Re: Rilfessioni sulla democrazia

Inviato da  florizel il 16/4/2006 0:35:38
FiammaCitazione:
sono convinta che come lo è stato in un lontano passato piano piano si ritornerebbe alla stato attuale.


Come dicevo,l’idea anarchica non può prevedere in alcun modo un cambiamento delle condizioni sociali a prescindere dal cambiamento interiore dell’individuo.
Per “cambiamento” non intendo assolutamente uno snaturamento o una trasformazione “programmata” da entità o strutture istituzionali esterne ad esso,bensì il recupero di una consapevolezza circa le priorità e le peculiarità che gli sono proprie.
L’organizzazione di una società in chiave anarchica presuppone l’abolizione del potere,e la decentralizzazione delle attività umane in forma federalista,che poggia sull’autonomia e la decisionalità dei diretti interessati,e che sostituisce la soluzione “politica” con la soluzione “sociale”,da intendersi qui come insieme di individui,comunità.

La tua contestazione circa l’impossibilità di salvaguardare una società libertaria è esattamente la conseguenza di un “accomodamento forzato”,quello che ci ha portati a credere che senza un leader che ci rappresenti,e senza un’istituzione che ci governi,per noi sia impossibile l’autonoma scelta di come organizzarci socialmente.
Ed è così,poi,che andiamo a votare il “meno peggio”.
L’anarchia prevede un processo di assimilazione e condivisione dei suoi contenuti,e come tutti i processi non ottiene i suoi risultati una volta per tutte,ma è capace di diffondersi solo nell’esperienza diretta,nel coinvolgimento graduale di tutti gli aspetti della vita e delle relazioni umane.

“Da quando si pensò che un governo era necessario e che senza governo ci sarebbe stato solo disordine e confusione, fu naturale e logico che l’anarchia, che vuol dire assenza di governo, significasse assenza di ordine.”
Errico Malatesta

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=52&topic_id=1146&post_id=19850