Re: Psichedelico - ciò che svela la mente

Inviato da  Timor il 24/11/2006 14:26:40
Ciao a tutti e scusate l'assenza protratta dovuta a impegni lavorativi.

Lunatar mi è un pò dispiaciuto che tu non abbia raccontato la vera cronologia delle tue esperienze con l'ayahuasca. Invece di descriverci la tua (o presunta tale) esperienza psichedelica e corollarla con una rilfessione a posteriori in cui affrontavi le conseguenze che questa aveva prodotto nella tua vita, hai preferito creare un "artificio letterario" in cui ci proiettavi in tempo reale nella suspence delle tua avventura.
Sinceramente non ne capisco il senso. O forse hai raccontato l'esperienza di qualcun'altro che ti aveva affascinato e incuriosito.

Cmq dato che evidentemente pochi hanno vissuto un'esperienza psichedelica completa ( a parte forse Claus), descriverò la prima e finora unica sperimentazione con la sostanza X.
Dopo essermi adeguatamente informato su dose, su
effetti collaterali etc e aver ottenuto di essere supervisionato dalla mia dolce metà, con una certo nervosismo ho assunto l'alieno composto disteso a letto.
Dopo circa 1 minuto sono iniziati gli effetti.
Dapprima si è verificata una rapida e completa perdità delle sensibilità cutanea e netta riduzione della motilità che è poi diventata completa.
La rapidità degli effetti mi hai inizialmente spaventato e soprattutto il fatto di non sentirmi più respirare mi ha spinto a chiedere alla mia sitter con un filo di voce e un certo sforzo mimico se stavo ancora respirando.
Rassicurato del fatto che i polmoni stavano autonomamente facendo il loro mestiere mi sono rasserenato e mi sono proiettato nei colorati vortici che si andavano strutturando nella mia corteccia visiva.

BUMP!

Nudo e senza alcun ricordo di me sono stato proiettato in un non-luogo dove ero fuso con la realtà soggiacente dell'universo (che appariva come una matrice informatica, una sorta di Realtà alla Tron) e dalla cui superficie oleosa a tratti si dipartivano protoforme contenenti la mia asettica individualità.
Non sapevo chi ero, non sapevo da dove venivo, credevo di abitare lì da sempre e il concetto di uomo, umano,terra mi erano completamente estranei.
Ero un puro frammento di individualità che veleggiava nell'infinito atemporale con cui era intimamente connesso.

Poi sono incominciate a riaffiorare le memorie di quella vita dimenticata che avevo lasciato da un tempo indicibile. Ho ricordato di essere uomo e un'amore immenso si è sollevato dal mio centro.
Amore e gioia erano rivolti alla natura soggiacente di libertà che avevo appena scoperta e che sapevo essere la mia dimora e ultima realtà da sempre; amore verso tutta la bellezza della creazione e verso la mia natura immortale.

E così avvicinandomi verso la fine del viaggio ho ripreso lentamente a percepire il mio corpo e a pensare ai miei fratelli uomini che sono immortali e infiniti come me e che per puro gioco e per puro piacere si perdono in un 'infinito gioco cosmico di creazione e distruzione dove il male e il bene sono concetti relativi atti a soddisfare il nostro desiderio di sperimentare.

Infine ho percepito alcune visioni di morte e distruzione coinvolgenti la nostra razza ma ben poco importava alla mia anima desiderosa di provare tutto quello che era possibile alla sua natura umana e di tornare presto fra le braccia immortali della sua sitter.

A volte mi domando se è accaduto davvero


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