alroc ha scritto:
In parole povere l’anti fotone potrebbe essere rappresentabile da un fotone che, per la fisica quantistica classica, alla velocità della luce, andrebbe indietro nel tempo ed è per questo motivo che, anche se si ottenesse in un acceleratore di particelle, esso scomparirebbe immediatamente rendendosi elusivo a qualsiasi tipo di detector oggi conosciuto.
Bisogna porre l’evidenza sul fatto che esistono molte teorie di fisica che cercano di spiegare qualcosa della realtà virtuale ma nessuna di esse riesce a spiegare tutto, a causa della complessità non tanto dell’universo ma della teoria di partenza che, nel tempo, ha subìto numerosi scossoni, nel tentativo di adattarla alle molteplici incongruenze, cercando di evitare di considerare l’ipotesi dell’universo virtuale privo di massa. In questo contesto e con questi preconcetti di base, i fisici hanno tentato di rabberciare una teoria che parte da punti apparentemente errati. Una delle condizioni di partenza, che potrebbero essere errate, per la teoria, sembra essere quella che insiste sulla esistenza di un ipotetico bosone di Higgs (la particella che trasporterebbe l’informazione della massa).
La teoria di base del mondo delle particelle subatomiche è stata costruita da Higgs, il quale, per primo, sostiene che nella sua ipotesi di lavoro, non si riesca a prevedere la massa delle particelle che a lui appaiono puntiformi. Sulla base di questi requisiti si costruisce tutto il resto, dimenticandosi che, se tutto il resto deve rimanere in piedi, ecco che una massa ci deve pur essere, visto che si può misurare. In questo contesto si muovono i tentativi dei fisici moderni di scoprire per forza che esista una particella subatomica, detta appunto bosone di Higgs che, in qualche modo, contenga le informazioni della massa. Ammettere l’assenza di massa sarebbe come dire che si deve ammettere l’inesistenza della evidenza della misura. I fisici, che basano tutto sull’idea che le cose esistono solo perché possono essere misurate, considererebbero questo fatto non tanto un fallimento della scienza ma il baratro che getta l’uomo nell’inconsistenza dell’universo stesso. Noi vivremmo nel nulla, saremmo il frutto del sogno di un gigante dormiente e non avremmo identità propria. Il fisico avrebbe paura di perdere così la sua identità.
(iii) C’è infine la questione importantissima che riguarda la natura e struttura dello spazio- tempo; si tratta di comprendere se esso è una realtà data a priori oppure se emerge dalla dinamica stessa dei fenomeni fisici, e di capire anche l’influenza che le fluttuazioni quantistiche possono avere sulla geometria e la topologia dello spazio-tempo. Alcune riformulazioni recenti delle teorie quantistiche di campo, e in particolare le teorie della gravità quantistica, ci portano a considerare due possibili nuovi scenari della fisica: (a) il carattere emergente dello spazio-tempo dalla dinamica inerente a una specifica teoria quantistica di campo, (b) e la copresenza di più strutture matematiche in una stessa teoria fisica che descrive i fenomeni alle scale atomica e subatomica. ….. Negli ultimi tre decenni la nostra concezione dello spazio e dello spazio-tempo si è arricchita notevolmente e ha conosciuto dei cambiamenti profondi grazie all’introduzione di un insieme di nuove strutture matematiche non puntuali, non lineari e non commutative, che formano quella che oggi viene chiamata geometria quantica. Queste strutture sono al cuore delle teorie di Gauge non-abeliane, che sono riuscite nell’intento di unificare le particelle con i campi e la geometria dello spazio-tempo con la dinamica dei fenomeni fisici tramite la descrizione e il modellamento delle interazioni fondamentali per mezzo di certi gruppi di trasformazioni (gruppi di Lie compatti) e delle loro rappresentazioni. La costruzione allargata del modello standard della fisica, che ingloba è infatti interamente fondata sull’idea di gruppo di simmetria e di spazio con connessione sul quale esso agisce. Se però, da un lato, un simile modello descrive profondamente e in modo coerente le interazioni fisiche dovute alle tre forze fondamentali esistenti in natura, dall’altro, esso è incapace di spiegare la forza di gravitazione e, di conseguenza, di inglobare la relatività generale in un’immagine unitaria del mondo fisico.
