del mondo delle particelle subatomiche è stata costruita da Higgs, il quale, per primo, sostiene che nella sua ipotesi di lavoro, non si riesca a prevedere la massa delle particelle che a lui appaiono puntiformi. Sulla base di questi requisiti si costruisce tutto il resto, dimenticandosi che, se tutto il resto deve rimanere in piedi, ecco che una massa ci deve pur essere, visto che si può misurare. In questo contesto si muovono i tentativi dei fisici moderni di scoprire per forza che esista una particella subatomica, detta appunto bosone di Higgs che, in qualche modo, contenga le informazioni della massa. Ammettere l’assenza di massa sarebbe come dire che si deve ammettere l’inesistenza della evidenza della misura. I fisici, che basano tutto sull’idea che le cose esistono solo perché possono essere misurate, considererebbero questo fatto non tanto un fallimento della scienza ma il baratro che getta l’uomo nell’inconsistenza dell’universo stesso. Noi vivremmo nel nulla, saremmo il frutto del sogno di un gigante dormiente e non avremmo identità propria. Il fisico avrebbe paura di perdere così la sua identità.


E il punto sarebbe? Il bosone di Higgs è stato trovato. La teoria è stata confermata.

Teoria che è stata elaborata, in primo luogo, non per spiegare la massa di tutte le particelle, ma solo quella dei W e dello Z (poi estesa a tutte le particelle).

Citazione:
(iii) C’è infine la questione importantissima che riguarda la natura e struttura dello spazio- tempo; si tratta di comprendere se esso è una realtà data a priori oppure se emerge dalla dinamica stessa dei fenomeni fisici, e di capire anche l’influenza che le fluttuazioni quantistiche possono avere sulla geometria e la topologia dello spazio-tempo. Alcune riformulazioni recenti delle teorie quantistiche di campo, e in particolare le teorie della gravità quantistica, ci portano a considerare due possibili nuovi scenari della fisica: (a) il carattere emergente dello spazio-tempo dalla dinamica inerente a una specifica teoria quantistica di campo, (b) e la copresenza di più strutture matematiche in una stessa teoria fisica che descrive i fenomeni alle scale atomica e subatomica. ….. Negli ultimi tre decenni la nostra concezione dello spazio e dello spazio-tempo si è arricchita notevolmente e ha conosciuto dei cambiamenti profondi grazie all’introduzione di un insieme di nuove strutture matematiche non puntuali, non lineari e non commutative, che formano quella che oggi viene chiamata geometria quantica. Queste strutture sono al cuore delle teorie di Gauge non-abeliane, che sono riuscite nell’intento di unificare le particelle con i campi e la geometria dello spazio-tempo con la dinamica dei fenomeni fisici tramite la descrizione e il modellamento delle interazioni fondamentali per mezzo di certi gruppi di trasformazioni (gruppi di Lie compatti) e delle loro rappresentazioni. La costruzione allargata del modello standard della fisica, che ingloba è infatti interamente fondata sull’idea di gruppo di simmetria e di spazio con connessione sul quale esso agisce. Se però, da un lato, un simile modello descrive profondamente e in modo coerente le interazioni fisiche dovute alle tre forze fondamentali esistenti in natura, dall’altro, esso è incapace di spiegare la forza di gravitazione e, di conseguenza, di inglobare la relatività generale in un’immagine unitaria del mondo fisico.
Dunque il nostro approccio basato solo su ragioni ideico simboliche (dove la massa non appare) e cioè geometriche sarebbe plausibile. (Continua)


Qui vorrei sapere cosa hai capito te di tutta 'sta roba scritta sopra. Malanga prende qualche concetto corretto di fisica e di matematica, lo infila nel discorso per farlo sembrare autorevole ed altisonante (tanto chi legge non capisce un'acca). Poi scrive "Eh, ma la gravità non è compresa, allora il mio modello geometrico dove la massa non compare sembra corretto".

COSA CASPITA VUOL DIRE UN RAGIONAMENTO SIMILE?

Logicamente e fisicamente, questo ragionamento è stupido ed insultante verso chi abbia un cervello funzionante.

Innanzitutto, non capisco perché gli sembra plausibile un modello dove non considera la massa delle particelle. Non è che se non metti la massa, allora tutto ok perché automaticamente non si considera l'interazione gravitazionale. Se non metti la massa SBAGLI perché le particelle hanno massa. Punto.

Le teorie quantistiche di campo funzionano benissimo. Non è che hanno problemi al loro interno perché compare la massa delle particelle, e la massa rimanda alla gravità. La gravità e le teorie quantistiche di campo sono due mondi attualmente separati che non si riescono a collegare. Non è che se togli la massa dalle teorie quantistiche di campo allora elimini il problema e crei un modello plausibile.

Anche perché il bosone di Higgs esiste. Come si fa a togliere la massa me lo devi proprio spiegare, alla luce di ciò.

