Re: Anarchia

Inviato da  mc il 18/4/2006 20:27:14
Dando per appurato che l'anarchia individuale e' fondamentalmente un percorso soprattutto culturale, sono d'accordo con chi afferma (pausania, poco dietro) che il primo passo dovrebbe essere il raggiungimento di una indipendenza energetica. Il che' comprende anche le enrgie umane (il cibo).

Il distaccarsi (sicuramente progressivo) dalla dipendenza istituzionale porterebbe la consapevolezza del proprio potenziale sociale e l'affermazione della propria individualita'/appartenenza ad una comunita', per tramutarla in una condizione non influenzabile.


Riguardo l'esperienza che portava nessuno, un'altra via (sono d'accordo con te le soluzioni possono essere molteplici!) potrebbe essere un riformismo in direzione "ultrapluralistica". L'affermazione di una cultura che incoraggi le differenze, e nella fattispecie, in un modo che riesca a fornire delle differenti scelte di vita, basate sui propri ideali.

In entrambe i casi si deve passare per una sensibilizzazione "capillare" che imposti una struttura culturale diffusa su cui la popolazione possa basare le proprie scelte, finalmente, una volta tanto, consapelvolmente...

Quindi si puo' dire che il primo stadio dell'anarchia e' l'indipendenza dal resto del mondo (...siano essi singoli individui e/o nuclei famigliari e/o comunita' intere...) ?

(p.s.: a proposito di energia: qualcuno e' attualmente indipendente (solare, idrogeno, eolico) o parzialmente indipendente da poter indirizzare gli altri verso una soluzione dello stesso tipo? ... non sarebbe male parlare di risultati pratici ottenuti e nello stesso tempo trovare nuove soluzioni comuni abbordabili al riguardo... no?... )

mc

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