Re: Rilfessioni sulla democrazia

Inviato da  Santaruina il 12/4/2006 18:27:46


A questo punto, divergono i nostri obiettivi, che per te (come per altri) vanno verso un'anarchia di cui non sappiamo l'esito, mentre per me vanno verso una società di democrazia effettivamente partecipata, in cui un nutrito gruppo di persone con obiettivi comuni, dettati dalla CONOSCENZA di determinati meccanismi possa PRETENDERE da chi si occupa della cosa pubblica dei cambiamenti sostanziali.

Ciao Fedor

In effetti non mi sentirei di affermare, come ho detto prima, che io propenda verso un ideale anarchico, sono ancora pieno di incertezze.
Ho solo scoperto, o almeno credo di aver scoperto, che la democrazia non funziona.

Ma non ho soluzioni.
Mi sento come il bambino che dice al suo amico che le macchinine non si sistemano a mazzate, ma lui stesso non sa ancora come fare per metterle a posto.

Io, per adesso, mi limito a dire che le mazzate sono controproducenti, peggiorano la situazione.
Ma mi sto informando...

Tu hai posto l’attenzione sulla conoscenza, e devo dire che tra i punti deboli della democrazia ho sempre considerato l’impossibilità della popolazione che si reca alle urne di conoscere la materia su cui si esprime.
Non possiamo essere tutti esperti di economia, di gestione delle risorse, delle questioni energetiche, e così via, eppure e su questo che siamo chiamati ad esprimerci.

E così ci si deve fidare di quel candidato o di quell’altro, che ci spiegano perché hanno ragione senza che noi abbiamo chiari i presupposti del problema.

Senza contare che nella maggior parte dei casi i candidati fanno gli interessi di altri gruppi, che noi non possiamo conoscere, e così il problema si complica ulteriormente.

Credo che la democrazia su scale così ampie sia impossibilitata a funzionare, o meglio, funziona alla perfezione perseguendo gli scopi della elite che l’ha ideata, per poter governare nell’ombra.

Blessed be

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