Dunque il nostro approccio basato solo su ragioni ideico simboliche (dove la massa non appare) e cioè geometriche sarebbe plausibile. (Continua)
Appendice sulla simmetria CPT.
Nel testo abbiamo citato il problema della simmetria CPT e ci è sembrato utile ampliare questo aspetto, in appendice, non appesantendo il testo del lavoro più di tanto, per facilitarne la comprensione. In fisica si nota come l’universo sia legato a operazioni geometriche che sembra debbano rispettare leggi di simmetria. La simmetria è qualcosa legata alla energia del sistema ed alle operazioni geometriche.
In alte parole essendo che l’universo sembra essere chiuso, per la fisica moderna, non può esistere variazione di energia e quindi di simmetria del sistema. La simmetria in fisica è regolata da tre parametri direzionali (diremmo noi nella nostra visione MSA).
La Carica Elettrica, la Parità e il Tempo. In altre parole, se qualcosa è munito di carica elettrica positiva, la sua anti particella avrà la stessa carica ma di segno opposto,se la particella si muoverà davanti ad uno specchio a destra, la sua antiparticella si muoverà specularmente e se una particella andrà avanti nel tempo, la sua antiparticella dovrà andare indietro nel tempo. Questo concetto viene chiamato simmetria CPT e sembra che, per ora, non sia mai stato confutato.
Invece una simmetria più semplice come la CP, che non vede le cose nel tempo, sembra, alcune volte, non essere rispettata. Il problema che ci siamo posti era il seguente: come la MSA si pone di fronte a questo problema? In fisica esistono diversi esempi di rottura della simmetria CP che sembra non essere rispettata solo nei casi di forze elettron deboli mentre nel caso delle interazioni forti, sembrerebbe non dare problemi. La violazione della simmetria CP è di fondamentale importanza perché dimostra che, nelle leggi di Natura, esiste una seppur piccola asimmetria tra la materia e l'antimateria. Questa asimmetria ha determinato la prevalenza della prima sulla seconda, dando luogo all'asimmetria barionica ed è per questo che oggi, tutto l'universo osservato, consiste di particelle e non di anti-particelle. Se la simmetria fosse stata perfetta per ogni particella originata nell’ipotetico Big Ban,g si sarebbe avuta un'anti-particella, che avrebbe annichilato la prima trasformandosi in energia pura, senza poter dare origine all'universo che conosciamo (anche se tuttavia, l'asimmetria materia-antimateria, che può scaturire a seguito di una violazione della simmetria CP, combinata insieme con altri necessari fenomeni, quali la violazione del numero barionico e la condizione che il processo avvenga in non-equilibrio termodinamico, potrebbe non essere sufficiente a spiegare l'asimmetria reale osservata oggi).
Esistono in particolare due Mesoni, cioè Barioni costituiti da un Quark e da un anti Quark nominati K1 e K2. Una loro miscela sembra proporsi come un mesone K0.. Essi si trasformano o decadono in due Pioni: P1 e P2, a loro volta costituiti da Quark di prima generazione. Un Quark up e un Quark anti-down formano un π+, un down ed un anti-up formano un π-, la sua antiparticella. Combinazioni di up e anti-up, o down e anti-down, sono entrambe neutre, ma poiché hanno gli stessi numeri quantici si trovano solo in una combinazione di stati. La combinazione con minore energia è il π0, che è antiparticella di sé stessa. Ora bisogna notare come i due Pioni, che sono l’uno l’anti particella dell’altro, decadono ulteriormente in un Muone ed un Neutrino ed in un anti Muone ed un anti Neutrino rispettivamente.
Il problema nasce dal fatto che questi due decadimenti hanno tempi differenti e non sono dunque speculari nella Parità. Come dire che mentre io me ne vado, la mia immagine speculare rimane nello specchio per alcuni minuti prima di seguire specularmente quello che ho combinato io. Da un punto di vista fisico è una tragedia!
Questo può significare che deve esistere una altra parte dell’universo dove succede il contrario di quello che accade in questa parte, mantenendo salvo il principio per cui la simmetria totale del sistema deve conservarsi. Questo potrebbe effettivamente essere spiegato con la presenza di un antifotone.
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