In ogni caso, il discorso di Malanga sarebbe anche logicamente corretto se proponesse una teoria che unificasse la gravità e la teoria quantistica di campo. Visto che non la propone, il suo discorso non ha proprio alcun fondamento.

Citazione:
Appendice sulla simmetria CPT.


Malanga lo sa che applicando la CPT all'elettromagnetismo si evince che il fotone è l'antiparticella di sé stesso, ovvero: l'antifotone di fatto non esiste, visto che coincide con il fotone stesso?

Risposta: no. E prova pure a giustificare l'esistenza del fotone usando la simmetria CPT. Non sense allo stato puro.

Citazione:

Nel testo abbiamo citato il problema della simmetria CPT e ci è sembrato utile ampliare questo aspetto, in appendice, non appesantendo il testo del lavoro più di tanto, per facilitarne la comprensione. In fisica si nota come l’universo sia legato a operazioni geometriche che sembra debbano rispettare leggi di simmetria. La simmetria è qualcosa legata alla energia del sistema ed alle operazioni geometriche.


La simmetria CPT non dipende dall'energia del sistema. Nessuna delle tre operazioni, C, P e T, tocca in qualche modo l'energia di alcunché.

Citazione:
In alte parole essendo che l’universo sembra essere chiuso, per la fisica moderna, non può esistere variazione di energia e quindi di simmetria del sistema. La simmetria in fisica è regolata da tre parametri direzionali (diremmo noi nella nostra visione MSA).


Di quale simmetria parla quando parla della conservazione di energia dell'Universo (cosa vera, eh).

E non sono parametri direzionali.

Citazione:
La Carica Elettrica, la Parità e il Tempo. In altre parole, se qualcosa è munito di carica elettrica positiva, la sua anti particella avrà la stessa carica ma di segno opposto,se la particella si muoverà davanti ad uno specchio a destra, la sua antiparticella si muoverà specularmente e se una particella andrà avanti nel tempo, la sua antiparticella dovrà andare indietro nel tempo. Questo concetto viene chiamato simmetria CPT e sembra che, per ora, non sia mai stato confutato.


Spiegazione alla buona, ma ok, intuitivamente va bene.

Citazione:
Invece una simmetria più semplice come la CP, che non vede le cose nel tempo, sembra, alcune volte, non essere rispettata. Il problema che ci siamo posti era il seguente: come la MSA si pone di fronte a questo problema? In fisica esistono diversi esempi di rottura della simmetria CP che sembra non essere rispettata solo nei casi di forze elettron deboli mentre nel caso delle interazioni forti, sembrerebbe non dare problemi. La violazione della simmetria CP è di fondamentale importanza perché dimostra che, nelle leggi di Natura, esiste una seppur piccola asimmetria tra la materia e l'antimateria. Questa asimmetria ha determinato la prevalenza della prima sulla seconda, dando luogo all'asimmetria barionica ed è per questo che oggi, tutto l'universo osservato, consiste di particelle e non di anti-particelle. Se la simmetria fosse stata perfetta per ogni particella originata nell’ipotetico Big Ban,g si sarebbe avuta un'anti-particella, che avrebbe annichilato la prima trasformandosi in energia pura, senza poter dare origine all'universo che conosciamo (anche se tuttavia, l'asimmetria materia-antimateria, che può scaturire a seguito di una violazione della simmetria CP, combinata insieme con altri necessari fenomeni, quali la violazione del numero barionico e la condizione che il processo avvenga in non-equilibrio termodinamico, potrebbe non essere sufficiente a spiegare l'asimmetria reale osservata oggi).


Più o meno va bene, strano, Malanga comincia a darmi fiducia. Evidentemente qualcosa ha copiat... ehm, studiato.

Citazione:
Esistono in particolare due Mesoni, cioè Barioni costituiti da un Quark e da un anti Quark nominati K1 e K2. Una loro miscela sembra proporsi come un mesone K0.. Essi si trasformano o decadono in due Pioni: P1 e P2, a loro volta costituiti da Quark di prima generazione. Un Quark up e un Quark anti-down formano un π+, un down ed un anti-up formano un π-, la sua antiparticella. Combinazioni di up e anti-up, o down e anti-down, sono entrambe neutre, ma poiché hanno gli stessi numeri quantici si trovano solo in una combinazione di stati. La combinazione con minore energia è il π0, che è antiparticella di sé stessa. Ora bisogna notare come i due Pioni, che sono l’uno l’anti particella dell’altro, decadono ulteriormente in un Muone ed un Neutrino ed in un anti Muone ed un anti Neutrino rispettivamente.


Tecnicamente, un pi+ decade in mu+ ed un neutrino; un pi- in un mu- ed un anti-neutrino. Convenzionalmente, il mu- è la particella ordinaria e il mu+ l'antiparticella (per questioni di numero leptonico).

