Re: Anarchia

Inviato da  Infettato il 18/2/2008 12:53:57
sick-boy

Posso fare una domanda? Qualcuno ha qualcosa in contrario alla proposizione

Provo a rispondere.

Lo Stato dovrebbe perlomeno tendere alla formazione di individui autonomi e responsabili e ridursi progressivamente nel tempo?

Credo che se è lo stato stesso che ha il monopolio sulla formazione degli individui, cambia poco...

Lo stato sta rendendo gli individui e le organizzazione di individui più o meno dipendenti da esso?

Alcune organizzazioni, più che dipendere dallo stato, devono tener conto delle scelte che lo stato vaglia...

E' un trend invertibile? C'è sempre stato? E' una tendenza naturale o eccezionale?

è invertibile nei limiti del possibile, cioè se un numero copiscuo di individui si oppone ad una scelta dello stato,
difficilmente lo stato potrà riuscire a imporre quella scelta...

è altresi naturale che lo stato tenda ad rendere gli individui il più possibile dipendenti da esso, altrimenti viene meno la sua "funzione".

Lo stato tende per caso ad accrescere le sue funzioni quanto più gli è possibile? Con quali conseguenze?

Le funzioni principali sono di default, e comunque abbiamo visto il numero di consulenti che lavorano per lo stato per coprire tutte le funzioni. riflettendo un pochino mi viene in mente il ruolo dello stato verso i media o la magistratura, insomma un bel conflitto di interessi a priori...

Quali sono i motivi per cui il popolo "desidera" lo stato? Alla luce dei fatti, sono rispettate le sue aspettative In che proporzione?Un prelievo del 50% sulla ricchezza prodotta e sugli scambi forse non è sufficiente per redistribuire come promesso il reddito? Perchè no? Non è forse un sistema socialista? Se no, in cosa consisterebbe un sistema socialista? Le cose potevano andare diversamente e solo il caso ha voluto che andassero male, o la ricchezza per tutti è a più pericolosa delle utopie?

Spera in un futuro migliore...,

alla luce dei fatti risulta che, una buona parte del prelievo fiscale viene distribuito tra gli "amici del potere", conseguentemente
aumenta la povertà, e questo porta ulteriori problemi il filo è molto sottile, la redistribuzione è diventata utopia....

Un sistema senza leggi è un sistema senza regole? Che differenza passa tra l'uno e l'altro? Può essere un sistema di regole più efficiente, perchè legittimo, di uno legale? Può quest'ultimo produrre una società contemporaneamente iperlegificata ma in situazione di anomìa? E un sistema di regole di principio non scritte?

Altra bella domanda, il sistema delle leggi per i più è un labirinto senza uscita...
per chi delinque in particolare per la supercasta o gli amici della casta non ci sono problemi, hanno il navigatore satellitare incorporato e trovano la via d'uscita sempre, e nel caso
si rompesse il navigatore hanno il soccorso aci, pardon a.p.l.

La degenerazione delle forme di governo di cui già ci parla Polibio avviene perchè un sistema di regole formali dura finchè, postulando la loro buona fede, resistono i suoi creatori e sucessivamente vengono aggirate da chi conquista il potere in una degenerazione irreversibile, in cui le regole formali costituiscono però una gabbia per tutti gli altri?

Questa domanda un pochino racchiude la mia risposta precedente,
almeno credo.

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