Trasporre il modello QCD nel modello MSA.
La nostra mente, vede l’universo come un oggetto con caratteristiche ideico simboliche, dove l’unica possibilità descrittiva è rappresentata dalla geometria e dalle regole di simmetria.
Non c’è matematica né fisica, né valori numerici ma numeri identificati solo come oggetti simbolici. Un universo fatto di simmetrie ed anti simmetrie, senza unità di misura. Il modello proposto è dunque legato al sistema della simulazione mentale poiché viene ideicamente rappresentato da una immagine che si forma nel cervello umano dove spazi e colori, suoni e assi cartesiani la fanno da padrone. Il modello che il nostro cervello idealizza nell’approccio mentale (MSA ovvero Mental Simulation Approach), è caratterizzato da 8 ottanti che delimitano e caratterizzano le uniche 3 proprietà del tutto: spazio, tempo ed energia potenziale.
Dalla simulazione di questi 3 aspetti, si ricava l’intero universo.
L’ottante caratterizzato dai semiassi verde, rosso e blu, è quello dove attualmente la nostra consapevolezza abita mentre, gli altri 7 ottanti, sono legati a presenze di altre creature, così come messo in precedenza in evidenza dal Triade Color Test statico (TCT). Se è vero che l’universo non è che un ologramma, non locale e di natura frattalica, esso è costituito tutto da oggetti che ripetono la simmetria dell’universo stesso. La nascita di esso viene interpretata dalla nostra mente come qualcosa che nasce dal nulla, dove il nulla contiene il tutto fatto di “cose” ed “anti cose” che, a livello di simmetria ed antisimmetria, si annichiliscono a vicenda.
Ancora una volta ci troveremmo di fronte ad una genesi che mostra come, all’inizio, non esiste niente perché esiste il tutto (assenza di dualità). Successivamente dal nulla nasce un “coso” ed un “anti coso”, che ancora una volta sono non visibili per compensazione interna delle proprie caratteristiche simmetriche cromatiche.
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