Poi, i K1 ed i K2 non sono propriamente costituiti da una coppia di quark ed anti-quark (lo sono, ma in maniera particolare). Gli autostati di interazione forte (per cui puoi definire una composizione in quark certa) sono il K0 e l'anti-K0. I K1 ed i K2 sono un mixing del K0 e anti-K0 e sono gli autostati di CP. Poi ci sono i Kshort ed i Klong, anch'essi un mixing di K0 e anti-K0, e sono gli autostati di massa (e sono molto simili al K1 ed il K2).

Citazione:
Il problema nasce dal fatto che questi due decadimenti hanno tempi differenti e non sono dunque speculari nella Parità. Come dire che mentre io me ne vado, la mia immagine speculare rimane nello specchio per alcuni minuti prima di seguire specularmente quello che ho combinato io. Da un punto di vista fisico è una tragedia!


Ok, qua Malanga dimostra di aver copiato la roba prima e di non aver capito nulla di tutto quello cha ha scritto.

L'analogia che scrive Malanga è completamente sbagliata, perché a livello particellare la parità non è identica all'analogo macroscopico (altrimenti mi dovrebbe spiegare cos'è la parità intrinseca di una particella).

Malanga mi sembra assumere per vero che se applico P al K1 otterrei il K2. Cosa che non è vera. E vabbè, scrive una cosa falsa per darsi ragione (anzi, la scrive in maniera implicita).

La violazione della parità era stata scoperta prima della violazione di CP. Il modo in cui è stata trovata è l'esperimento di Madame Wu che ho citato prima: http://iktp.tu-dresden.de/uploads/media/Experimental_test_of_parity_in_beta_decay_-_Wu.pdf

E dal punto di vista fisico è tutto tranne che una tragedia, visto che ci sono teorie che spiegano perfettamente questo fenomeno. Mi sembra quindi che il ragionamento di Malanga vada a farsi benedire.

Ricapitolando: Malanga sostiene che il K1 ed il K2 siano uno il P-coniugato dell'altro, cosa che non è vera (non sono nemmeno il CP coniugato l'uno dell'altro, visto che sono autostati di CP). Se fosse stato vero, userebbe questo fatto per descrivere una sorta di asimmetria di bilancio temporale. Perché ovviamente vuole andare a parare in questa direzione...

Citazione:
Questo può significare che deve esistere una altra parte dell’universo dove succede il contrario di quello che accade in questa parte, mantenendo salvo il principio per cui la simmetria totale del sistema deve conservarsi. Questo potrebbe effettivamente essere spiegato con la presenza di un antifotone.


Ecco dove vuole andare a parare!

No, anche qua tutto errato, per due motivi.

1) Quello scritto sopra. Ha scritto una cazzata che non sta in piedi, per cui la conseguenza non può che essere anch'essa sbagliata.

2) Il fotone ed eventualmente l'antifotone non ci azzeccano niente con il decadimento dei K, ma niente niente niente, perché il decadimento è debole e non elettromagnetico. E no, il fatto che la teoria si chiami elettrodebole non implica che il fotone ci incastri qualcosa, visto che il decadimento è mediato dai W.



Cmq, in tutto questo suo incaponirsi sull'antifotone, Malanga (o se vuoi puoi farlo tu, alroc) dovrebbe spiegare perché dalla teoria (applicando CPT all'elettromagnetismo) si evince che l'antifotone non esiste come particella distinta dal fotone. Non mi pare che lo faccia.



Ma ammettiamo che in qualche modo esista un antifotone in maniera distinta dal fotone, e che questo appaia solo nei processi "virtuali" di interazione tra le particelle (cosa che dice Malanga alla fine della pappardella sulla simmetria CPT).

L'antifotone avrebbe una caratteristica che lo distinguerebbe dal fotone. Quale non si sa, ma ammettiamo che ci sia. In ogni caso, questo non cambierebbe che l'antifotone medierebbe le interazioni elettromagnetiche.

Prendiamo un elettrone ed un positrone che interagiscono tra loro in un processo di scattering, come in figura:



Supponiamo quindi che questa descrizione sia inesatta, e che vada aggiunto un antifotone (non prendo processi in cui l'antifotone sarebbe reale perché Malanga sostiene che entri nei processi virtuali). Il diagramma cambierebbe. O se ne aggiungerebbe un SECONDO, magari identico come disegno, ma che al posto del fotone va messo un antifotone. L'interazione tra e+ ed e- cambierebbe. Questa cosa sarebbe misurabile.

La domanda per alroc e per Malanga è: dove sono le misure che indicano che lo scattering tra e+ ed e- è pesantemente cambiato dall'aggiunta di un secondo mediatore elettromagnetico?

Oh, perché non si scappa: se l'antifotone esistesse come particella distinta dal fotone, medierebbe per forza di cose l'interazione elettromagnetica anche lui. Non si scappa.

Ed inoltre, perché non si incaponisce anche su un ipotetico anti-Z?

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=51&topic_id=7856&post_id=270920